Denunciano l'utilizzo di donne

 

catalane in aggressioni contro Cuba

 

 

23 dicembre 2007 - www.prensa-latina.it


 

 

Il mezzo di comunicazione alternativo digitale, Rebelion, ha denunciato che la presenza di varie donne catalane in un recente atto controrivoluzionario, a Cuba, è parte delle aggressioni degli Stati Uniti e dell'oligarchia europea contro l'isola.

In un articolo, firmato da Aquilles Rubio, l'organo alternativo smaschera il preteso carattere spontaneo, umanitario e civico del viaggio realizzato a L'Avana da donne spagnole membri dell'organizzazione Gioventù Nazionalista Catalana (JNC).

Si tratta in realtà di “un fatto in più delle continue aggressioni dell'amministrazione yankee e dell'oligarchia europea contro Cuba, di una strategia di esposizione mediatica”.

L'autore dell'articolo sottolinea le rivelazioni contenute in una lettera segreta scoperta questa settimana a Madrid, che dimostra che il viaggio e le azioni delle catalane a L'Avana sono state gestite da Washington, da Parigi e da Stoccolma.

La lettera è firmata da Roger Albinyana i Saigí, responsabile della politica internazionale della JNC ed inoltre presidente della Gioventù Liberale Europea, che spiega in dettaglio la preparazione della provocazione anticubana.

Allo stesso tempo, riconosce che le lobby nordamericane e la borghesia europea hanno finanziato l'operazione mediatica, che utilizzava le giovani europee e le latinoamericane per il suo versante militante.

L'articolo diffuso da Rabelion risalta la risposta
alla provocazione delle autorità cubane che  “facendo uso della loro sovranità, hanno espulso il gruppo delle catalane che erano entrate all'isola con un visto da turista”.

La nota termina denunciando gli attacchi contro Cuba in materia di diritti umani e ricorda che questo paese realizza elezioni regolari per le cariche politiche ed “offre educazione, sanità ed assistenza sociale al 100% della popolazione”.


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