Il mezzo di
comunicazione alternativo digitale,
Rebelion, ha
denunciato che la presenza di varie donne
catalane in un recente atto controrivoluzionario, a Cuba, è parte delle
aggressioni degli Stati Uniti e dell'oligarchia europea contro l'isola.
In un articolo, firmato da Aquilles Rubio, l'organo alternativo smaschera
il preteso carattere spontaneo, umanitario e civico del viaggio realizzato
a L'Avana da donne spagnole membri dell'organizzazione Gioventù
Nazionalista Catalana (JNC).
Si tratta in realtà di “un fatto in più delle continue aggressioni
dell'amministrazione yankee e dell'oligarchia europea contro Cuba, di una
strategia di esposizione mediatica”.
L'autore dell'articolo sottolinea le rivelazioni contenute in una lettera
segreta scoperta questa settimana a Madrid, che dimostra che il viaggio e
le azioni delle catalane a L'Avana sono state gestite da Washington, da
Parigi e da Stoccolma.
La lettera è firmata da Roger Albinyana i Saigí, responsabile della
politica internazionale della JNC ed inoltre presidente della Gioventù
Liberale Europea, che spiega in dettaglio la preparazione della
provocazione anticubana.
Allo stesso tempo, riconosce che le lobby nordamericane e la borghesia
europea hanno finanziato l'operazione mediatica, che utilizzava le giovani
europee e le latinoamericane per il suo versante militante.
L'articolo diffuso da Rabelion risalta la risposta
alla provocazione
delle autorità cubane che “facendo uso della loro sovranità, hanno
espulso il gruppo delle catalane che erano entrate all'isola con un visto
da turista”.
La nota termina denunciando gli attacchi contro Cuba in materia di diritti
umani e ricorda che questo paese realizza elezioni regolari per le cariche
politiche ed “offre educazione, sanità ed assistenza sociale al 100% della
popolazione”.
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