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27 novembre 2007 | J.A.Borrego www.granma.cu |
Condannata la violenza in Venezuela |
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Chávez ha detto queste frasi durante un incontro di stimolo professionale nel settore della sanità e in un incontro con l’alto comando delle Forze Armate, opportunità nelle quali ha difeso la via delle riforme costituzionale per accelerare i cambi democratici nel paese.
Chávez e il vicepresidente della Repubblica, Jorge Rodríguez, hanno deplorato la violenza registrata negli Stati di Carabobo e Aragua costati la vita di un giovane lavoratore della Petrocasa, un’impresa statale incaricata della costruzione di case in Venezuela.
Il fatto è avvenuto quando José Aníbal Olivero Yépez, di 19 anni ha cercato di attraversare un turba di manifestanti per il No, nella località di Carabobo, per andare a lavorare.
Il giovane è stato colpito da pallottole sparate da una persona non identificata dalla polizia ed è morto sul colpo.
Il fatto è stato condannato da molti settori della nazione ed è stato interpretato dagli analisti come un segno di disperazione dell’opposizione che in questi ultimi giorni ricorre al blocco delle strade e ad altre azioni destabilizzanti, mentre crescono l’appoggio per Chávez e per il Si.
Una marcia di contadini provenienti da molte regioni del paese è andata sino al Parco Carabobo di Caracas, in appoggio alla riforma e alla politica di protezione e stimolo del settore rurale che il governo bolivariano fomenta.
I difensori del SI al progetto di riforma costituzionale in Venezuela serrano le fila nel rettilineo finale della campagna elettorale orientata al referendum per l’approvazione, programmato per il 2 dicembre.
Gli integranti delle organizzazioni che sono favorevoli all’iniziativa dei cambiamenti della Costituzione stanno moltiplicando le loro azioni in diversi luoghi del paese, per spiegare i contenuti della riforma alla popolazione e i legislatori, leader politici e delle imprese che sostengono questa riforma del presidente Hugo Chávez si sommano al lavoro di distribuzione del materiale, con il contenuto delle modifiche dei 69 articoli e delle 15 disposizioni transitorie della Costituzione.
Il risultato esprimerà la volontà popolare, rispondendo ai quei settori oligarchici che vogliono generare una matrice che porti all’argomento di presunta frode in questo processo referendario.
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