Alcune ore fa abbiamo contattato, in Porto
Rico, uno dei fondatori della Brigata Antonio Maceo, Raúl Alzaga
Manresa,
attuale presidente dell'Agenzia Viaggi Varadero e fratello di lotta di Carlos
Muñiz Varela, giovane cubano assassinato da un commando terrorista, nel 1979,
per il "delitto" di amare, difendere e lavorare per Cuba, la sua terra natale.
Anche questo crimine ed i suoi autori materiali ed intellettuali rimangono, dopo
28 anni, impuniti a dispetto delle numerose prove che, da allora, amici e
familiari di Carlos, hanno presentato alle autorità giudiziali ed ai media di
Porto Rico.
Davanti alla sordida manipolazione della Casa Bianca per proteggere il suo
mostruoso boia, Alzaga ha dichiarato a Granma:
"Noi, i parenti ed amici di Carlos Muñiz Varela, vittime dirette ed indirette
del terrorismo reazionario dell'esilio cubano, sia per l'assassinio di Carlos
che per il tentativo di assassinio e collocazione di bombe contro alcuni di noi,
ci sentiamo indignati per la scarcerazione del terrorista d'America,
Luis Posada Carriles.
"Solidarizziamo con le famiglie ed amici delle vittime del crimine delle
Barbados, per esigere l'arresto e la pronta
estradizione in Venezuela di uno dei responsabili dell'esplosione in pieno volo
dell'aeroplano della Cubana di Aviazione, il 6 ottobre 1976, dove persero la
vita 73 innocenti passeggeri.
"Come nel caso di Carlos, le autorità federali (il governo degli Stati Uniti)
hanno svolto un doppio ruolo. Da una parte, per il pubblico, parlano di
"giustizia ed imparzialità" nei processi giudiziali, mentre dietro le quinte
ostacolano e proteggono i "terroristi buoni".
"Se qualcosa di positivo ha avuto la scarcerazione e il conferimento della
libertà sotto garanzia (qualcosa che non è un diritto nelle leggi USA) a Luis
Posada Carriles, è aver smascherato l'ipocrisia yankee.
"Uniamo le nostre voci perché si faccia giustizia per le vittime del terrorismo
e gridiamo all'unisono: No all'impunità!".
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