16 settembre '08 - www.granma.cu |
Dieci anni di dignità
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Proprio quando il popolo cubano sta affrontando con decisione ed eroismo gli enormi danni provocati dal passaggio di tre uragani negli ultimi quindici giorni, i Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti hanno trascorso esattamente 10 anni di detenzione ingiusta e illegale.
Il caso è conosciuto soprattutto per l’enormità delle ingiuste condanne sentenziate e per il manipolato processo elaborato.
Fernando Gonzalez, Ramon Labañino, René Gonzalez, Antonio Guerrero e Gerardo Hernandez nel territorio degli Stati Uniti hanno solamente raccolto informazioni per ostacolare le azioni terroristiche contro Cuba, organizzate dai gruppi contro-rivoluzionari radicati in Florida.
L'ostilità permanente verso l'Isola del governo degli Stati Uniti ha trasformato in un obiettivo della sua politica l'accanimento contro i Cinque cubani che hanno sofferto dalla stessa detenzione disumane e illegali misure d’isolamento, rinchiusi nel detto “buco” piegare la loro volontà.
Sono stati proibiti i contatti con le famiglie, è stato ostacolato il contatto con gli avvocati difensori e con i rappresentanti diplomatici dell’Isola.
I Cinque sono reclusi in cinque prigioni distanti, sparse nel grande territorio nordamericano, per impedire qualsiasi tipo di relazione tra loro. Un gruppo di tre giudici della Corte di Atlanta ha annullato le condanne ed ha stabilito lo svolgimento di un nuovo processo, ma un anno dopo questa sentenza è stata annullata da una parte del plenum dello stesso tribunale, in una forma che appare una decisione politica.
Nella sua ultima sentenza la Corte ha confermato le condanne, ed ha negato la realizzazione di un nuovo processo, indicando di riconsiderare le sentenze di Antonio Guerrero, Ramón Labañino e Fernando Gonzalez.
Al Governo degli Stati Uniti non interessa il movimento mondiale che reclama la liberazione dei Cinque patrioti cubani, che include centinaia di personalità politiche e di intellettuali, organizzazioni sociali e parlamenti.
L'accanimento contro Cuba spinge il governo statunitense a violare le convenzioni internazionali e ad impedire a Gerardo e a René di ricevere le visite delle loro mogli, alle quali è sempre stato negato il visto necessario.
Tutte queste pressioni però non possono impedire la diffusione delle voci dei Cinque, forti e chiare, che reiterano la loro fermezza e la loro lealtà alla Rivoluzione cubana.
Il loro comportamento è stato la motivazione per cui i deputati
dell'Assemblea Nazionale del Poder Popolare cubano hanno stabilito nel 2001 di
concedere loro la distinzione “Eroi
della Repubblica di Cuba” , in riconoscimento dell'esemplare dedizione, la
dignità e l’onore con cui hanno svolto la sacra missione di difendere la Patria,
proteggerla dal terrorismo e sopportare dieci anni di dura e ingiusta
reclusione.
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