|21 maggio 2007 |www.granma.cu (TeleSUR)|

 

DICHIARAZIONE FINALE DELLE GIORNATE INTERNAZIONALI DI TELESUR


"Il diritto ad informare e

 

ad essere informato"

 

 

 


Il comitato di consulenza di TeleSUR ha approvato un manifesto finale sottoscritto da tutti i partecipanti alle giornate internazionali "Il diritto dei cittadini ad informare ed essere informati", terminato domenica a Caracas dopo tre giorni di dibattiti.

 

Le frequenze della radiodiffusione sono patrimonio dell’umanità, amministrate dagli Stati nazionali, per dare un maggior benessere ai loro popoli. Nessuno può pensare che siano proprietà di un’impresa o corporazione.

 

Pertanto è potestà degli Stati nazionali la concessione, revoca o rinnovo delle concessioni, in accordo con la loro Costituzione, le loro legislazioni nazionali ed i criteri dell’ONU sui diritti umani e l’interesse collettivo. Numerosi Stati, alcuni dei quali latinoamericani, si sono recentemente avvalsi di questa potestà.

 

Il detto tema non ha relazione alcuna con quello della libertà di stampa ed espressione e ciò significa una ratifica chiara e indubbia dei diritti fondamentali dei cittadini sulla libera espressione.

 

Per garantire che sia patrimonio dell’umanità, è imprescindibile una democratizzazione delle frequenze radioelettriche in America Latina, dove la concessione delle stesse ha favorito la concentrazione in grandi gruppi economici, nazionali e transnazionali e non la creazione di televisioni che svolgano un servizio pubblico.

 

Applaudiamo in questo senso la recente decisione di Argentina, Brasile ed Uruguay di recuperare lo spazio pubblico. In Argentina, con il canale culturale Encuentro lo Stato stesso apre una nuova prospettiva. Il Brasile è avanzato verso la conformazione di una televisione pubblica nazionale, che coinvolge emittenti statali, regionali, legislative, educative, universitarie e comunitarie, oltre ad utenti ed organizzazioni sociali. Il potere legislativo uruguayano ha varato una nuova legge per la radiodiffusione comunitaria, che punta alla democratizzazione dello spettro radioelettrico.

 

Denunciamo nello stesso tempo le campagne di falsificazione e destabilizzazione condotte dai mezzi di comunicazione contro i governi di Bolivia ed Ecuador, in un tentativo di condizionare ed impedire lo sviluppo di politiche a favore dei ceti popolari da parte degli stessi esecutivi.

 

La decisione di non rinnovare la licenza all’emittente RCTV del Venezuela è totalmente conforme al diritto e non ha nessun carattere di arbitrio né d’illegalità.

 

Stupisce l’ingerenza di organizzazioni internazionali e multilaterali negli affari interni di una nazione, specialmente quando la preoccupazione è stata sugli interessi settoriali di una sola impresa, in un paese dove esistono più di 45 emittenti televisive e 800 radiofoniche private.

 

Caracas, 20 maggio 2007

TeleSUR

 
 

 

|16 maggio 2007 |www.granma.cu (PL)|

Il presidente di TeleSUR ha convocato un forum

 

sull’informazione e la proprietà dei media

 

 

 


Andrés Izarra, presidente del canale multinazionale TeleSUR, ha

IL PRESIDENTE DI TeleSUR SQUALIFICA L’OPINIONE DI REPORTERS SENZA FRONTIERE

 

PL – Andrés Izarra, presidente del canale televisivo multinazionale TeleSUR, ha precisato martedì che i commenti del rappresentante locale di Reporters Senza Frontiere rispetto alla comunicazione in Venezuela non meritano credito.

Izarra, in una conferenza stampa avente come tema le prossime Giornate Internazionali della Comunicazione, convocate da TeleSUR, ha sottolineato che Andrés Cañizares è un beneficiario dei fondi della statunitense National Endowment for Democracy.

Ha aggiunto che la detta istituzione è parte attiva negli sforzi destabilizzatori contro il governo del Venezuela.

I padroni degli interessi che rappresenta Cañizares parlano da soli delle ragioni esposte dal delegato di Reporters Senza Frontiere, riferite quando ha parlato della comunicazione nel paese sudamericano, ha precisato il dirigente.

Secondo noi si tratta di opinioni che non meritano credito, in quanto espresse a pagamento, ha precisato Izarra.

Il giornalista spagnolo Pascual Serrano, fondatore del quotidiano digitale Rebelión e consulente di TeleSUR, ha puntualizzato che il dibattito in programma punta alla democratizzazione dei media.

Bisognerebbe cominciare a discutere sulla proprietà dei media, ha segnalato riferendosi ai temi in discussione il prossimo fine settimana nell’ambito del seminario “il diritto ad informare ed a venire informati”.

È più democratico un mezzo di comunicazione nelle mani di una multinazionale statunitense o spagnola, o quando è proprietà di uno Stato eletto dal voto popolare e di un’organizzazione sociale?, si è chiesto Serrano.

Ha messo in risalto che, dopo la fine della fase dei governi dittatoriali in molti paesi della regione, i mezzi di comunicazione non sono ancora stati democratizzati.

 

convocato un pubblico dibattito su “Il diritto ad informare ed a venire informati. Un dibattito sulla proprietà dei mezzi di comunicazione”.

 

È questo il titolo di una delle Giornate Internazionali sulla Comunicazione, che si svolgeranno a Caracas da venerdì a domenica prossima, con l’intervento di prestigiose figure del giornalismo e dell’intellettualità dell’America Latina, dell’Europa e degli USA.

 

Si terranno tavole rotonde su Impunità e potere dei grandi empori della comunicazione, l’uso dello spazio radioelettrico come bene pubblico, la proprietà sociale dei media e la responsabilità degli Stati.

 

I GRANDI MEDIA HANNO PATTUITO IL SILENZIO SUL CASO POSADA CARRILES

V.M.Carriba


Il noto giornalista spagnolo Pascual Serrano ha affermato che il caso del terrorista internazionale Luis Posada Carriles è un esempio di "omertà mediatica" tra i grandi mezzi di comunicazione per tacere un tema chiave.

In dichiarazioni a Prensa Latina a Caracas, l'assessore editoriale del canale multinazionale TeleSUR ha ricordato che questa omertà (patto mafioso) funziona tra questi gruppi quando c'é consenso nell'occultare, all'opinione pubblica, un tema.
Serrano si trova a Caracas per partecipare ad alcune Giornate Internazionali sulla Comunicazione che conteranno sulla partecipazione di prestigiosi giornalisti ed intellettuali dell'America Latina, Europa e Stati Uniti.
Il fondatore della pubblicazione elettronica Rebelion ha detto che con l'accordo mafioso si tenta di nascondere la denuncia della complicità del governo statunitense nella protezione di questo terrorista internazionale.
Posada Carriles è responsabile, tra l'altro, della morte di 73 persone nell'attentato contro un aero civile cubano nel 1976 e dell'assassinio di un turista italiano, in un hotel di L'Avana, nel 1997 ed é stato liberato da una prigione nordamericana agli inizi di maggio.
Serrano ha considerato che ciò nonostante l'agire dei grandi mezzi di comunicazione affronta una spinta informativa che unisce i governi degni, gli popoli che reclamano giustizia, intellettuali onesti e i mezzi di informazione alternativi.
Da una parte stanno questi elementi e dell'altro i mezzi che tentano, senza ottenerlo, di silenziare la protezione che Washington offre al terrorista.
Circa la riunione sulla comunicazione auspicata da TeleSUR, il giornalista spagnolo ha evidenziato la necessità di un dibattito sulla proprietà dei mezzi, riguardando il momento storico in America Latina.
Ha considerato che dopo la sparizione delle dittature nella regione e la nascita di processi di partecipazione, i mezzi di comunicazione continuano a funzionare con stretti controlli da parte di grandi imprese di comunicazione e gruppi finanziari.
La società si sta sensibilizzando e comprendendo la necessità di ottenere vie di partecipazione e di un impegno del servizio pubblico da parte dei mezzi di comunicazione.
Il foro di TeleSUR si comporrà in tavoli rotondi su Impunità e potere dei grandi empori della comunicazione, La proprietà sociale dei mezzi, L'uso dello spazio radioelettrico come bene pubblico e La responsabilità degli Stati.

Secondo Izarra il tema dei media è fondamentale nel mondo attuale e per questo TeleSUR offre adesso un’opportunità unica per una discussione ampia, aperta e plurale, con la partecipazione del pubblico.

 

Il giornalista spagnolo Pascual Serrano, consulente editoriale di TeleSUR, ha messo in risalto il tema del finanziamento dei media – sia pubblici

che privati – come uno degli essenziali da analizzare durante le Giornate Internazionali.

 

Si è chiesto fino a che punto il detto finanziamento metta in questione l’indipendenza degli organi di stampa e ha considerato che quelli che ricevono fondi dallo Stato posseggono più elementi di democrazia.

 

Tra i partecipanti alla giornate di TeleSUR citiamo il ministro della Cultura di Cuba, Abel Prieto, nonché i direttori del quotidiano messicano La Jornada, Carmen Lira e della pubblicazione francese Le Monde Diplomatique, Ignacio Ramonet.

 

Erano presenti anche i presidenti della Federazione Latinoamericana dei Giornalisti, Juan Carlos Camaño, dell’agenzia informativa latinoamericana Prensa Latina e Frank González, di TeleSUR.

 

La lista comprende il giornalista belga Michel Collon, il deputato, scrittore e giornalista argentino Miguel Bonasso e i membri del Consiglio di Consulenza di TeleSUR, tra i quali l’attore nordamericano Danny Glover e quello brasiliano Fernando Morais.