Lotta e solidarietà

 

 

x i 5 dal mondo

 

 

 

 

 

Uruguay (23 dicembre)

 

Il V Congresso Straordinario del governante Fronte Ampio dell'Uruguay ha approvato per acclamazione una Mozione di Solidarietà con i Cinque cubani reclusi negli Stati Uniti da più di dieci anni.

Durante l'ultima riunione generale, nella quale è stato scelto il candidato presidenziale per le elezioni del 2009, è stata presentata questa mozione, accolta con applausi, evviva e slogan di sostegno per Cuba e la sua Rivoluzione.

Nella stessa Mozione si saluta il 50° Anniversario del trionfo della Rivoluzione cubana che si celebrerà il 1° gennaio prossimo.

I cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti sono Ramon Labañino Salazar, René Gonzalez Sehwerert, Fernando Gonzalez Llort, Gerardo Hernandez Nordelo ed Antonio Guerrero Rodriguez.

Detenuti dal 1998 negli Stati Uniti, dove sono stati processati e condannati, accusati di spionaggio e di latri delitti mai provati, hanno ricevuto condanne che sommano quattro ergastoli più 77 anni.

 

 

 

 

Seychelles (9 dicembre)

 

I professionisti cubani che cooperano con lo sviluppo umano nelle Seychelles hanno effettuato ieri una giornata scientifica dedicata ai loro cinque compatrioti antiterroristi prigionieri negli Stati Uniti.

Il gruppo di collaboratori ha inviato una lettera di solidarietà a René González, Fernando González, Antonio Guerrero, Ramón Labañino e Gerardo Hernández, la cui detenzione è stata giudicata illegale ed arbitraria da una commissione legale dell’ONU.

"Il vostro comportamento degno e virile di uomini del nostro tempo penetra ogni secondo nella coscienza di milioni di essere umani che vedono nel vostro esempio il futuro dell’umanità", segnala la missiva.

Nella giornata scientifica i tecnici cubani, in maggioranza specialisti della salute, hanno presentato e dibattuto lavori sulla ricerca medica e casi affrontati nel loro lavoro in questo arcipelago dell’oceano Indiano.

L’ambasciatrice Maria Aida Nogales ha spiegato alla stampa che questa giornata si svolge tutti gli anni, in occasione del Giorno della Medicina Latinoamericana, e questo in particolare in omaggio al 175° anniversario della nascita dello scienziato cubano Carlos J. Finlay.

La brigata medica cubana nelle Seychelles include chirurgi, medici generici e specialisti in cardiologia, ortopedia, ginecostetria, urologia, geriatria, ortodontia e pediatria. Anche un tecnico fitosanitario ed un allenatore di boxe collaborano nelle Seychelles.

 

 

 

 

Cuba (8 dicembre)

 

Una marcia di centinaia di donne si è svolta per le strade di Cárdenas esigendo la libertà dei Cinque Eroi reclusi nelle prigioni dell’impero, in una giornata di solidarietà.

A nome dei familiari, Mirtha Rodríguez, madre di Antonio Guerrero, ha ringraziato il gesto delle madri e delle nonne di Cárdenas che a nome di tutte le cuban ogni anno organizzano questa manifestazione per reclamare giustizia e  libertà per gli Eroi antiterroristi, ingiustamente reclusi.

La camminata, com’è tradizione, è iniziata nella centrale  calle del Coronel Verdugo, di fronte alla casa di Raquel Rodríguez, già deceduta , nonna materna di Elián González, e si è conclusa nel Museo della Battaglia delle Idee, con un incontro patriottico e una manifestazione culturale.

Ivette González e Lizbeth Labañino, figlie  di René González e Ramón Labañino, rispettivamente, hanno spiegato la bandiera usata nella prima marcia, quella del 6 dicembre del 1999, quando le donne cubane riempirono le strade  per esigere il ritorno a casa del piccolo Elián, che era sequestrato a Miami.

Le due bambine, di 10 e 11 anni, hanno detto alla AIN di sentirsi molto orgogliose d’aver partecipato a questa importante giornata ed hanno elogiato il sentimento di solidarietà con la causa dei loro genitori, solidarietà che cresce ogni giorno a Cuba e in tutto il mondo.

Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, René González, Ramón Labañino e Fernando González, sono reclusi da più di dieci anni in prigioni d’alta sicurezza nordamericane, scontano lunghissime condanne e sono vittime di processi manipolati e politici.

 

 

 

 

Portogallo (5 dicembre)

 

La Commissione dei Diritti Umani dell'Ordine degli Avvocati del Portogallo ha reclamato la liberazione dei Cinque patrioti antiterroristi cubani reclusi ingiustamente negli Stati Uniti.

Il reclamo si legge in una lettera indirizzata al capo della missione diplomatica nordamericana a Lisbona, Thomas F. Stephenson.

Il testo chiede che si mettano in libertà Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez, René Gonzalez e Ramon Labañino, imprigionati nelle carceri statunitensi da 10 anni.

Ugualmente, esprime la solidarietà degli avvocati portoghesi coi familiari dei Cinque, come sono conosciuti internazionalmente.

La lettera denuncia le violazioni delle libertà e delle garanzie registrate nel caso degli antiterroristi cubani, con una notevole mancanza di rispetto delle norme internazionali che riguardano il trattamento carcerario e la creazione di assurde crudeli difficoltà per ostacolare le visite familiari.

 

 

 

 

Sud Africa (1 dicembre)

 

Centinaia di sudafricani si sono concentrati  venerdì  28 davanti all’ambasciata statunitense a Pretoria, per esigere l’immediata liberazione dei Cinque antiterroristi cubani reclusi ingiustamente nelle prigioni degli Stati Uniti.

PL  ha segnalato che, convocati e guidati dalla Società degli Amici di Cuba in Sudafrica, i manifestanti sono rimasti per più di due ore davanti alla missione di Washington, gridando slogan e portando cartelloni con scritte che reclamano la liberazione di René González, Ramón Labañino, Gerardo Hernández, Antonio Guerrero e Fernando González.

Inoltre hanno reclamato l’eliminazione del blocco politico,economico e commerciale imposto contro Cuba da quasi 50 anni.

La manifestazione ha ricevuto l’appoggio del governante Congresso Nazionale Africano, del Congresso dei Lavoratori del Sudafrica, del Partito Comunista e del Consiglio delle Chiese, tra le altre organizzazioni.

I partecipanti alla protesta hanno consegnato all’ambasciata cubana in Sudafrica una copia di un documento depositato nella delegazione  nordamericana, nel quale esigono la liberazione dei Cinque e la fine del blocco.

 

 

 

 

Svezia (14 novembre)

 

Un omaggio ai cinque patrioti di Cuba, ingiustamente prigionieri negli Stati Uniti, e specialmente al poeta Antonio Guerrero, si è svolto nella Libreria Latinoamericana di Stoccolma, capitale della Svezia.

Hanno partecipato alla manifestazione scrittori ed artisti che hanno dedicato la loro opera alla causa dei cinque lottatori antiterroristi ed hanno chiesto la loro immediata liberazione, rende noto il portale del Ministero degli Esteri cubano.

L’omaggio è stato convocato da organizzazioni di solidarietà come Palabras al oido, Radio Estudio, Radio Nueva America, Fronte di Sinistra di Stoccolma, il Comitato per la liberazione dei Cinque a Stoccolma e l’Associazione d’Amicizia Svedese-Cubana.

Ernesto Melendez, ambasciatore di Cuba in Svezia, ha esposto il caso di Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino e Fernando González, ed ha realizzato una rassegna biografica del primo di questi eroi, in occasione del suo 50° compleanno.

Ha evidenziato i valori umani di Tony e dei suoi quattro compagni, che già hanno scontato 10 anni di carcere per salvare la loro Patria dai piani ed azioni terroristiche dei gruppi anticubani con base in Florida.

Tomas Widen, presidente del Comitato Svedese per la Liberazione dei Cinque a Stoccolma, ha letto la lettera ed il poema inviati da Guerrero ai cittadini di questo paese europeo.

Il poeta Carlos Alberto Muñoz si è ispirato a vari dei poemi del libro di Tony "Desde mi altura", mentre la pittrice Sara Trigo ha dedicato una delle sue opere al lottatore antiterrorista, consegnata all’ambasciatore Melendez.

E’ stata allestita anche una mostra con i ritratti di Antonio Guerrero "Toda la Patria está en la Mujer" e i disegni e le caricature di Gerardo Hernández.

 

 

 

 

Portogallo (13 novembre)

 

L’opera “Solos en Miami”, del drammaturgo portoghese Leandro Vale, s è andata in scena nell’Auditorium  Alfornelos, in  Portogallo, divenuto uno spazio di solidarietà con la causa dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri dell’impero  

Nel  dibattito sono intervenuti alcuni membri del Gruppo di Teatro Cegada, che fanno parte di uno dei Comitati d’Appoggio per la liberazione dei Cinque in questo paese e gli abitanti del municipio di Amadora che hanno espresso molto interesse per la situazione di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, René González e Antonio Guerrero, che hanno già scontato dieci anni di prigione pur essendo innocenti, dato che il loro solo delitto è stato ostacolare le azioni di terrorismo dei gruppi criminali che radicano a Miami.

Nella hall dell’Auditorium sono stati esposti manifesti con le immagini dei Cinque, una sintesi biografica, le condanne ricevute, ed una lettera aperta nella quale si richiama la solidarietà, lettera che il  Comitato-Gruppo Teatro Cegada divulga in tutte le sue presentazioni di “Solos en Miami”.

 

 

 

 

Italia (2 novembre)

 

Continuando la campagna di solidarietà per la liberazione dei Cinque Patrioti di Cuba detenuti ingiustamente da oltre 10 anni nelle carceri statunitensi, domenica 2 novembre, alcuni militanti del Circolo di Roma dell’Associazione di Amicizia Italia Cuba, hanno manifestato per i Cinque Eroi, in Piazza San Pietro durante l’Angelus di Papa Benedetto XVI.
Nel mezzo della piazza, tra la folla dei turisti e dei numerosi fedeli in rispettoso silenzio per l’ascolto dell’omelia papale, i militanti del Circolo di Roma hanno aperto uno striscione di tre metri in cui si chiede la liberazione immediata dei Cinque, attirando l’attenzione dei presenti e riuscendo a filmare e a fotografare l’evento.

 

 

 

 

Francia (31 ottobre)

 

I Cinque antiterroristi cubani prigionieri politici dell’impero da dieci anni, sono stati ricordati in una cerimonia religiosa celebrata per  chiedere la loro libertà, nella capitale francese.

Il vescovo cattolico Jacques Gaillot, ha celebrato la messa nella chiesa della congregazione Saint-Esprit, dov’erano presenti gli ambasciatori di Cuba, Rogelio Sánchez, del Venezuela, Jesús Arnaldo Pérez  e di Honduras, Max Velázquez.

Nell’ambiente liturgico, il vescovo Galliot, che integra il Comitato Internazionale per il diritto dei familiari di visitare i Cinque, ha elogiato le virtù di coloro che offrono un esempio di valore e dignità al mondo.

L’ambasciatore di Cuba ha sottolineato che Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González, detti i Cinque, sono l’orgoglio della Patria, sono esponenti d’un mondo migliore che è possibile.

Sánchez ha ringraziato profondamente il vescovo, che ha organizzato la cerimonia con l’appoggio di altri  prelati e militanti cattolici della congregazione Saint-Esprit, che ha rappresentanti in 60 paesi.

Il violinista Reynier Guerrero, che sta frequentando un corso di maestria nel Conservatorio di Lione, la pianista Marta Lahens e il clarinettista Lester Chio-Alonso, tutti cubani, con il flautista cileno Flavio Villarreal, hanno accompagnto la cerimonia con la musica dei loro strumenti.

Era presente anche la senatrice Nicole Borvo, presidentessa del gruppo comunista della camera alta della Francia, assieme a molti  cubani residenti.

Nell’occasione è stata letta l’ultima lettera di José Martí alla madre e la sua emblematica missiva a Manuel Mercado.

Inoltre è stata recitata una poesia d’Antonio Guerriero

 

 

 

 

Argentina (29 ottobre)

 

L’Assemblea di Buenos Aires ha condannato le violazioni dei diritti umani che si perpetrano contro i Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti, hanno dichiarato le fonti parlamentari.

Su iniziativa del vicepresidente del blocco della Coalizione Civica, il deputato Facondo di Filippo, l'Assemblea della città di Buenos Aires ha denunciato che  nel caso dei Cinque cittadini cubani condannati a Miami, il processo è stato pieno d’irregolarità.

Nella presentazione  della sua iniziativa, che riporta le relazioni del Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie della Commissione dei Diritti umani delle Nazioni Unite, Facondo di Filippo ha precisato che i Cinque cubani sono stati sottoposti ad un processo giudiziario di dubbia obiettività.

Il deputato argentino ha sostenuto che la realizzazione del processo a Miami, dove risiede una numerosa comunità di cubani, costituisce una chiara violazione al V ed al VI emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che stabiliscono che una giuria non deve avere opinioni preconcette sui fatti da giudicare e che la  decisione non dev’essere mai influenzata da situazioni esterne.

Facondo di Filippo ha dichiarato che le violazioni dei diritti umani contro i Cinque continuano e riguardano anche le loro mogli, - due di loro non vedono il marito da dieci anni - i familiari e gli amici che non li possono visitare, perché il governo di George W. Bush non concede i visti necessari.

 

 

 

 

Panama (25 ottobre)

 

La Commissione degli Affari Esteri dell'Assemblea Nazionale del Panama ha condannato la situazione di ingiustizia dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri politici nelle carceri statunitensi, in un'azione contraria agli elementari diritti umani. Nella prima risoluzione dell'attuale periodo legislativo, questa istanza ha espresso la sua energica condanna all'attentato contro le garanzie del dovuto processo dei lottatori cubani, che si riflette nel caso.  
Ugualmente, i deputati che integrano la commissione hanno deplorato il dilatato processo contro Antonio Guerrero, Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e Rene Gonzalez, che li mantiene privati di libertà in forma ingiusta.  
In questo senso, la commissione ha sollecitato alle autorità statunitensi ad adottare le misure pertinenti per ottenere un trattamento umanitario come è riflesso nella Dichiarazione Universale dei diritti umani.  
Unito a ciò, questo organo ha rinnovato l'adesione al crescente clamore mondiale a beneficio di un giudizio giusto per i Cinque Patrioti Cubani, oltre a facilitare l'accesso ai loro parenti in corrispondenza con la legislazione internazionale nella materia.  
La risoluzione è stata consegnata questo mercoledì a Mirtha Rodriguez, madre di Antonio Guerrero chi è stata ricevuta dalla commissione per scambiare opinioni sugli aspetti relazionati col caso.

 

 

 

 

Grecia (22 ottobre)

 

I membri dell'Associazione di Amicizia e Solidarietà “Helenocubana” della Grecia ha esatto l'immediata scarcerazione dei Cinque antiterroristi cubani incarcerati da più di una decade nelle prigioni statunitensi.  In un documento consegnato a Prensa Latina dal portavoce del gruppo di solidarietà Zeta Kamperi, i membri dell'associazione europea hanno definito come assurde le sentenze imposte ai Cinque.  
Antonio Guerrero, René Gonzalez, Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez e Ramon Labañino compiono severe condanne per informare sui piani di azioni terroriste contro l'Isola, forgiati da gruppi anticubani radicati nella Florida.  
In Grecia, indica il testo, esiste il Comitato per la Liberazione dei Cinque Eroi, integrato da celebri personalità, tra cui il compositore Miki Theodorakis, amico della Rivoluzione cubana.  
Il comitato pro-liberazione e l'Associazione di Amicizia sviluppano varie attività come alcune proteste di fronte all'ambasciata degli Stati Uniti e l'invio massiccio di lettere al Procuratore Generale nordamericano.  
Si realizzano anche campagne di raccolte di firme, e nell'ultima realizzata, ne hanno consegnate cinque mila all’ambasciata di Washington in questo paese europeo.  
“Attualmente distribuiamo biglietti disegnati con l'immagine dei Cinque e l'opera del famoso artista comunista greco Tassos”, riferisce il documento.
 


 

 

 

Italia (22 ottobre)

 

Una grande manifestazione a Roma ha chiuso il mese di mobilitazione politica realizzato in Italia nell’ambito della campagna internazionale per la liberazione dei Cinque patrioti antiterroristi cubani ingiustamente reclusi da dieci anni in prigioni d’alta sicurezza degli Stati Uniti.

In Piazza dell’Immacolata, a San Lorenzo, si sono riunite circa duemila persone tra le quali molti giovani attivisti della solidarietà politica con Cuba, che con cantanti e gruppi musicali hanno ricordato la morte in combattimento del Comandante Ernesto Che Guevara 41 anni fa, in Bolivia.

La manifestazione e lo spettacolo musicale hanno confermato il messaggio di appoggio della società italiana per il popolo cubano e soprattutto per Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González, Ramón Labañino e René González, reclusi perchè hanno ostacolato le azioni di terrorismo contro il popolo dell’Isola. 

In questa campagna sono state realizzate  diverse conferenze di attualizzazione sulla causa, azioni di solidarietà, presentazioni televisive e radiofoniche, articoli giornalistici e una protesta davanti all’ambasciata degli Stati Uniti in Via Veneto.

 

 

 

 

Australia (21 ottobre)

 

Con la presenza di un pubblico numeroso si è portato a termine un atto in solidarietà coi Cinque cubani nel Teatro Tom Mann, di Sydney, atto che ha avuto come oratrice principale la sorella di Tony Guerrero che ha spiegato ai presenti fatti e circostanze relazionate col caso, tanto dal punto di vista legale come umano e la manipolazione politica che ha fatto dello stesso il Governo degli Stati Uniti.  A continuazione si è costituito un pannello composto dal parlamentare e Ministro dei Temi Aborigeni, Paul Lynch, il Senatore John Kaye, il Segretario Generale del Sindacato della Costruzione, Forestale e degli Assunti Minerari Andrew Ferguson, il Segretario del Sindacato Marittimo dello Stato, il professore Boehringer, dell'Università Macquaire ed un rappresentante del Partito Socialista del Sudan.  
Tutti loro hanno condannato la doppia morale del governo nordamericano che mantiene imprigionati questi cinque cubani per lottare contro il terrorismo organizzato dal suolo degli Stati Uniti, mentre mantiene in libertà ai terroristi confessi come Posada Carriles e Bosh.  
Inoltre hanno sottolineato la resistenza del popolo cubano davanti a tutte le aggressioni yankee ed il bloqueo che ha mantenuto contro l'isola per quasi mezzo secolo, e nonostante non ha smesso di portare il suo messaggio di solidarietà e collaborazione ad altri paesi che hanno avuto bisogno di lei, cooperando nei settori della salute e dell’educazione, tra gli altri.  
Il messaggio di sostegno alla causa per la liberazione dei Cinque è stato di un appoggio unanime tra tutti quelli che si trovavano presenti.

 

 

 

 

Guatemala (13 ottobre)

 

I  partecipanti al Foro Sociale delle Americhe hanno reclamato  domenica 12, davanti all’ambasciata degli USA, la liberta dei Cinque anti terroristi cubani reclusi nelle carceri dell’impero, la fine del militarismo e della repressione contro i migranti. Migliaia d’integranti delle organizzazioni indigene, dei contadini, delle donne, gli studenti, i sindacati e i diritti umani di tutto il continente americano, hanno sostato davanti alla sede diplomatica per protestare contro la politica della Casa Bianca. "Non volgiamo e non ci piace essere una colonia nordamericana", "Libertà per i Cinque", "Bush razzista, tu sei il terrorista", erano alcuni degli slogan gridati.  In una dichiarazione letta davanti all’ambasciata, i manifestanti hanno domandato la liberazione dei Cinque Eroi reclusi da più di dieci anni, per aver ostacolato le azioni criminali dei terroristi che operano impuniti dalla Florida. Inoltre hanno condannato il blocco imposto da Washington a Cuba da quasi 50 anni e ne hanno reclamato l’eliminazione, con la chiusura della Base militare di Guantánamo. “Esigiamo che se ne vadano da tutte le basi di Nuestra America, che la Quarta Flotta abbandoni i nostri mari e che termini la guerra in Iraq e in Afghanistan. Chiediamo il rispetto del diritto territoriale  e culturale dei popoli indigeni”,  segnala inoltre il testo.

 

 

 

 

Colombia (12 ottobre)

 

La libertà dei Cinque cubani, incarcerati negli Stati Uniti, è stata reclamata in Colombia in un forum dibattito celebrato nel Campidoglio Nazionale, sede del Congresso della Repubblica.  Ramon Labañino, René Gonzalez, Fernando Gonzalez, Gerardo Hernandez ed Antonio Guerrero sono imprigionati in carceri nordamericane dal 1998 per controllare, in difesa del loro paese, le attività di gruppi terroristi anticubani.  
Tra gli oratori, Luis Roberto Caneva, membro dell'Associazione dei Giuristi Democratici della Colombia, ha riflettuto sulla necessità di lottare in termini giuridici per la libertà dei Cinque cubani.  
Eduardo Carreño, del Collettivo degli Avvocati José Albear, ha denunciato le violazioni dei diritti umani degli antiterroristi e delle loro famiglie a cui le autorità statunitensi hanno imposto reiterati intoppi per visitarli nel carcere.  
Luis Ernesto Moreno, integrante del Comitato a beneficio della libertà dei Cinque in Colombia, ha fatto un riassunto del giudizio contro questi negli Stati Uniti, segnato dalle violazioni dei diritti legali.   
Gli oratori hanno sollecitato sulla necessità di moltiplicare la solidarietà internazionale per ottenere la loro libertà e denunciare perfino il governo degli Stati Uniti che è caduto in numerose violazioni, delle stesse leggi nordamericane.  
L'incontro fa parte delle azioni nella cornice del XVII Incontro Nazionale di Solidarietà con Cuba che comincia a Bogotà, con la presenza di circa 600 delegati di organizzazioni di tutto il paese. 

 

 

 

 

Cuba (9 ottobre)

 

Un'esposizione di ritratti eseguiti da Antonio Guerrero, uno dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti da una decennio, è stata inaugurata a L’Avana.

La mostra, auspicata dall'Unione dei Giovani Comunisti di Cuba, fa parte del programma di attività della Terza Giornata Internazionale di Solidarietà con i Cinque Eroi cubani.

Antonio Guerrero, René Gonzalez, Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez, Ramon Labañino, scontano severe condanne per aver ostacolato piani d’azioni terroristiche contro l'Isola, organizzati da gruppi anticubani radicati nella Florida.

L'esposizione "Un Ponte di Solidarietà", è un progetto congiunto di Antonio e il fotografo nordamericano Bill Hackwell, precisa un comunicato divulgato dall'Istituto Cubano di Amicizia coi Popoli (ICAP).

Hackwell, puntualizza il testo, ha inviato le foto ed Antonio ha dipinto i ritratti basati sulle istantanee. Questo progetto è stato sviluppato in più di un anno di tempo per le difficoltà proprie delle condizioni di reclusione in cui è costretto Antonio. Inoltre va sommata la mancanza di materiali per realizzare le sue opere ed il ritardo nelle comunicazioni , un ulteriore castigo.

L'opera si basa su 37 fotografie scattate da Hackwell, nelle quali appaiono i visi di personalità di differenti paesi, familiari dei Cinque, partecipanti alle manifestazioni ed integranti della solidarietà internazionale.

 

 

 

 

Italia (9 ottobre)

 

Mercoledì 8 ottobre, nella giornata che ricorda la cattura e l'assassinio di Ernesto Che Guevara, una piazza centrale della capitale piena di gente e soprattutto di giovani ha visto alternarsi per molte ore attivisti della solidarietà politica con Cuba e cantanti e gruppi musicali, tutti con lo stesso obiettivo: far sapere e far capire il significato della Campagna Internazionale per la Liberazione dei Cinque agenti cubani dell'antiterrorismo, prigionieri innocenti nelle prigioni degli USA ormai da dieci anni.

La scelta di portare in piazza e con una manifestazione-spettacolo la battaglia per la libertà dei Cinque è la conferma che la mobilitazione al fianco di Cuba, del suo popolo, del suo governo, della sua Rivoluzione, è un messaggio che dev’essere rafforzato senza timidezza tra la gente nei diversi ambiti della società.

La manifestazione-spettacolo di piazza dell'8 ottobre, che ha visto la partecipazione di almeno duemila persone, conclude questo mese di mobilitazione politica italiana nell'ambito della Campagna Internazionale per la Libertà dei Cinque prigionieri cubani, realizzata a partire da un riuscito sit-in di lotta sotto l' Ambasciata USA il 12 settembre,seguito da tanti incontri-dibattito in varie città italiane e da una importante conferenza con docenti e giuristi nell'Università Sapienza di Roma, che ha visto lo scorso 2 ottobre la partecipazione di moltissimi giovani.

Adesso diventa decisivo consolidare la capacità unitaria che ha realizzato questo grande risultato politico e raggiungere strati sempre più ampi di società, con il coinvolgimento attivo di settori più vasti di lavoratori e studenti, a partire da una battaglia politica che sappia imporre la fine del blocco economico USA contro Cuba, e più in generale sappia misurarsi con gli obiettivi imposti dalla sfida tra le aspirazioni e le conquiste sociali e politiche di Cuba, dei governi rivoluzionari e progressisti e dei movimenti sociali dell'America Latina contro un sistema imperialista sempre più avvitato dentro la sua stessa crisi.

Liberi subito!

Il Comandante Che Guevara vive nelle lotte di solidarietà politica con Cuba, Bolivia, Venezuela, Ecuador e con tutti i popoli aggrediti dall'imperialismo !

Un'alternativa è possibile, adesso!

Libertà immediata per i Cinque, per essere tutti noi più liberi!

 

 

 

 

Venezuela (8 ottobre)

 

Un gruppo di attivisti cubani ha fatto un appello, a Caracas, per rafforzare la solidarietà internazionale con i Cinque antiterroristi relcusi negli Stati Uniti e perchè si denuncino all’opinione pubblica le ingiustizie commesse contro di loro. Irma Sehwerert, madre di René Gonzalez, uno dei prigionieri, ha ricordato che i parenti dei Cinque Patrioti subiscono una punizione addizionale dovuta alla crudele mancanza d’umanità del governo di Washington.

Intervistata dalla Televisione Venezuelana, la madre di René Gonzalez ha ringraziato i vari governi dell'area, soprattutto Venezuela, Honduras e Nicaragua, per l'appoggio ricevuto nella diffusione internazionale della causa dei Cinque cubani.

Camilo Rojo, coordinatore del Comitato dei Familiari delle vittime dell'esplosione di un aereo civile della Cubana de Aviación nel cielo di Barbados, ha denunciato Washington che protegge un terrorista e criminale come Luis Posada Carriles, e mantiene reclusi da dieci anni ed i Cinque Eroi.

"Il popolo cubano ed il mondo intero sono in attesa che si faccia giustizia: niente può lenire un dolore di 32 anni, ma quando si farà giustizia, potremo dormire tranquilli", ha commentato l’avvocato cubano.

Camino Rojo ha perso suo padre nel sabotaggio all'aeroplano della Cubana del 6 ottobre 1976, nel quale morirono in tutto 73 persone come conseguenza del selvaggio attentato organizzato da Posada Carriles.

"Tutti sappiamo che dietro questo crimine c’è anche la CIA, ma queste vite cubane perdute oggi le vediamo moltiplicate nelle migliaia di medici e di altri collaboratori cubani in Venezuela e nel resto del mondo", ha sottolineato ancora.

Varie Associazioni Parlamentari e Gruppi di Solidarietà del Venezuela con Cuba hanno attivato dal 12 settembre una Campagna Nazionale per la Liberazione dei Cinque antiterroristi dell’Isola reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti da dieci anni.

L’attivista del Movimento d’Amicizia e Solidarietà Venezuela-Cuba, Horacio Pinto ha precisato che l'obiettivo finale dell'incontro è difendere il diritto dei popoli all'autodeterminazione ed alla sovranità.

 

 

 

 

Canada (7 ottobre)

 

Il 10 ottobre, quando si commemoreranno 140 anni dall’inizio della guerra d’indipendenza di Cuba, nella città canadese di Toronto si svolgerà una conferenza sul caso dei Cinque, ha informato Freethefive.org.

 

 

 

 

Spagna (7 ottobre)

 

Circa cinquecento spagnoli hanno marciato nella centrale calle de Antocha, a Madrid, per esigere l’immediata liberazione di Gerardo, Ramón, René, Antonio e Fernando, i Cinque antiterroristi cubani reclusi nelle prigioni degli USA, ha reso noto PL . La manifestazione era stata convocata dal Comitato della Spagna per la Libertà dei Cinque ed ha contato su una nutrita presenza di membri di differenti gruppi di solidarietà e amicizia con Cuba.

 

 

 

 

Bolivia (7 ottobre)

 

L’VIII Congresso Nazionale del Movimento Boliviano di Solidarietà con Cuba (MBSC) ha proclamato una nuova tappa di azioni per domandare la liberazione dei Cinque. Leggendo una relazione sul lavoro del MBSC sul lavoro svolto dal 2007 sino ad oggi, la presidentessa Patricia Jiménez, ha spiegato la necessita d’intensificare la campagna per diffondere la verità e far conoscere le arbitrarietà commesse dalla giustizia nordamericana nel caso, ed ha denunciato come una chiara violazione dei diritti umani il rifiuto della concessione dei visti ad Olga Salanueva e Adriana Pérez, le mogli di René González e Gerardo Hernández rispettivamente, perchè possano visitare i loro mariti reclusi.

 

 

 

 

India (7 ottobre)

 

Il membro del Parlamento Nazionale dell’India, Varkala Radhakrishnan, durante un incontro con Rosa Aurora Freijanes, moglie di Fernando González e l’avvocatessa Nuris Piñero, ha mostrato la sua solidarietà con i Cinque e si è impegnato a portare il tema nella prossima sessione del legislativo, il 17 ottobre, come ha informato antiterroristas.cu. Inoltre il segretario generale dell’Associazione degli Avvocati della nazione asiatica (IBA), G.K. Bansal, ha affermato che la sua organizzazione appoggerà la causa dei Cinque combattenti antiterroristi cubani, reclusi politici negli Stati Uniti, ha segnalato PL .

 

 

 

 

Argentina (7 ottobre)

 

Accompagnati dagli accordi della “trova”, cantautori argentini hanno fatto vibrare la piazza principale della città della provincia di Buenos Aires Villa Ballester, in un concerto per la libertà dei Cinque antiterroristi cubani incarcerati negli Stati Uniti.  Come parte del festival-tributo si sono ascoltati versi musicalizzati di Antonio Guerrero, dal suo libro “Poemi Confidenziali”, che sono un canto della realtà e sulle nostalgie, sugli affetti e sui sentimenti, sulle convinzioni ed i principi.   
Orestes Hernandez, in rappresentazione della missione diplomatica dell'isola e dei suoi compatrioti ingiustamente incarcerati, ha ringraziato per lo sforzo degli organizzatori dello spettacolo.  
Ha menzionato in tale senso il progetto Canto di Tutti, il Foro Sociale e Culturale Simon Bolivar, il municipio ed il comitato argentino per la libertà degli eroi cubani.   
Ha sottolineato che il concerto è stato un saluto ai 50 anni della Rivoluzione cubana ed alla tenacia del suo popolo nella ricostruzione del paese dopo il passaggio degli uragani.
Hanno suonato Horacio Fontova, Paula Ferré, Gabriel Zequeira, Alejandra Rabonovich, Pablo Fernandez, Duende Guernica, Mota Luna ed il duo locale Probados.
 
 

 

 

 

Venezuela (4 ottobre)

 

I Cinque antiterroristi cubani carcerati negli Stati Uniti sono stati insigniti in Venezuela col dottorato Honoris Causa in Scienze dell'Educazione.   La magna onorificenza, senza precedenti in questa città nel caso di personalità straniere, è stata un'iniziativa della giunta di direzione dell'Università Nazionale Sperimentale Francisco di Miranda (UNE), di Santa Ana di Coro.  
Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e René Gonzales, sono stati omaggiati in riconoscimento ad una condotta pedagogica speciale ed utile da esempio, oltre ai valori etici e morali dimostrati, indica il testo.   
I conosciuti internazionalmente come i Cinque Eroi compiono lunghe condanne imposte dalle autorità nordamericane nel 1998, quando semplicemente difendevano il loro popolo dai piani degli attacchi terroristi dal territorio settentrionale, ha ricordato il rettore Yancarlos Yépez.   
In dialogo con Prensa Latina, il rettore universitario ha aggiunto che la sua istituzione voleva encomiare modestamente la colossale dimostrazione di stoicismo e fermezza ideologica dimostrata dai cubani rinchiusi da Washington da più di una decade.   
Nella cerimonia ufficiale hanno partecipato il presidente dell'Assemblea Nazionale di Cuba, Ricardo Alarcon, ed il rappresentante diplomatico cubano per la regione di Zulia e Falcon, Carlos Cespedes, tra le altre personalità nazionali e straniere.   
Hanno ricevuto le onorificenze (in ausentis) Aylí Labañino, figlia di Ramon, Irma Sehwerert, madre di René Gonzalez, ed altre cubane vittime di attacchi contro l'Isola organizzati negli Stati Uniti. 

 

 

 

 

Gran Bretagna (3 ottobre)

 

Più di 100 personalità della politica, dei media, della legge e le arti, includendo nove Premi Nobel, hanno reclamato in Gran Bretagna la libertà per i Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti.

In una denuncia pubblicata a pagina completa dalla stampa britannica hanno anche reclamato che si rispetti il diritto dei parenti di visitarli regolarmente, diritto che  le autorità statunitensi violano da dieci anni. 

Tra i firmatari i Premi Nobel Desmond Tutu e gli scrittori José Saramago e Gunter Grass, e inoltre Iain Banks, Beverley Naidoo e Harold Pinter e gli attori Julie Chirstie, Tony Booth, Susana Cork e Maxime Peake.  Altri  sono Vivianne Westwood, Jasper Conran, Howard Hodkin e Carlos Acosta. 

Il documento è apparso nell'edizione cartacea del quotidiano The Guardian ed in altre pubblicazioni indipendenti. 

La dichiarazione è stata pubblicata nel decimo anniversario dalla detenzione, a Miami, dei Cinque, condannati ingiustamente per aver ostacolato le azioni  terroristiche contro Cuba, organizzate e finanziate dal governo nordamericano.  

La campagna internazionale vuole rompere il silenzio della grande stampa sul caso e la condanna del rifiuto della concessione dei visti ad Olga Salanueva e ad Adriana Perez, mogli degli antiterroristi René Gonzalez e Gerardo Hernandez. 

Tony Woodley, presidente del sindacato UNISON del Regno Unito. che dirige questa campagna nel seno del movimento operaio, ha dichiarato che il processo contro i Cinque rappresenta una parodia della giustizia di Washington, un modo d’eseguire la sua politica contro Cuba. 

Bob Millar, direttore della Cuba Solidarity Campaign, ha definito favoloso il fatto di vedere tante personalità unite in difesa di questi prigionieri politici ed ha lanciato un appello per creare “Un rumore molto forte che si senta anche nel cuore della Casa Bianca”. 

Olga Salanueva e Adriana  Perez parteciperanno a Londra a un sit-in vicino all'ambasciata degli Stati Uniti il prossimo 7 ottobre.

 

 

 

 

India (1 ottobre)

 

Le autorità del PCI e PCIM, così come la delegazione in Andhra Pradesh dell’Organizzazione di Pace e Solidarietà di Tutta India, AIPSO, hanno accolto Rosa Aurora Freijanes, sposa di uno dei cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti, e l’avvocatessa Nuris Piñero, che hanno tenuto riunioni con ognuna di queste organizzazioni attive nella città di Hyderabad.

In questa stessa città, il 28 settembre si è svolta una manifestazione, con la presenza di oltre 500 persone, nel teatro Sundariah Vignana Dendram, dove le due compagne hanno resto noto i dettagli dell’ingiusta detenzione e della violazione dei diritti umani, a cui sono sottoposti i cinque ed i loro familiari. I membri di questi organizzazioni hanno dato il benvenuto alle compagne con slogan della Rivoluzione Cubana e con la causa dei Cinque Eroi cubani ingiustamente detenuti nelle carceri dell’impero.

In un altro momento della visita, le due compagne hanno incontrato il Segretario Generale del Comitè del Congresso dello Stato di Andhra Pradesh, e con due membri del Parlamento del Senato dell’India, che hanno espresso la loro solidarietà con la causa dei Cinque patrioti cubani.

Le due compagne sono state intervistate dal circuito televisivo ETV-2, che trasmette le informazioni a 12 canali indiani, e dal quotidiano statale EENADU.

Il 29 settembre, invece, si è tenuta una manifestazione di solidarietà con i Cinque Eroi nel teatro Hanmanthraya Grandhalayam, nella città di Wijayawada, nel sudest dello stato di Andhra Pradesh, con interventi delle due compagni, e messaggi di solidarietà dei membri dei due partiti e dell’AIPSO.

 

 

 

 

India (29 settembre)

 

La rivista indiana di sinistra associata al quotidiano The Hindu, FRONTLINE, ha pubblicato un lungo articolo intitolato "Verdetto Indignante" nel quale riferisce i 10 anni d’ingiusta reclusione dei Cinque patrioti cubani, prigionieri politici dell’impero.

L’articolo, oltre a sottolineare il cumulo di ingiustizie commesse contro i Cinque che stavano solamente ostacolando le azioni terroristiche organizzate contro Cuba, critica fortemente la doppi amorale dell’amministrazione Bush  che, mentre parla di lotta al terrorismo, lascia libero il noto criminale e assassino Luis Posada Carriles.

“La matrice politica dei processi e l’intenzione di vendicarsi della Rivoluzione cubana su questi patrioti è ben chiara” si legge. Inoltre l’articolo riferisce lo status attuale del caso e come praticamente la sola strada legale che resta è l’appello alla Corte Suprema di Giustizia.

Nella campagna per la liberazione dei Cinque, a dieci anni d’ingiusta reclusione, in India si stanno realizzando numerose attività, in coincidenza con la visita di Rosa Aurora Freijanes, moglie di Fernando González e dell’avvocatessa Nuris Piñero.

 

 

 

 

Brasile (25 settembre)

 

La consegna di opuscoli in inglese sul caso dei Cinque, è uno dei sistemi che utilizza il Movimento di Solidarietà con Cuba nelle città brasiliane, per far conoscere all’opinione pubblica nordamericana la verità sulla causa di questi Eroi.

Con il titolo "Puoi essere arrestato per lottare contro il terrorismo? Si, basta opporsi al terrorismo a Miami", particolarmente a Rio de Janeiro, circolano questi opuscoli nelle spiagge e gli hotel di Copacabana e nelle zone turistiche vicine, con l’obiettivo di raggiungere gli statunitensi che visitano il luogo.

Durante la Giornata Mondiale a favore di questa causa, in modo speciale, a Salvador de Bahia, gli amici di Cuba hanno distribuito gli opuscoli all’entrata del locale aeroporto, ai turisti nordamericani di ritorno al loro paese, sottolinea un messaggio inviato dalla Casa Brasile-Cuba.

"Cinque cubani sono ingiustamente incarcerati negli Stati Uniti dal 1998, sono stati vittime di un processo penale illegale e pieno di irregolarità", spiega il documento.

Spiega che Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero, René González e Gerardo Hernández sono stati arrestati e condannati senza avere prove nei loro confronti.

La giuria ha agito in modo parziale, nonostante "i testimoni della difesa come i nordamericani Eugene Carrol, Contrammiraglio della Marina Militare, ed Edward Breed Atkeson, Generale di Divisione dell’Esercito, abbiano affermato che i Cinque non avevano praticato spionaggio né avevano attentato contro la sicurezza degli Stati Uniti", sottolinea.

"Nonostante sia uno dei maggiori e più lunghi processi di tutta la storia giudiziaria statunitense, fino ad oggi il caso non è in sostanza conosciuto dallo stesso popolo degli Stati Uniti", segnala l’opuscolo distribuito in Brasile.

Precisa che, nel frattempo, il terrorista Luis Posada Carriles, un criminale reo confesso, evaso da una prigione venezuelana, continua a circolare liberamente per le strade di Miami.

"Facciamo appello alla generosità del popolo nordamericano nel senso di solidarizzarsi con tutti quelli che lottano per la liberazione dei Cinque prigionieri cubani, affinché si faccia giustizia e possano ritornare liberamente al loro popolo, alle loro famiglie ed al loro paese", conclude il documento.

 

 

 

 

USA (23 settembre)

 

Il primo vicepresidente cubano, Ramon Machado Ventura, ha ricevuto a New York ampie dimostrazioni di solidarietà col suo paese e la causa dei Cinque compatrioti imprigionati ingiustamente nelle carceri statunitensi.  Queste espressioni di appoggio sono state manifestate in un atto celebrato ieri sera nella Chiesa “Intercesion”, nel quartiere newyorkese di Harlem, sotto gli auspici di gruppi promotori della campagna per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani.  
Fonti della delegazione cubana hanno detto che nell'incontro hanno partecipato lo stimabile Lucius Walter e l'avvocato Leonard Weinglass, del gruppo difensore dei Cinque, tra le altre personalità.  
Machado Ventura, che dirige la delegazione di Cuba al dibattito generale dell'ONU, ha trasmesso ai partecipanti i saluti del leader cubano, Fidel Castro, e del presidente cubano, Raul Castro.  


 

 

 

Italia (23 settembre)

Sabato scorso, 20 settembre 2008, un gruppo di militanti del circolo di Roma dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, ha manifestato la propria solidarietà ai Cinque compagni cubani detenuti negli USA, attraverso alcuni dei luoghi più significativi del centro storico di Roma, capitale d'Italia. I compagni italiani hanno messo una bandiera che chiedeva la libertà dei Cinque cubani su di un autobus turistico che circola per la città e poi è stata sventolata dai muri millenari della città eterna.
L'iniziativa ha suscitato vivo interesse tra i molti turisti presenti nella capitale.
Un reportage fotografico della iniziativa è stato inviato a tutti i mezzi d'informazione italiani.

 

 

 

 

Bolivia (23 settembre)

 

Il governo boliviano ha denunciato gli Stati Uniti per mantenere in prigione da 10 anni Cinque antiterroristi cubani, per difendere il loro paese dagli attacchi violenti.   Il vice ministro di Giustizia, Wilfredo Chavez, ha segnalato che Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, René Gonzalez, Ramon Labañino e Fernando Gonzalez sono vittime di un arbitrario processo giudiziario che non ha considerato le prove per sottometterli a severe ed irrazionali condanne, come due ergastoli.   
I Cinque cubani, sono prigionieri politici di un regime che inalbera la lotta contro il terrorismo, quando nel suo stesso territorio ospita criminali come Luis Posada Carriles e l'ex mandatario boliviano Gonzalo Sanchez de Lozada.  
In questi momenti, gli antiterroristi cubani affrontano un macchinario teatrale giudiziario che cerca di consolidare le pene assurde a cui li hanno condannati, per difendere il loro paese dagli attentati, per ciò dobbiamo condannare tutto questo nei tribunali internazionali.  
La carcerazione di questi Cinque lottatori, ha aggiunto, evidenzia il livello di ingiustizia e di violazione di diritti civili che esercita Washington non permettendo nemmeno i visiti delle mogli di Gerardo e René.  
I Cinque si dedicavano unicamente a difendere il loro paese da azioni violente forgiate negli Stati Uniti, quando sono stati fermati in forma arbitraria da dei poliziotti nordamericani il 12 settembre 1998.  

 

 

 

 

Russia (23 settembre)

 

«Abbiamo saputo molto tardi della visita della Segretaria di Stato nordamericana, Condoleezza Rice, e per questo non abbiamo potuto ottenere nemmeno il permesso per organizzare una manifestazione di sette persone, che va chiesto con tre giorni d’anticipo. Non siamo rimasti tranquilli e abbiamo trovato una soluzione. Secondo la Costituzione russa, una persona può manifestare per un’ora senza permesso. Gli attivisti di Venceremos si sono alternati uno ad uno, ogni ora, senza violare la legge, aspettando di consegnare alla Rice l’appello a favore dei Cinque. Tuttavia, la Rice non è potuta entrare nella sua ambasciata dall’ingresso principale: come un topo è dovuta entrare dalla porta posteriore per non affrontare una persona. Ha avuto paura di una persona».

La testimonianza l’ha offerta Elena Lozhkina, coordinatrice del Comitato Nazionale per la Liberazione dei Cinque in Russa, nella sua recente visita a Cuba, come parte della giornata internazionale per i dieci anni d’ingiusta reclusione di Ramón, René, Gerardo, Antonio e Fernando.

In un paese così grande come la Russia, manifestazioni come queste sono molto frequenti, anche se sono pochi sono così operativi come il gruppo sociale Venceremos, uno dei responsabili dell’attesa alla Rice.

"La posizione del gruppo è molto interessante: è scomodo fare grandi manifestazioni di fronte all’ambasciata degli USA a Mosca, perché la strada è una delle più larghe della capitale. Praticamente non c’è marciapiede, e i nostri slogan si perdono in questa grande immensità perché appena ci possono ascoltare", riferisce Lozhkina, che durante la sua visita a Cuba ha potuto scoprire la dimensione umana del caso dei Cinque, così come la capacità di resistenza del popolo cubano contro la politica ostile di Washington.

«All’angolo – prosegue il racconto – c’è una strada molto piccola, però lì non danno il permesso per fare grandi manifestazioni, possono partecipare non più di sei persone. Allora gli attivisti, che sono molto creativi, distribuiscono opuscoli e mostrano striscioni per alcune ore, e dopo sono sostituiti da altri e così via, fino a prolungare la protesta quanto più possibile».

Lozhkina sa che è molto importante la creatività delle iniziative.

"Riempiamo la Casa Bianca di proteste", è una delle azioni del Comitato russo. L’iniziativa consiste nell’inviare messaggi corti all’indirizzo dell’amministrazione Bush. «Ognuno potrebbe elaborare il proprio messaggio, ma noi raccomandiamo tre posizioni: "Libertà per i Cinque Eroi", "Incarcerate Posada Carriles invece dei Cinque" e "Fuori le mani da Cuba".

Sebbene quando Lozhkina ha conversato con il nostro quotidiano non ha potuto offrire i risultati dell’azione, ci ha parlato della sua esperienza. «I primi due giorni che ho inviato i miei testi, ho ricevuto un messaggio elettronico standard che mi ringrazia per aver trovato il tempo per scrivere. La terza volta, invece, ho ricevuto una nota ufficiale, dicendomi che le mie lettere avevano un formato inammissibile e stavo creando disagi al sistema della Casa Bianca. Per questo – mi avvertivano – i miei messaggi non sarebbero stati ricevuti. Evidentemente i messaggi non piacevano».

Allo stesso modo ha spiegato l’importanza di "essere aggressivi" nell’uso di Internet come piattaforma alternativa per arrivare ai cittadini statunitensi, a cui i mass-media degli USA hanno negato il diritto ad essere informati sul caso.

 

 

 

 

Stati Uniti (18 settembre)

 

Un atto di solidarietà con i Cinque cubani incarcerati negli Stati Uniti per lottare contro il terrorismo è stato celebrato in un hotel del centro di Miami, in occasione del 10° anniversario del loro incarceramento.  L'attività che ha contato con la presenza di centinaia di persone, è stata auspicata dalle organizzazioni che integrano l'Alleanza Martiana: la brigata Antonio Maceo, l'Associazione José Martí ed il Circolo Bolivariano di Miami.  
Max Lesnik, dirigente di Alleanza Martiana e direttore di Radio Miami, ha offerto i dettagli sull'ingiustizia commessa contro Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez e René Gonzalez.  
Da parte sua, Andres Gomez, coordinatore nazionale della Brigata Antonio Maceo e direttore della rivista Areito digital, ha esortato a continuare le azioni per esigere la liberazione dei Cinque.  
Contemporaneamente sono stati denunciati il terrorismo nella città di Miami, le organizzazioni terroristiche dell'estrema destra cubana, come la politica di terrorismo di Stato mantenuta per cinque decadi da Washington contro Cuba.  
Hanno fatto un riassunto del processo giuridico dei Cinque dal loro arresto il 12 settembre 1998 fino ad oggi, e le possibilità del processo giuridico per ottenere che sia fatta loro giustizia.  
L'Alleanza Martiana ha riaffermato la sua responsabilità nel continuare le azioni per ottenere la loro definitiva libertà, oltre a condannare la politica terroristica degli Stati Uniti contro il popolo cubano, risalta la fonte.  
   
 

 

 

 

Cuba (16 settembre)

 

Come baluardo della spiritualità cubana a favore della giustizia, è stato inaugurato il monumento "L’Olimpo dei Cinque", creato dall’artista José Rodríguez Fuster, a Jaimanitas.

Questa scultura rappresenta un’enorme mano con le dita distese e la bandiera cubana, un canto al coraggio e alla resistenza dei Cinque combattenti antiterroristi cubani prigionieri politici negli USA e un avviso "fermatevi" dato ai nemici della Patria.

Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, ha dichiarato che quando l’arte si alza, quando la cultura attua, il nemico trema, perchè niente esprime con maggior vigore la lotta dei popoli dei loro artisti.

Alarcón ha ringraziato il ceramista e scultore Fuster e la popolazione di Jaimanitas per questa bella opera d’arte, nel decimo anniversario dell’ingiusta reclusione di Gerardo Hernández, René González, Antonio Guerrero, Fernando González e Ramón Labañino.

Inoltre ha esortato ad accrescere la spiritualità dell’uomo, quel che più temono i barbari governanti degli Stati Uniti d’America.

Maglays Llort, la madre di Fernando, ha letto un messaggio di suo figlio, che reitera la sua fede nell’ampio e crescente movimento di solidarietà internazionale con la sua causa e con quella dei suoi compagni, e la certezza che un giorno la giustizia vincerà.

Fuster ha detto che l’opera non è terminata e che forma parte di un progetto culturale comunitario, la cui seconda parte sarà un omaggio a José Martí.

L’artista ha ringraziato Danny Rivera, Pablo Marcano e altri artisti per la loro partecipazione a un concerto di New York per reclamare la libertà dei Cinque patrioti.

"Questo concerto significa che, nonostante le minacce e le pressioni, questi artisti hanno partecipato a un lunga serata d’amore e solidarietà", ha detto.

 

 

 

 

Stati Uniti (15 settembre)

 

(AIN) -  Il primo concerto pubblico di solidarietà con i Cinque cubani prigionieri politici nelle carceri del nord america si è tenuto a New York, di fronte a 600 spettatori che hanno reclamato la libertà di questi antiterroristi.

Alicia Jrapko, membro del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque, ha dichiarato alla AIN che durante lo spettacolo intitolato “Cinque Stelle e un Canto” è stata reclamata  la libertà di René González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González, detenuti dal 12 settembre del 1998, a Miami, per aver avvisato Cuba delle azioni di terrorismo organizzate dalle bande mafiose antirivoluzionarie.

Lo scenario di questo primo concerto negli USA per i Cinque, è stato l’Auditorio del Centro Comunitario Hostos, dove è stato letto il messaggio di questi Cinque Eroi della Repubblica di Cuba.

I Cinque, come sono noti internazionalmente tra coloro che lottano per farli liberare, si erano infiltrati tra le organizzazioni criminali che operano nel sud della Florida e che hanno provocato la morte di 3.478 cubani e l’invalidità di 2.099 persone tra il 1959 ed oggi.

Tra le figure più note il portoricano Danny Rivera, il dominicano Víctor Víctor, Las Estrellas Doradas del Jazz di Portorico che, come il messaggio dell’attore nordamericano Danny Glover, hanno ricevuto molti applausi dei presenti, ha sottolineato la Jrapko.   

Questo concerto è stato una della azioni che si stanno sviluppando in tutto il mondo da venerdì 1 settembre e sino al prossimo 8 ottobre, nella terza campagna internazionale per la liberazione di questi Cinque innocenti.

 

 

 

 

Italia (15 settembre)

 

Una Tavola Rotonda a favore della liberazione dei Cinque antiterroristi cubani  ingiustamente reclusi nelle prigioni nordamericane da 10 anni, è stata  trasmessa dal canale Tele Ambiente, e sarà ritrasmessa da altri  7 canali di televisione, membri del consorzio.

Le ingiuste sentenze contro i Cinque  patrioti antiterroristi cubani, i dettagli del caso, l’importanza della solidarietà internazionale,  e l’ingiustizia che si commette contro le mogli di Gerardo Hernández e René González - Adriana e Olga rispettivamente – sono stati i temi posti in evidenza durante l’ora di trasmissione.

Il programma ha comunicato alla tele udienza sulla posibilita che il terrorista Luis Posada Carriles sia posto in libertà definitiva dal Presidente nordamericano George W. Bush, prima del termine del suo mandato.

Posada Carriles, l’assassino di Fabio Di Celmo e responsabile dell’esplosione in volo di un aereo commerciale della Cubana de Aviación, nell’ottobre del 1976, è accusato solo d’aver mentito alle autorità d’immigrazione.

Alla tavola rotonda hanno partecipato i professori universitari Luciano Vasapollo, dell’Università La Sapienza e Raúl Mordenti, dell’ Università Tor Vergara, di Roma;  Luciano Iacovino, presidente dell’Associazione di Solidarietà con Cuba “La Villeta” e Fidel Vladimir Pérez, consigliere alla stampa dell’Ambasciata di Cuba.

 

 

 

 

Cuba (8 settembre)

 

JR - La gioventù cubana ha preparato una mobilitazione per esigere di nuovo, il prossimo 12 settembre, la libertà dei Cinque, ha informato da L’Avana Julio Martinez, primo segretario del Comitato Nazionale della Unione dei Giovani Comunisti.

"Quel giorno marceremo di fronte all'Ufficio d’Interesse degli Stati Uniti (SINA, la sigla in inglese ) di questa capitale per denunciare i 10 anni di crudele reclusione degli antiterroristi cubani nelle prigioni nordamericane", ha affermato Martinez in una conferenza stampa.

"Possiamo assicurare che lo spirito rivoluzionario e patriottico si farà sentire e che lì nel Monte della Bandiere –di fronte alla SINA - ratificheremo la decisione di continuare a lottare per la loro libertà", ha detto.

René Gonzalez, Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez, Ramon Labañino ed Antonio Guerrero scontano severe condanne per aver ostacolato i piani terroristici organizzati dai gruppi mafiosi dell’estrema destra che agiscono impunemente nel sud della Florida.

"Faremo in modo che la gioventù cubana continui a conoscere e possa comprendere la vera essenza del sistema capitalista", ha puntualizzato Martinez, aggiungendo che in tutti i centri di lavoro e nelle principali piazze di ognuno dei municipi dell’Isola, i giovani, assieme al popolo, convocheranno alla battaglia sino a quando i nostri fratelli ritorneranno in Patria, ha detto ancora. Durante la serata del 12, ha anticipato, si svolgerà in questa capitale un veglione solenne in onore dei Cinque cubani.

Il massimo dirigente della UJC ha anche annunciato lo svolgimento a L'Avana del II Incontro Mondiale di Solidarietà con Cuba, dal 28 al 30 aprile del prossimo anno.

 

 

 

 

Cile (3 settembre)

 

Il prestigioso giurista nordamericano Leonard Weinglass, difensore dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti, ha illustrato l'emblematico caso al Centro dei Diritti Umani dell'Università Centrale del Cile.

Invitato in Cile dall'ex giudice Juan Guzmán, direttore del centro di studi, e dalla coordinatrice di Solidarietà con Cuba, la conferenza magistrale si è svolta davanti ad un pubblico composto da giuristi, accademici e studenti cileni.

La presenza di Weinglass coincide con i 10 anni di detenzione di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González, in carceri di diversi stati degli Stati Uniti.  
Il noto giurista statunitense terrà giovedì prossimo una conferenza magistrale sul tema, nell'Università d’Arte e Scienze Sociali (UARCIS), incontrerà la stampa nazionale e straniera e sosterrà diversi incontri con l’ex giudice Guzman ed altre personalità.

L'ex giudice cileno, noto per avere processato il dittatore Augusto Pinochet e per altri casi sui diritti umani e di difesa delle comunità Mapuches, dopo aver assistito, lo scorso anno, ad un’udienza orale sui Cinque cubani ad Atlanta, ha denunciato numerose arbitrarietà giudiziali.

Weinglass incontrerà anche i membri della delegazione cilena dell'Associazione Latinoamericana di Giuristi, u dirigenti del Congresso Cileno ed altre autorità. Il legale conoscerà anche le campagne di solidarietà realizzate in Cile a favore dei Cinque cubani.
I Cinque, impegnati nella lotta contro i gruppi terroristi della Florida, responsabili degli attentati contro Cuba, sono stati detenuti e sottomessi a giudizio nel 1998 sempre in Florida.

 I Cinque cubani sono stati condannati a sentenze estremamente lunghe: Gerardo Hernández è stato condannato a due ergastoli, Antonio Guerrero e Ramón Labañino ad un una, Fernando González a 19 anni e René González a 15 anni.

 

 

 

 

Angola (20 agosto)

 

Artisti, avvocati, studenti e religiosi angolani hanno iniziato, unitamente ai diplomatici cubani, a Luanda, la capitale di questo paese africano, per la liberazione dei Cinque antiterroristi ingiustamente detenuti nelle carceri nordamericane.

Durante una manifestazione politico culturale, scrittori, musicisti, poeti ed artisti hanno confermato la loro solidarietà a Fernando Gónzalez, Ramón Labañino, Gerardo Hernández, Antonio Guerrerno e René González.

Alberto Neto, vicepresidente del comitato angolano per la liberazione dei Cinque, ha spiegato l’ingiustizia commessa in un paese che si autoproclama campione nella lotta contro il terrorismo internazionale.

Antonio Gumbe, rappresentante dell’Associazione Fraterna di Pastori dell’Angola, ha annunciato che la sua organizzazione consegnerà alla locale ambasciata statunitense un documento firmato dai fedeli per chiedere la loro liberazione immediata.

La proiezione del documentario I Cinque Eroi ha evidenziato le manipolazioni del processo di Miami, nel quale i giudici hanno occultato la ragione e la verità per imporre criteri politici.

Infine, l’avvocato Marcos Ribeiro ha ricordato Martin Luther King, dicendo che il sogno del politico nordamericano era l’integrazione razziale negli Stati Uniti, il suo personale è di vedere un giorno i Cinque liberi.

 

 

 

 

Libano (20 agosto)

Maria Isabel Velásquez, Addetta Commerciale a.i. dell’Ambasciata di Cuba in Libano, ha illustrato i dettagli del caso dei Cinque Eroi ingiustamente detenuti negli Stati Uniti per lottare contro il terrorismo, ai membri della Coalizione Nazionale d’Appoggio alla Resistenza.

La diplomatica ha spiegato il manipolato processo giudiziario che ha dato luogo all’applicazione delle ingiuste condanne per Ramón Labañino, René González, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández e Fernando González, detenuti dal 1998.

Il sito internet del Ministero degli Esteri di Cuba precisa che Velázquez ha fatto riferimento ai processi rivoluzionari che si sviluppano nelle nazioni latinoamericane e alle possibilità d’integrazione economica per questi paesi.

Yahya Gaddar, segretario generale della Coalizione, composta da partiti e personalità libanesi, ha ringraziato la presenza della funzionaria cubana ed ha fatto un appello per intensificare la campagna mondiale di solidarietà a favore dei Cinque.

 

 

 

 

Venezuela (15 agosto)

 

 

(PL) - Le donne venezuelane hanno organizzato una giornata di solidarietà per esigere la liberazione dei Cinque Eroi antiterroristi cubani che il prossimo 12 settembre conteranno ben 10 anni di prigione nelle carceri statunitensi. 

La ministra per la Donna del Venezuela, Maria Leon, ha annunciato che la  campagna “Una rosa e Tenerezza”, è parte degli sforzi della società del suo paese per ottenere la fine dell'ingiusta reclusione dei Cinque cubani. 

Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero e René Gonzalez, sono stati ingiustamente condannanti in territorio nordamericano, dove cercavano d’ostacolare le azioni terroristiche contro il loro paese. 

Durante la presentazione della campagna, nella sede del Ministero per la Donna, la Leon ha invitato ad includere tra le azioni della campagna, una richiesta agli Stati Uniti per l’emissione dei visti per Olga Salanueva ed Adriana Perez, mogli di René e Gerardo, affinché possano visitare i loro mariti. 

A nome del Movimento di Amicizia e Solidarietà Mutua Venezuela-Cuba, il deputato Emil Guevara ha anticipato che questo gruppo ed il gruppo venezuelano del Parlamento Latinoamericano solleciteranno una sessione speciale all'Assemblea Nazionale. 

Guevara ha precisato che l'obiettivo è reclamare una dichiarazione  del Parlamento venezuelano per la libertà dei Cinque cubani, col presidente dell'Assemblea Nazionale di Cuba, Ricardo Alarcon oratore principale. 

“Mentre si condannano i Cinque, il terrorista Luis Posada Carriles è protetto dal governo nordamericano, pur essendo responsabile dell'esplosione di un aeroplano civile e d’aver assassinato e torturato centinaia di venezuelani, come Brenda Esquivel, qui presente” ha detto. 

La Esquivel ha considerato un dovere di solidarietà la lotta per la liberazione degli antiterroristi che “si sono opposti ad azioni come quelle di Posada, che si è macchiato di molti crimini in Venezuela, facendosi chiamare Commissario Basilio”. 

“ Io, ha detto sono state detenuta nel 1972 a otto mesi di gravidanza e picchiata fino alla morte di mio figlio che stava per nascere, per l’ordine di Posada dato a un subordinato: “Distruggi questa semente prima che nasca”. 

A nome dell'Ambasciata di Cuba in Venezuela, Jorge Ferrera ha ricordato che i Cinque cubani non hanno commesso azioni di spionaggio contro gli Stati Uniti, ma che al contrario, le loro relazioni sono servite per mettere in allerta le autorità di questo paese su vari piani terroristici.

 

 

 

 

Nicaragua (11 agosto)

 

Gli studenti dell'Università di León, in Nicaragua, hanno iniziato una raccolta di firme che reclamano la liberazione dei Cinque cubani reclusi negli Stati Uniti. Il Consigliere Politico dell'Ambasciata cubana in Nicaragua, José Antonio Lopez, ha reso nota questa attività durante una conferenza tenuta nell'auditorium universitario durante un incontro di solidarietà a favore di questi combattenti antiterroristi.

Le firme, accompagnate da un documento sono un’attività promossa dalla Gioventù Sandinista che lo consegnerà all'ambasciata statunitense in Nicaragua per esigere l'immediata liberazione di Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino e René Gonzalez.

Durante l'incontro, inoltre, i partecipanti hanno condannato il blocco e la politica aggressiva di Washington contro Cuba.

Nel suo intervento, Lopez ha sottolineato che i veri cambiamenti nel suo paese sono cominciati nel 1959 e che le ultime misure adottate dal Governo sono una continuità delle azioni per rafforzare il socialismo e il processo di trasformazione cominciato con il trionfo della Rivoluzione.

 

 

 

 

Arabia Saudita (7 agosto)

 

I cubani residenti in Arabia Saudita hanno richiesto al governo degli Stati Uniti la liberazione di Cinque Eroi reclusi da quasi 10 anni, perchè ostacolavano le azioni terroristiche contro Cuba.

Il gruppo dei cubani ha inviato un messaggio di solidarietà ai Cinque cubani- dichiarati Eroi nell'isola - in occasione del 55° anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Cespedes, il 26 di luglio, Giorno della Disubbidienza Nazionale.

Il messaggio ricorda la morte in combattimento del giovane rivoluzionario Frank Pais Garcia, una figura chiave del movimento insurrezionale guidato da Fidel Castro per abbattere la dittatura di Fulgencio Batista.

Due funzionarie dell'ambasciata di Cuba nel paese arabo hanno firmato il messaggio ed offerto aggiornate informazioni sul caso dei Cinque cubani che hanno impedito sabotaggi ed altri atti terroristici eseguiti dalle organizzazioni controrivoluzionarie della Florida, che operano con totale impunità nel territorio nordamericano.

 

 

 

 

Panama (4 agosto)

 

Il gruppo d’amicizia tra i Parlamenti di Cuba e Panama preciserà i dettagli sull’incontro internazionale di solidarietà con i Cinque patrioti reclusi negli USA, hanno annunciato gli organizzatori.

Il presidente dell’Assemblea Nazionale di Panamá, Pedro Miguel González, ha informato Prensa Latina che l’incontro si svolgerà il mese prossimo nella città di Santiago de Veraguas, a Panama.

Questo gruppo interparlamentare si è riunito varie settimane fa a Panama, dove 80 deputati di 15 paesi hanno espresso la loro solidarietà a Cuba e agli antiterroristi conosciuti come i Cinque.

"Da quasi 10 anni stanno vivendo un calvario e ne soffrono la fraterna Repubblica di Cuba e gli uomini coscienti e liberi dell’America Latina", ha sottolineato.

Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero y René González scontano ingiuste condanne che vanno da un doppio ergastolo a 15 anni di carcere per aver ostacolato l’esecuzione di sabotaggi organizzati dagli Stati Uniti contro il popolo cubano.

"Vogliamo che il nostro incontro sia un appoggio agli sforzi di Cuba per far sì che si faccia giustizia per questi Cinque latinoamericani" ha detto ancora il leader del parlamento di Panama.

González ha visitato in questi giorni la città cubana di Matanzas per partecipare alla cerimonia di laurea di 758 studenti di medicina, odontoiatria, infermeria e tecniche della salute, 51 tra i quali provenienti da 15 diverse nazioni.

"Grazie a questo programma molti giovani poveri dell’America Latina adesso hanno la possibilità di offrire benessere e felicità alle comunità e ai paesi da dove provengono", ha commentato ancora.

 

 

 

 

Nicaragua (29 luglio)

 

Il Comandante Tomas Borge Martinez, fondatore del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) ha diffuso due lettere ricevute dai Cinque antiterroristi cubani ingiustamente reclusi nelle prigioni statunitensi.

Durante una manifestazione organizzata dai movimenti sociali nicaraguensi uniti nella Coordinatrice di Solidarietà con Cuba, domenica scorsa 27 luglio, Borge ha letto pubblicamente le lettere di Antonio Guerrero Rodriguez e di René Gonzalez, due dei Cinque Eroi cubani.

"Ho scritto alcune righe sui Cinque e non potevo immaginare che due mi avrebbero scritto", ha dichiarato Borge.

"L’eroismo di questi giovani ha a che vedere con la storia della Rivoluzione Cubana: l'eroismo dei cubani è storico e questi uomini hanno una profonda coscienza rivoluzionaria. Le lettere che mi hanno inviato sono un prezioso tesoro per me e per la mia famiglia", ha detto ancora Tomas Borge.

 

 

 

 

Libano (28 luglio)

 

Samir Kuntar, uno dei prigionieri libanesi liberati la settimana scorsa nello scambio tra Israele e Hezbollah, ha dichiarato da Beirut il suo appoggio a Cuba, Fidel Castro e ai Cinque cubani incarcerati degli USA per lottare contro il terrorismo.

Kuntar, che scontava una condanna dal 1979 in un carcere israeliano, ha avuto contatti epistolari con Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González, prigionieri da 10 anni nelle carceri nordamericane.

Kuntar, nel corso di una visita all’ambasciata cubana a Beirut, ha reso noto il suo desiderio di lavorare a favore della liberazione dei Cinque e di tutti i prigionieri arabi che ancora sono nelle carceri israeliane, riferisce il sito digitale del Ministero degli Esteri di Cuba.

Maria Isabel Velazquez de Urra, addetta commerciale dell’ambasciata di Cuba in Libano, ha ringraziato per il gesto di solidarietà di Kuntar.

Cuba ha appoggiato la campagna per la liberazione di Samir Kuntar, che fino allo scorso 16 luglio era il prigioniero libanese da maggior tempo detenuto nelle carceri d’Israele, dove scontava una condanna a 542 anni.

E’ stato liberato grazie ad un accordo tra Tel Aviv ed il gruppo sciita libanese Hezbollah, per cui Israele ha liberato cinque prigionieri libanesi, tra cui Samir Kuntar.

 

 

 

 

Spagna (22 luglio)

 

(PL) - Un manifesto che reclama la libertà dei Cinque patrioti antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti è stato gia firmato da 600 funzionari pubblici spagnoli, hanno annunciato i promotori di questa azione.

La presentazione di queste prime firme è stata realizzata lunedì 21 a Madrid da José Luis Centella, membro della Commissione organizzatrice del II Incontro di Solidarietà con L’Avana, che si svolgerà nel settembre prossimo a Malaga.

L'iniziativa amplia la diffusione delle azioni nella campagna per la liberazione di Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez, René Gonzalez e Ramon Labañino, reclusi da 10 anni per aver ostacolato l'attività terroristica dei gruppi dell'estrema destra della Florida.

Informando sullo svolgimento della raccolta di firme, Centella ha denunciato il nuovo rifiuto categorico nella concessione del visto a Olga Salanueva, moglie di René, e la decisione di lasciare indefinitamente pendente la risposta per quello di Adriana Perez, sposa di Gerardo, da parte delle autorità statunitensi . L'obiettivo del manifesto è portare il dibattito sul caso dei Cinque in tutti i municipi della Spagna, per ottenere la solidarietà di centinaia di rappresentanti pubblici con questi patrioti antiterroristi.

"Mantenendo come prigionieri politici Gerardo, René, Fernando, Ramon ed Antonio, non solo non possono nascondere il loro esempio, ma in realtà ottengono è che le loro Cinque Voci contro I'impero siano quelle di milioni di persone in tutto il mondo", ha detto ancora Centella.

Il documento presentato per la raccolta delle firme, denuncia il crudele regime carcerario al quale sono sottoposti i Cinque cubani e le violazioni delle irregolarità commesse durante il processo giudiziario, che ha inflitto loro ingiustificate pesantissime condanne .

"Questi uomini sono patrioti che non hanno mai leso i valori del popolo nordamericano, né la sua integrità, ma hanno difeso il proprio paese da molteplici aggressioni, dalle minacce, dai sabotaggi e dai piani di sovversione e destabilizzazione" si legge ancora nella denuncia spagnola.

 

 

 

 

Ecuador (3 luglio)

 

Il Comitato dell’Ecuador di Solidarietà con i Cinque antiterroristi cubani reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti, ha denunciato le manipolazioni della giustizia nordamericana in questo caso.

Una dichiarazione di questo gruppo condanna la recente sentenza dell'11º Circuito del Tribunale d’Appello di Atlanta contro questi patrioti, reclusi da circa 10 anni.

Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero, René Gonzalez e Ramon Labañino sono stati condannati per aver ostacolato le attività terroristiche anticubane dei gruppi dell'estrema destra della Florida.

La nota sostiene che i magistrati di questa Corte d’Appello hanno ignorato le relazioni presentate dalla difesa e da varie organizzazioni internazionali a beneficio della lotta contro il terrorismo.

Camilo Mena, ex rettore dell'Università Centrale dell'Ecuador, ha firmato il comunicato nel quale si denuncia la sentenza di carattere politico contro Cuba e la sua Rivoluzione.

Questa sentenza, poco prima della campagna elettorale per la Presidenza degli Stati Uniti, esegue evidentemente gli ordini di Bush, con una chiara tinta politica e non giuridica", ha denunciato Mena.

Il tribunale d’appello ha violato il Sesto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che sostiene: "In tutti i processi penali, l'accusato godrà il diritto di essere giudicato rapidamente ed in pubblico, da un tribunale imparziale".

I Comitato dell’Ecuador di solidarietà con i Cinque ha deciso di continuare le proprie azioni per reclamare ed ottenere la libertà dei Cinque.

La dichiarazione chiama il popolo dell’America Latina, e i giuristi a chiedere giustizia e a reclamare la liberazione dei Cinque patrioti cubani, prigionieri politici dell’impero.

 

 

 

 

Stati Uniti (2 luglio)

 

I rappresentanti delle nazioni indigene del continente americano,  portando addosso i simboli dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti, stanno percorrendo i luoghi sacri di varie città nordamericane e giungeranno sino a Panama, afferma il sito digitale del Ministero degli Esteri cubano nella sua pagina Web.

L'idea di questo viaggio è sorta nel 1990 a Quito, in Ecuador, durante un incontro di circa 200 rappresentanti delle nazioni indigene del continente,  che decisero di percorrere ogni quattro anni, dai quattro punti cardinali, tutto il continente, sino all’America Centrale, come simbolo di unità. 

Nel loro lungo viaggio sono passati dalla Sezione d’Interesse di Cuba, dove hanno realizzato una cerimonia a favore della salvaguardia dell'ecosistema, per la pace e la dignità, e per la rapida liberazione dei Cinque Eroi e di altri reclusi politici, ingiustamente imprigionati negli Stati Uniti. 

Con questo viaggio , sottolinea il MINREX, numerose nazioni e popoli indigeni si riuniscono e reclamano i loro diritti alla pace ed alla dignità. 

Nel 1992 il primo viaggio è stato a favore dei bambini; nel 1996 per gli anziani; nel 2000 per la famiglia; nel 2004 per la donna e nel 2008,  per onorare e proteggere i luoghi sacri degli indios del continente americano, si legge in un testo diffuso. 

I Cinque: René Gonzalez, Fernando Gonzales, Antonio Guerrero, Gerardo Hernandez e Ramon Labañino sono stati detenuti e condannati a assurde condanne, da 15 anni a due ergastoli, per aver difeso il loro popolo dal terrorismo.

 

 

 

 

Danimarca (1 luglio)

 

(AIN) -  Il Partito Comunista Danese ha chiamato a rafforzare il movimento di solidarietà internazionale, per far sì che si ottenga giustizia per i Cinque cubani antiterroristi reclusi negli USA da quasi dieci anni.

In una dichiarazione diffusa a Copenaghen, questa organizzazione politica ha  condannato  il verdetto  di colpevolezza  dichiarato dalla Corte dell’11º Circuito d’Appello d’Atlanta, il 4 giugno scorso.

I Cinque hanno solamente ostacolato la realizzazione di azioni terroristiche contro Cuba negli anni ’90, penetrando nelle organizzazioni della mafia anticubana che opera nel sud della Florida, protetta del governo degli USA.

Il testo segnala anche negli ultimi 50 anni, migliaia di cubani sono morti  per attacchi e azioni terroristiche effettuate nella maggior parte da questi gruppi estremisti e violenti che risiedono a Miami.

Numerose organizzazioni internazionali ed esperti giuridici hanno condannato l’arbitrario processo contro Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González come il maltrattamento constante che ricevono nelle prigioni, hanno sottolineato i comunisti danesi, concludendo la loro dichiarazione con un richiamo per far sì che si diffonda l’iniquo atteggiamento dell’amministrazione giudiziaria statunitense in questo caso politico.

 

 

 

Stati Uniti (30 giugno)

 

(AIN) – L’Alleanza dei Pacifisti del Minnesota (MAP in inglese), che raggruppa più di 65 organizzazioni nordamericane per la pace e la giustizia, ha reclamato la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti.

A nome dei Veterani per la Pace, Ev Kalambokidis ha spiegato durante il Consiglio dei Delegati dell’Alleanza, effettuato nello stato del Minnesota, l’ingiustizia commessa, che dura da 10 anni, contro Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González e René González.

Kalambokidis ha offerto dettagli sulle arbitrarietà commesse nel lungo processo giudiziario ed ha letto una risoluzione, nella quale si esige l’immediata liberazione dei Cinque.

La risoluzione è stata approvata all’unanimità dai partecipanti, come si legge nel sito digitale del Ministero degli Esteri di Cuba.

I Cinque furono detenuti con un operativo del Burò Federale d’Investigazioni, il 12 settembre del 1998, mentre erano infiltratati nelle organizzazioni terroristiche anticubane radicate nella Florida, e furono poi condannati a smisurate condanne che sommano in congiunto quattro ergastoli e 77 anni di reclusione.

 

 

 

 

Canada (28 giugno)

 

Durante la riunione semestrale nel maggio del 2008 della Federazione Canadese degli Studenti (CFS) è stata approvata una mozione per inviare una lettera al Presidente degli Stati Uniti George W. Bush, alla Segretaria di Stato Condoleezza Rice ed ai candidati presidenziale Barack Obama, Hillary Clinton, e John McCain, esigendo la libertà dei Cinque cubani incarcerati negli Stati Uniti per lottare contro il terrorismo.  La Federazione Canadese degli Studenti rappresenta oltre a mezzo milione di studenti in Canada ed alla stessa appartengono più di 80 università ed unioni di studenti universitari.  
In questo momento in cui il governo degli Stati Uniti tratta di mantenere i Cinque in prigione indefinitamente, è ancora più importante diffondere la verità sul caso di questi cinque compagni cubani che lottavano a Miami contro i gruppi terroristi che programmavano azioni contro Cuba ed il suo popolo.    
La lettera scritta dalla Federazione Canadese degli Studenti, esige al governo degli Stati Uniti che permetta le visite familiari e che rispetti la decisione del Gruppo di Detenzioni Arbitrarie delle Nazioni Unite e liberi i Cinque.

 

 

 

 

Stati Uniti (24 giugno)

 

L’emittente locale Radio Reloj ha annunciato che si terrà un concerto per la libertà dei Cinque antiterroristi cubani reclusi nelle prigioni  statunitensi dal 1998, nel Collegio Eugenio María de Hostos, a New York; l’obiettivo dell’attività è denunciare l’ingiusta reclusione sofferta da René González, Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino e Antonio Guerrero.

I Cinque -come sono conosciuti internazionalmente- scontano severe condanne per aver ostacolato le azioni di terrorismo contro l’Isola, organizzate  dai gruppi nemici di Cuba che radicano nel sud della Florida.

Il presidente del Comitato di Porto Rico Pro liberazione dei Cinque, Leonardo Cruz, ha precisato che il concerto si realizzerà nel settembre prossimo con un elenco di note personalità.

 

 

 

 

Spagna (23 giugno)

 

(PL) - Il Comitato Statale per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani detenuti negli Stati Uniti ha deciso una serie di azioni per rafforzare il lavoro che si sviluppa in Spagna per la scarcerazioni di questi uomini.

Ad una riunione celebrata a Toledo hanno partecipato delegati di differenti comunità autonome e province della Spagna, tra cui il sindaco di Puerto Real, José Antonio Barroso.

Durante l’incontro sono stati stabili i piani per la campagna mondiale per la libertà di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González, René y Ramón Labañino, che comincia il prossimo 12 settembre.

In tal data, si compieranno 10 anni di detenzione per i lottatori, che affrontavano in territorio nordamericano le attività terroristiche contro Cuba dei gruppo di estrema destra della Florida.

Il Comitato Spagnolo ha evidenziato la necessità di far conoscere la verità sul caso dei Cinque Eroi, come sono conosciuti a Cuba, all’opinione pubblica degli Stati Uniti, come asse principale del lavoro per la loro liberazione.

Allo stesso modo è stata ripudiata una recente sentenza della Corte d’Appello di Atlanta contro questi lottatori antiterroristi.

Il sindaco di Puerto Real ha dichiarato all’agenzia Prensa Latina che la decisione dei giudici costituisce un attentato contro quello che deve essere lo Stato di Diritto, il diritto internazionale e la giustizia.

Ha ribadito l’importanza che l’opinione pubblica mondiale e degli Stati Uniti sia a conoscenza che il sistema giudiziario nordamericano si mette al servizio delle pratiche più disumane che può conoscere la specie umana.

Barroso ha invitato a intraprendere azioni che permettano di rompere il muro del silenzio che circonda i nordamericani circa il caso dei cinque antiterroristi cubani e, in questo modo, conoscano l’assurda farsa in cui si è convertito il processo.

 

 

 

Cuba (19 giugno)

(PL) - Il Movimento Cubano per la Pace e la Sovranità dei Popoli ha chiesto l’appoggio del Consiglio Mondiale per la Pace per ottenere la liberazione dei  Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti dal 1998.

Un comunicato divulgato a L’Avana dal gruppo ha sottolineato la necessità di denunciare questa ingiustizia presso il Tribunale Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite e nel Consiglio dei Diritti Umani.

René González, Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino e Antonio Guerrero stanno scontando sentenze enormi e illegittime per aver ostacolato l’esecuzione di piani terroristici organizzati ed eseguiti dai gruppi nemici di Cuba che risiedono nella Florida. 

Il testo condanna anche la doppia morale della politica degli Stati Uniti nella loro strillata guerra al terrorismo mondiale e condanna anche l’atteggiamento e la protezione che Washington offre al terrorista confesso Luis Posada Carriles che è libero a Miami ed è responsabile dell’esplosione di un aereo civile cubano, nella quale morirono 73 persone nel cielo di Barbados nel 1976.

Posada non ha mai pagato per questo delitto ed è evaso dalla giustizia del Venezuela, che ne esige l’estradizione.  Inoltre Posada è accusato d’aver reclutato e pagato vari terroristi che hanno realizzato azioni violente nelle installazioni turistiche di Cuba, in una delle quali è morto il giovane italiano Fabio di Celmo, per l’esplosione di un ordigno posto da un mercenario pagato da Posada. 

Nel 2000 questo criminale è stato vincolato ai piani per organizzare un attentato in un luogo di riunione di vari presidenti latino americani durante il Vertice ispano americano di Panama.

 

 

 

 

Portogallo (17 giugno)

 

Più di 200 persone hanno partecipato a una serata culturale per l'80 ° anniversario della nascita di Ernesto Che Guevara e per la liberazione dei cinque  cubani antiterroristi detenuti negli Stati Uniti.
Il pubblico, composto da portoghesi, cubani e diplomatici provenienti da diversi paesi latino-americani ha partecipato alla manifestazione svoltasi a "La voce dell'operaio", una secolare istituzione operaia portoghese.
La serata è stata aperta da una mostra di dipinti dell'isola dei Caraibi e una Notte cubana, con la partecipazione di artisti, di Santiago de Cuba, Israel Tamayo Zamora e Danis Montero Ortega e del gruppo musicale Peter Romero.
Il presidente del "La voce dell'operaio", Modesto Navarro, si é appellato a moltiplicare la solidarietà con Cuba, mentre la prima segretaria dell' ambasciata cubana a Lisbona, Ivette Garcia, ha evidenziato il prossimo 50esimo anniversario del trionfo della Rivoluzione nel suo paese.
Allo stesso tempo ha annunciato la creazione nella località di Alverca nel municipio di Vila Franca da Xira, di un nuovo comitato per la liberazione dei cinque antiterroristi cubani incarcerati negli Stati Uniti.
Nella loro prima azione il gruppo ha condannato la recente sentenza dell'Undicesima Corte di Appello di Atlanta nei confronti di Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René Gonzalez.
Il comitato è stato formato da amici di Cuba nella località e dagli attori che lavorano nell'opera "Soli in Miami" del drammaturgo portoghese Vale Leandro, che ritornerà sulle scene nei prossimi giorni nel teatro Decada.

 

 

 

 

Spagna (17 giugno)

 

L'Associazione degli ex carcerati e dei politici perseguitati antifranchisti ha emesso una dichiarazione che reclama la liberazione di Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero, René Gonzalez e Ramon Labañino, prigionieri politici  da quasi 10 anni, reclusi nelle prigioni nordamericane.  

Il documento è stato diffuso durante un incontro tra dirigenti di questo gruppo, del Partito Comunista della Spagna e della Confederazione Generale dei Lavoratori con gli storiografi cubani Froilan Gonzalez ed Adys Cupull. 

La riunione è stata organizzata in occasione dell’80° anniversario della nascita di Che Guevara, noto a Cuba e in America Latina  come il Guerrigliero Eroico, assassinato in Bolivia nell’ottobre del 1967. 

Tra i presenti alla riunione c’era Marcos Ana, il poeta spagnolo che ha recentemente pubblicato un libro con le sue memorie, “Decidme como es un arbol”.

Ana che ha partecipato alla Fiera del Libro de L’Avana in febbraio, in un commosso aveva dedicato cinque volumi delle sue memorie ad ognuno dei Cinque antiterroristi cubani reclusi.

Ana, che ha 87 anni, ha lavorato gli ultimi tre anni a questo libro che narra il suo passato vissuto nell'esilio politico e la lotta contro il dittatore Francisco Franco nel suo paese. 

Nato a Salamanca, Fernando Macarro Castello -il suo vero nome- è stato un combattente nella Guerra Civile Spagnola (1936-1939) ed è stato recluso per  23 anni, per via della sua militanza comunista. 

Durante il suo isolamento percepì che la poesia era una necessità e scrisse il suo primo libro, “Poemas de la prision”. 

Ammiratore dell'opera del suo compatriota Miguel Hernandez, del cubano Nicolas Guillen e del cileno Pablo Neruda, Ana ha dedicato la sua vita alla giustizia in qualunque parte del mondo.

 

 

 

 

Argentina  (16 giugno)

 

(PL) - Il tema dei Cinque cubani ingiustamente reclusi negli USA ha occupato varie ore del dibattito di una delle Commissioni del VIII Incontro Nazionale di Solidarietà con Cuba.

Con la presenza di Ailí Labañino, figlia di Ramón, uno dei Cinque, è stato formulato il documento per il programma di solidarietà con la domanda della liberazione dei Cinque.

La giovane cubana ha esposto le sue esperienze nella difficile situazione della sua famiglia per la condanna ingiusta e la reclusione di suo padre ed ha ricordato d’aver visto Ramón per la prima volta cinque anni dopo il suo arresto e che, mentre lei era molto nervosa, lui era sorridente e contento per la sua presenza...

Allí ha anche commentato che suo padre le ha telefonato dopo la sentenza della Corte d’Atlanta, che ha ratificato i verdetti di colpevolezza e che le ha detto di  trasmettere a tutti, a Rosario, il suo ringraziamento per quello che fanno e che chiedesse  di stare al fianco dei Cinque fino al trionfo della giustizia.

Tra le azioni future previste c’è la giornata nazionale di solidarietà del 12 settembre, l’ottenimento dell’appoggio del governo nazionale, dei dirigenti e parlamentari provinciali, la partecipazione alle azioni di divulgazione cella verità sul caso via Internet e media, e la convocazione a un concorso nazionale di dipinti murali sui Cinque.

 

 

 

 

Sudafric (16 giugno)

 

Il Congresso Sindacale Sudafricano si è sommato alla protesta internazionale per l’ingiusta decisione della Corte d’Appello dell’XI Circuito di Atlanta contro i Cinque antiterroristi reclusi  dal 1998 negli USA.

In una dichiarazione inviata alla Centrale dei Lavoratori di Cuba e trasmessa alle centrali operaie amiche, organizzazioni e movimenti sociali del mondo, si esorta a stringere le fila e organizzare azioni efficaci per la libertà di Antonio Guerrero, René González, Ramón Labañino, Gerardo Hernández e Fernando González.

Assieme al Comitato di Solidarietà con i Cinque del Sudafrica, il Congresso Sindacale di questo paese ha mobilitato le basi operaie per manifestare la condanna della sentenza dei tre giudici della Corte d’Atlanta, che hanno ratificato il verdetto di colpevolezza di questi innocenti combattenti contro il terrorismo.

 

 

 

 

Grecia (16 giugno)

 

Migliaia di giovani e lavoratori in Grecia, ad Atene, hanno condannato la recente sentenza ed hanno manifestato davanti all’ambasciata degli USA,  esprimendo la loro solidarietà con il popolo di Cuba e la loro indignazione per il verdetto emesso nell’udienza del 4 giugno.

Vasilis Dimopoulos, membro del Burò dell’Organizzazione di Atene del Partito Comunista (KKE), ha definito inaccettabile la decisione dei giudici sul ricorso d’appello della difesa, che dimostrava la mancanza di prove le accuse contro i Cinque.

Kostas Toumasatos, segretario generale dell’Associazione  Greco-Cubana d’Amicizia e Solidarietà, ha letto una risoluzione di questa entità, che condanna la decisione della Corte d’Atlanta e denuncia le violazioni dei diritti elementari degli antiterroristi cubani, ai quali s’impedisce persino di ricevere le visite familiari.

 

 

 

 

Nicaragua (13 giugno)

 

Il Coordinamento del Nicaragua di Solidarietà con Cuba ha espresso la sua più energica condanna alla decisione dei tre giudici dell'Undicesimo Circuito D’Atlanta emessa pochi giorni fa contro i Cinque antiterroristi cubani, reclusi negli Stati Uniti. 

Un comunicato del gruppo di solidarietà, diffuso a Managua, sostiene che Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez e René Gonzalez sono prigionieri politici dell'impero nordamericano. 

Il testo precisa che i giudici hanno ignorato gli elementi presentati dalla difesa, che dimostrano l’infondatezza delle prove per le accuse imputate in appello, nella scorretta identificazione del caso, nello svolgimento di un processo manipolato e  nelle ingiuste  sentenze contro di loro.   L'organizzazione ha dichiarati che la sentenza vuole compiacere  le posizioni anticubane del governo del presidente George W. Bush e la sua campagna contro la Rivoluzione cubana. 

Il Coordinamento del Nicaragua di Solidarietà con Cuba denuncia anche che ai Cinque cubani sono stati violati i più elementari diritti umani, dato che non possono ricevere visite familiari e si ostacolano le relazioni con il consolato dell’Isola.

 

 

 

 

Cuba (11 giugno)

 

(RHC) - La gioventù cubana ha incitato gli studenti e i movimenti sociali a rafforzare la mobilitazione internazionale per ottenere la liberazione dei Cinque cubani antiterroristi reclusi negli Stati Uniti. 

Centinaia di giovani hanno manifestato davanti alla Sezione d’Interesse degli USA, per condannare le violazioni dei diritti umani imposte ai Cinque Eroi, reclusi da quasi dieci anni. 

Luis Morlote, presidente dell'associazione dei giovani creatori Hermanos Sainz, ha reiterato l’impegno  delle nuove generazioni con la battaglia del popolo cubano per il ritorno a casa dei Cinque. 

Inoltre ha convocato le organizzazioni giovanili e studentesche di tutto il mondo ad unirsi a questa rivendicazione ed a manifestare contro l'infamia che si sta commettendo. 

Il 4 giugno scorso, il XI Circuito della Corte d’Appello d’Atlanta ha confermato le sentenze contro i Cinque con un verdetto di 99 pagine  che ratificano le accuse di colpevolezza. I tre magistrati hanno già inviato al Tribunale Federale di Miami i casi di tre dei Cinque per sentenziarli nuovamente Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e René Gonzalez sono i Cinque cubani che stanno scontando incomprensibili ed abnormi condanne, con vari ergastoli. 

La decisione dei tre giudici è stata fortemente contestata a livello mondiale, perché la difesa degli accusati ha dimostrato ampiamente a questo tribunale l'esistenza di molte anomalie nel processo iniziale. 

I manifestanti a L’Avana hanno reclamato l’arresto immediato del terrorista confesso Luis Posada Carriles, di cui il Venezuela ha chiesto l’estradizione, perchè è un evaso accusato dell’esplosione in volo, nel cielo di Barbados, di un aereo civile e di altri atroci crimini.

 

 

 

 

Spagna (3 giugno)

 

Il silenzio di gran parte della stampa spagnola sul caso dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti e sulle recenti denunce di Cuba contro Washington è stato denunciato nella città di Alicante. 

La scarsa diffusione di notizie su  questi temi ha occupato lo spazio d’una conferenza intitolata “I mezzi di disinformazione contro Cuba”, tenuta dallo scrittore e giornalista spagnolo Manuel Talens per un centinaio di ascoltatori.  Nella sua esposizione, il collaboratore dei siti digitali Rebelion e Cubadebate, autore del libro “Cuba nel cuore” ha condannato i circoli di potere che controllano i mezzi di diffusione e l'opinione pubblica a beneficio dei propri interessi personali. 

Inoltre ha definito perverse, bugiarde e malintenzionate quasi tutte le informazioni che si pubblicano nella stampa spagnola a proposito dell’Isola ed ha affermato che “si tenta d’occultare e manipolare la realtà di Cuba”. 

Talens ha denunciato il silenzio che questi mezzi mantengono sul caso dei Cinque cubani reclusi da quasi 10 anni negli Stati Uniti,  per aver ostacolato le attività terroristiche anticubane della destra reazionaria della Florida. 

L’attivista ha riferito le recenti denunce del governo cubano sulla partecipazione dell'Ufficio di Interessi di Washington a L'Avana nel trasferimento di denaro tra i terroristi radicati negli USA e i controrivoluzionari nell'Isola. 

Nella sua conferenza, organizzata dall' “Associazione di Amicizia con Cuba Miguel Hernandez”, di Alicante, Talens ha incitato a contrastare il monopolio informativo della grande stampa con le informazioni pubblicate dai mezzi alternativi.

 

 

 

 

Guatemala (2 giugno)

 

La giornata cinematografica dedicata ai Cinque Eroi cubani reclusi negli Stati Uniti si è svolta a Città del Guatemala durante l'ultima settimana del mese, com’e già abituale.

In questo mese di maggio è stato presentato un documentario basato in un'intervista della BBC di Londra a Gerardo Hernandez, che sta scontando la condanna di un doppio ergastolo, per aver ostacolato l’esecuzione di azioni terroristiche, organizzate dai gruppi reazionari della Florida contro Cuba.

Il documentario rivela le manipolazioni  e i brogli avvenuti nel processo contro i Cinque e mostra le immagini dell’addestramento che praticano negli Stati Uniti i controrivoluzionari, responsabili di migliaia di aggressioni contro l’Isola.

Inoltre mette in chiaro la doppia morale della politica nordamericana che ha condannato a severe pene questi cubani, mentre lascia in libertà il terrorista Luis Posada Carriles, autore dell'esplosione di un aereo nel cielo di Barbados,  che costò la vita a 73 persone innocenti.

Oltre a questo documentario, è stato presentato il film guatemalteco “VIP l'altra casa”, realizzato da Elias Jimenez e Rafael Rosal, due laureati nella scuola di cinema di San Antonio de los Baños, a Cuba.

Questo film denuncia la dura realtà delle prigioni in Guatemala ed il fenomeno della corruzione, uno dei mali sociali più gravi in questo paese.

 

 

 

 

Spagna (30 maggio)

 

RHC – Un libro- documento per reclamare la libertà dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti è stato aperto in Spagna per la firma di parlamentari, deputati, funzionari dell'amministrazione pubblica ed imprese.   José Luis Centella, membro della commissione organizzatrice del II Incontro di Solidarietà con L’Avana, che si svolgerà nel settembre prossimo a Malaga ha presentato l’iniziativa che vuole  ampliare le azioni per la liberazione di Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero, René Gonzalez e Ramon Labañino, reclusi da quasi 10 anni per aver ostacolato l'attività terroristica dei gruppi anticubani che agiscono dalla Florida.  

Il testo, consegnato a PL a Madrid, invita a creare una rete di responsabilità  pubbliche a favore della libertà di questi antiterroristi cubani. 

Inoltre, denuncia il rigoroso regime carcerario al quale sono costretti i Cinque cubani, le violazioni e le irregolarità commesse durante tutto il processo giudiziario che li ha condannati ad ingiustificate detenzioni. 

Il documento spiega che questi Cinque uomini sono patrioti e che non hanno  mai attaccato i valori del popolo nordamericano, né la sua integrità: hanno semplicemente difeso il loro paese da molteplici aggressioni, minacce, sabotaggi e piani di sovversione e destabilizzazione. 

“Cuba ha il diritto a difendersi dai suoi nemici, che utilizzano il territorio nordamericano per pianificare, organizzare e finanziare atti terroristici, violando le stesse leggi interne nordamericane”, si legge nel documento – manifesto, che condanna le campagne che manipolano l'immagine di Cuba e denuncia il finanziamento delle autorità degli Stati Uniti ai gruppi controrivoluzionari nell'Isola. 

Sostiene inoltre che non esistono motivazioni che giustifichino la detenzione  dei Cinque antiterroristi cubani e questa arbitraria situazione, così dolorosa per loro come per le loro famiglie

 

 

 

 

Brasile (26 maggio)

 

(PL) - Il deputato Paulo Ramos, del Partito Democratico Laburista, ha consegnato a Elizabeth Palmeiro, moglie di Ramon Labañino, la Medaglia Tiradentes, concessa dall'Assemblea Legislativa di Rio di Janeiro ai Cinque patrioti cubani. 

L'onorificenza assegnata a Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez, Gerardo Hernandez e René Gonzalez, reclusi negli Stati Uniti per aver ostacolato l’esecuzione di azioni terroristiche, ha concluso la XVI Convenzione Nazionale di Solidarietà con Cuba che si é svolta con la presenza di delegazioni provenienti da 13 Stati brasiliani. 

I partecipanti hanno riempito l'Auditorium del Campus di Praia Vermelha dell'Università Federale di Rio di Janeiro per ascoltare il resoconto di Elizabeth sulle violazioni dei diritti umani che soffrono questi combattenti e i loro familiari. 

I giuristi Max Altman e Joao Luiz Pinaud, presidenti dei Comitati per la Liberazione dei Cinque a Sao Paulo e Rio di Janeiro, rispettivamente, hanno affermato che questi Cinque prigionieri politici reclusi illegalmente nelle carceri nordamericane sono esempi di resistenza e valori umani del popolo cubano ed hanno ribadito che la verità su queste ingiuste condanne va  diffusa in tutto il mondo. Si deve informare in maniera particolare l'opinione pubblica nordamericana, perché solo così si faciliterà il processo di appello nella Corte di Atlanta e si vincerà la battaglia per la loro liberazione. 

Un altro momento saliente della giornata è stato quello della Dichiarazione dell'Associazione Nazionale dei Cubani Residenti in Brasile José Martí (ANCREB), che denuncia le aggressioni di Washington contro la l’Isola ed ha reclamato la sospensione del blocco. 

Nella giornata si è svolto anche un dibattito sul tema “Cuba resiste da quasi mezzo secolo ed amplia le conquiste sociali”, nel quale sono intervenuti Osvaldo Martinez, presidente del Centro di Studi sull'Economia Mondiale e Beto Almeida, direttore di Telesur in Brasile.  

Martinez ha spiegato i cambiamenti intrapresi a Cuba per garantire la sopravvivenza e avanzare nel progetto sociale intrapreso, superando le difficili condizioni provocate dal rafforzamento del blocco statunitense dopo la disgregazione della URSS. 

Inoltre ha ricordato che Cuba primeggia in America Latina per la migliore distribuzione delle entrate, per i servizi educativi di maggior qualità, il miglior servizio di salute pubblica, la più bassa mortalità infantile e il più ridotto tasso di disoccupazione.

“L’Isola ha nuovi amici, relazioni vantaggiose con il Venezuela, uno scambio fluido di credito con la Cina e svolge un processo di miglioramento delle relazioni con il Brasile, tra l’altro”, ha detto ancora Osvaldo Martínez.

 

 

 

 

Stati Uniti (12 maggio)

 

L'Associazione Americana dei Giuristi ha richiesto la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani incarcerati negli Stati Uniti. La Centrale dei Lavoratori di Cuba ha informato che questa organizzazione non governativa ha esatto la concessione dei visti umanitari alle mogli di due dei Cinque eroi.  
Fondata 33 anni fa in Panama, la menzionata associazione ha inoltre chiesto la sospensione della guerra economica del governo statunitense contro il popolo cubano, dichiarata già da quasi mezzo secolo.  
Detta entità ha anche reclamato l'estradizione del terrorista Luis Posada Carriles dagli Stati Uniti al Venezuela, affinché lo si giudichi per i suoi crimini già confessati.  
L'Associazione Americana dei Giuristi ha uno status consultivo davanti al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite e patrocina per l'autodeterminazione dei popoli
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Repubblica domenicana (30 aprile)

 

(PL) - Un murale con le foto dei Cinque Patrioti cubani ingiustamente reclusi nelle prigioni degli USA è stato esposto nel Parco Municipale della città di San Pedro de Macorís, in questa nazione ispano-americana.

L’azione che fa parte della campagna per la liberazione di Ramón Labañino, René González, Fernando González, Gerardo Hernández e Antonio Guerrero si è svolta durante l’apertura della III Fiera Itinerante del Libro Cubano in Dominicana, in questa città del sudest quisqueyano.

Gli alunni delle scuole pubbliche hanno letto le biografie dei Cinque Patrioti cubani reclusi da dieci anni, dopo un processo manipolato e politico, definito illegale dall’ente dei diritti umani della ONU.

Berta Verdura, Ministra Consigliera e Anais Callado, consigliere dell’ambasciata di Cuba, hanno partecipato all’incontro assieme a rappresentanti delle case editrici cubane che partecipano alla fiera, che si sta realizzando in cinque diverse città.

Le autorità municipali hanno partecipato alla cerimonia, il cui Comitato d’Onore include personalità politiche, religiose, sociali e di governo.

L’ambasciatore cubano, Juan Astiasarán, ha sottolineato nell’occasione l’azione culturale e solidale organizzata.

 

 

 

 

Italia (29 aprile)

 

La campagna per reclamare la libertà dei Cinque Eroi cubani, svolta dal Circolo di Roma dell’Associazione di Amicizia Italia-Cuba, che tenta di rompere il silenzio mediatico sul caso di questi prigionieri politici.

Per informare il popolo italiano su questa ingiustizia, dall’anno scorso il Circolo di Roma fa pubblicare sul quotidiano il Manifesto i Testimonials di diverse personalità dello sport, della politica, dello spettacolo e della cultura, che prestano la loro immagine per denunciare queste accuse infondate e terribili di terrorismo imputate con manipolazioni ai Cinque patrioti cubani.

René Gonzalez, Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e Antonio Guerrero, stanno scontando delle pene assurdamente enormi per aver ostacolato, salvaguardano il  popolo cubano, le attività terroristiche finanziate e organizzate da gruppi anticubani radicati a Miami.

Gli ultimi personaggi famosi che hanno aderito a questa campagna sono l’euro parlamentare e giornalista Giulietto Chiesa e il campione olimpico di Los Angeles 1984 di Pentathlon Moderno, Daniele Masala, le cui foto sono state pubblicate rispettivamente sul quotidiano Il Manifesto del 6 e del 20 aprile.

Nel  sito www.italiacuba.net  si possono vedere le numerose adesioni di personalità che hanno accettato di battersi per la verità su questa causa che vede centinaia di Comitati, rappresentanti d’istituzioni, di organismi, di partiti  e liberi cittadini, lottare per la libertà dei Cinque Eroi cubani in tutto il mondo.

 

 

 

Cuba (25 aprile)

(AIN) - I membri della III Brigata Internazionale Primo Maggio hanno proposto la convocazione d’una marcia internazionale nel mondo intero per il prossimo 12 settembre, per reclamare la liberazione dei Cinque Eroi cubani reclusi negli Stati Uniti. 

L’appello è raccolto in una dichiarazione stilata dai 200 membri di 24 paesi, dei cinque continenti, approvata, durante un incontro di solidarietà con Cuba effettuato nell'Accampamento Internazionale Julio Antonio Mella, ubicato a Caimito, in provincia dell’Avana. 

Nel documento si reiterano  la condanna e la denuncia delle violazioni dei diritti umani commesse contro gli antiterroristi cubani Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez, Ramon Labañino, René Gonzalez e Antonio Guerrero. 

I Cinque, scontano lunghe ed arbitrarie condanne nelle prigioni nordamericane per aver ostacolato  il terrorismo anticubano organizzato nel Sud della Florida. 

Il testo reitera  l’appoggio internazionale alla Rivoluzione cubana e sottolinea che, mentre si vogliono globalizzare la guerra, la violenza, la militarizzazione e la disuguaglianza, Cuba globalizza la solidarietà ed i valori umani. 

Il documento condanna anche il blocco economico genocida, commerciale e finanziario imposto dal governo statunitense all'Isola ed esige da Washington la devoluzione alla Patria dell'Eroe Nazionale José Martí della base navale illegalmente occupata a Guantanamo. 

Ariadna Michailari, della Grecia, Claude Leon, della Francia e William Jimenez, del Costa Rica, tra i tanti, hanno segnalato l'importante esempio di Cuba per il Terzo Mondo ed i fruttiferi risultati della cooperazione civile dell’Isola con i paesi sottosviluppati.

 

 

 

Francia (23 aprile)

 

(PL) - Dopo la numerosa partecipazione internazionale di giuristi all’incontro sui Cinque nella capitale, gruppi francesi di solidarietà con Cuba hanno dato nuove manifestazioni di solidarietà con i lottatori antiterroristi.

Durante un incontro con Magali Llort, madre di uno dei cinque, Fernando González, si è avuto uno scambio di idee e di riflessioni a favore della battaglia per la liberazione di chi ha evitato atti violenti e ha salvato vite a Cuba.

Fernando è attualmente in una prigione in Indiana, René González in Florida, Antonio Guerrero in Colorado, Ramón Labañino in Texas e Gerardo Hernández in California, ha spiegato Llort.

Tutti scontano lunghe ed ingiuste condanne in territorio statunitense, e a ciò si aggiungono le manovrate per impedire le visite dei familiari, l'ostilità palese ed il rifiuto totale dei visti ad Olga e Adriana.

La madre di Fernando si riferiva alle mogli di René (Olga Salanueva) e di Gerardo (Adriana Pérez), alle quali è stato negato permanentemente di poter visitare i loro cari, quando hanno già trascorso quasi 10 anni in carcere.

Ogni momento come questo ci permette di esprimere le sofferenze che passiamo, ma anche la nostra indefessa decisione di continuare a lottare fino alla liberazione di cinque uomini che dovrebbero essere premiati invece di prigionieri, ha dichiarato.

"Devono essere premiati, perché il loro unico delitto è stato preservare vite, impedire attentati terroristici e mai hanno messo in pericolo la sicurezza nazionale nordamericana", ha sottolineato Llort.

All’incontro, svoltosi presso l'ambasciata di Cuba in Francia, hanno partecipato, tra i tanti, le associazioni FranceCuba di Parigi, Ivry e Orleans, Círculo Bolivariano e Colectivo dell'Alba in Francia, Polo de Renacimiento Comunista Francese e CubaSiFrance.

Sullo sfondo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata a Parigi 60 anni fa, esperti e familiari dei Cinque hanno affrontato il tema nella sala Médicis del Palazzo di Lussemburgo.

L'evento convocato dall'Associazione Internazionale Giuristi Democratici (AIJD), è servito per una riflessione congiunta tra professionisti che possono trovare nuove aristocrazie favorevoli alla liberazione del Cinque.

 

 

 

 

Nicaragua (21 aprile)

 

PL - L’immediata libertà dei Cinque Eroi antiterroristi cubani, ingiustamente reclusi negli Stati Uniti è stata reclamata dal Fronte Sandinista di Liberazione  Nazionale del Nicaragua (FSLN), durante le sessioni della XXVII Riunione Generale  della Conferenza Permanente dei Partiti Politici dell’America Latina e dei Caraibi (COPPPAL).

Nell’incontro, il comandante Tomás Borge, vice segretario generale del FSLN e uno de vice presidenti della COPPPAL,  riferendosi alle crudeli condizioni di reclusione alle quali sono sottoposti i Cinque da quasi dieci anni, ha segnalato che i maltrattamenti giungono all’estremo “di voler negare loro anche l’aria che respirano”.

Il delegato cubano, Roberto Regalado, del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ha dettagliato le arbitrarietà commesse contro questi combattenti antiterroristi arrestati il 1 settembre del 1998.

 

 

 

 

Gambia (21 aprile)

 

In Gambia è stato costituito un nuovo gruppo di solidarietà con i Cinque, integrato da lavoratori e funzionari del programma nazionale per il controllo della malaria; alla cerimonia hanno partecipato il capo della missione sanitaria cubana, il dottor Suiberto Hechavarría, con gli specialisti che offrono collaborazione in questa nazione dell’Africa occidentale.

 

 

 

 

Francia (21 aprile)

 

Nel Senato francese si è svolto un colloquio sui Cinque antiterroristi cumbani  per iniziativa dell’Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici e di altre 12 organizzazioni che difendono i diritti, umanai ha informato il sito  antiterroristas.cu.

Nella  convocazione dell’incontro, pubblicata dal quotidiano  L’Humanité, l’avvocato della corte francese Nuri Albala, ha segnalato che l’incontro invita a riconsiderare le condizioni della condanna dei Cinque cubani per la giustizia nordamericana ed ha segnalato anche che non hanno mai commesso delitti, ma hanno solamente protetto il loro paese da azioni criminali perpetrate dalla Florida.

“L’accusa di spionaggio è falsa, a meno che gli Stati Uniti non ammettano le attività criminali contro Cuba organizzate da gruppi mafiosi di Miami, in combutta con l’attività militare del nord america”, ha detto Albala.

“I Cinque sono privati delle garanzie più elementari di un giusto processo e si impedisce loro persino di ricevere le visite regolari dei loro familiari”, ha sottolineato.

 

 

Venezuela (10 aprile)

RHC - La responsabile del Ministero venezuelano della Donna, Maria Leon, ha informato che denuncerà all'Assemblea del Consiglio Mondiale per la Pace gli arbitrii commessi contro le mogli dei Cinque Eroi cubani.

La ministra Leon ha indicato che il suo gabinetto, durante la realizzazione della riunione dell'organismo internazionale a Caracas, esporrà l'ingiusto procedimento del sistema legale nordamericano contro i Cinque antiterroristi dell'Isola e le loro mogli.

"In un incontro con il direttivo della Federazione delle Donne Cubane abbiamo parlato della forte solidarietà che noi, donne venezuelane proviamo per le mogli, le madri e le figlie dei Cinque Eroi e di come ci sentiamo al loro fianco.

Vogliamo che questo tema abbia una speciale rilevanza durante questo Incontro Mondiale per la Pace, perchè il 2008 divenga un anno di forte solidarietà con queste donne, perché è molta la loro obbligata sofferenza ", ha affermato.

Maria Leon ha precisato che i familiari degli antiterroristi, oltre a soffrire per l'assenza dei loro cari, sapendoli reclusi in celle di massima sicurezza, li possono nemmeno visitare in pochissime occasioni, per via degli ostacoli illegali che il governo degli USA pone alle loro legittime richieste .

Inoltre ha ricordato che ad Olga Salanueva e ad Adriana Perez, mogli di René Gonzalez e Gerardo Hernandez, il governo statunitense nega i visti da 10 anni con assurde motivazioni, per angustiare i prigionieri con una maggiore tensione.

René González e Gerardo Hernández, come Antonio Guerrero, Ramón Labañino e Fernando González scontano lunghissime e illegittime condanne per essersi infiltrati tra i gruppi terroristi che operano da Miami e aver ostacolato l’esecuzione di azioni violente contro persone e istituzioni dell’Isola.

Il Consiglio Mondiale per la Pace, presieduto dal cubano Orlando Fundora, riunisce a Caracas sino al 13 aprile un centinaio di organizzazioni sociali di circa 95 paesi, per condividere le esperienze della lotta contro l’imperialismo, a favore dell’integrazione delle nazioni.

 

 

 

 

Cuba (10 aprile)

 

L'Unione dei Giovani Comunisti di Cuba UJC ha chiamato ad incrementare la pressione sul governo nordamericano perché liberi i Cinque antiterroristi cubani reclusi in questo paese da quasi dieci anni, hanno annunciato i media. 

In un comunicato pubblicato nel quotidiano Juventud Rebelde, l'organizzazione esorta i cubani e gli amici del mondo a sollevarsi “davanti all'ingiustizia che si commette” contro i Cinque, come sono conosciuti nelle campagne internazionali per la loro scarcerazione. 

Condividere la causa di Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, René Gonzalez e Fernando Gonzalez “significa essere fedeli all'eroismo, alla dignità, alla prodezza e al patriottismo”, dice il testo.

Come parte delle azioni di solidarietà, la UJC ha annunciato un Forum in internet su questo tema per oggi, venerdì 11 aprile 2008, alle 10:00 ora locale cubana: direzione elettronica http://foro.jovenclub.cu   

Al dibattito cibernetico parteciperanno familiari dei Cinque Nel frattempo Washington “mantiene la sua complicità coi terroristi che ha addestrato e finanziato, lasciando in  libertà Luis Posada Carriles e mantenendo in prigione, nonostante la condanna del mondo intero,  Gerardo, René, Antonio, Ramon e Fernando.

 

 

 

 

Perù (8 aprile)

 

PL- Nella regione di Junín, circa 28.000 peruviani hanno reclamato dal presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, l’immediata liberazione dei Cinque Patrioti cubani antiterroristi, reclusi da quasi 10 anni in prigioni d’alta sicurezza diell’Unione.

Tutti questi cittadini hanno firmato un documento durante una campagna di solidarietà sviluppata nel territorio delle Ande centrali dalle Organizzazioni di Solidarietà con Cuba e in particolare dall’Associazione dei Genitori e dei Familiari dei giovani del Junínhe, che studiano nell’Isola con borse di studio cubane.

L’annuncio è stato dato dall’ambasciatore di Cuba in Perù, Luis Delfín Pérez, durante una visita a Junín, nella quale ha partecipato anche a diverse attività di amicizia e appoggio a Cuba.

A Huancayo, capoluogo del Junín, ubicata a 310 Km. a est dalla capitale il diplomatico visitato l’Università Nazionale del Centro e la Peruviana delle Ande, che lo hanno nominato Visitante Illustre e Professore Onorario, rispettivamente.

Inoltre ha visitato i municipi provinciali di Huancayo e Jauja e i Distretti di Chicla e San Pedro de Saño,: in tutti è stato dichiarato Ospite Illustre.

L’ambasciatore ha offerto conferenze sull’educazione a Cuba, il blocco degli USA contro l’Isola e sul caso dei Cinque Eroi, i patrioti cubani prigionieri politici dell’impero.

Il punto culminante del giro è stato un incontro di solidarietà con i Cinque Eroi, con cui è terminata la campagna di raccolta delle firme che reclamano la libertà immediata per i Cinque antiterroristi.

 

 

 

 

Nicaragua (1 aprile)

 

PL - La Federazione Ispano-Americana dell'Ombudsman (FIO) è solidale con i Cinque Eroi cubani prigionieri politici degli Stati Uniti, per aver ostacolato azioni di terrorismo contro Cuba, si legge in una nota di stampa. 

L'entità presieduta dall'Ombudsman (il difensore del paese) nicaraguense, Omar Cabeza Lacayo, è riunita in Messico, dove approverpa il piano di lavoro per il 2008 in quattro dichiarazioni, indica il testo. 

Il sostengo solidale per Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez e René Gonzalez, i Cinque Eroi antiterroristi cubani, è il punto principale dell'agenda dell'incontro, del quale è l’ospite la Commissione Nazionale dei Diritti Umani del Messico. 

I partecipanti alla riunione condanneranno la costruzione del muro che gli Stati Uniti stanno costruendo alla  frontiera con il Messico e il permanere della Scuola delle Americhe, in Georgia, territorio nordamericano, esigendo la sua chiusura definitiva. 

Inoltre sosterranno la Commissione Nazionale dei Diritti Umani del Messico contro gli attacchi di cui è stata vittima da parte dell'organizzazione Human Right Watch attraverso le catene di televisione internazionale CNN e  varie altre, precisa la nota. 

All'incontro partecipano lo statunitense Padre Roy Bourgeois, Padre Joe Mulligan e Lissa Sullivan, che presenteranno al Consiglio gli argomenti che sostengono ed esigono la chiusura della Scuola delle Americhe, definita “un centro di preparazione di repressori e torturatori”.

 

 

 

 

Repubblica Domenicana (28 marzo)

 

L’impegno di continuare a diffondere tra le organizzazioni corporative, comunitarie e studentesche la battaglia per la liberazione dei Cinque patrioti cubani è stato reiterato con un Proclama firmato da sei organizzazioni nella Repubblica Dominicana.

Il documento ricorda che i Cinque cubani sono stati detenuti e processati con accuse mai provate, tra le quali lo spionaggio.

Il prossimo 12 settembre si compiono 10 anni di reclusione in condizioni d’estrema severità per Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez, Ramon Labañino, Gerardo Hernandez e René Gonzalez.

"Esigiamo la libertà dei Cinque", dice il testo, presentato in coincidenza del 113° anniversario della firma del Manifesto di Montecristi da José Martí e dal Generalissimo Massimo Gomez.

Il documento ricorda che il Consiglio dei Diritti Umani della ONU ha dichiarato arbitrarie le loro reclusioni e denuncia il rifiuto degli Stati Uniti di concedere i visti alle loro mogli per visitarli.

Il secondo punto del Proclama condanna la protezione offerta dal governo degli Stati Uniti a Luis Posada Carriles, autore confesso dell’esplosione di un aereo civile cubano nel 1976, che provocò la morte di 76 innocenti nel cielo di Barbados.

 

 

Grecia (26 marzo)

(RHC) - Con la domanda di libertà per i Cinque patrioti antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti, gli studenti universitari greci hanno espresso il loro appoggio e la loro solidarietà al popolo e al governo di Cuba, chiedendo la libertà immediata dei Cinque Eroi, prigionieri politici degli Stati Uniti.

In un incontro che si è svolto nell'Università di Ioannina, in Epiro, gli studenti hanno reclamato da Washington la liberazione di Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, René Gonzalez, Ramon Labañino e Fernando Gonzalez.

Il primo segretario dell'ambasciata cubana ad Atene, José Cala, ha offerto tutte le informazioni pertinenti sulle severe condanne inflitte ai Cinque.

Gli studenti si sommati alla richiesta mondiale per la loro liberazione ed hanno manifestato un forte interesse per conoscere il sistema di previdenza sociale dell’Isola, lo sviluppo dell’assistenza sanitaria e dell'educazione, facendo molte domande sull’incredibile resistenza del popolo cubano alle aggressioni degli Stati Uniti per 50 anni.

La dirigente giovanile Katerina Vladoni ha detto che l'amore per la Patria, la fedeltà alle idee del marxismo-leninismo, l'affetto per il suo leader Fidel Castro e l'internazionalismo rendono invincibile il popolo cubano.

 

 

 

 

Cile (25 marzo)

 

(PL) - Nel suo 28° Congresso, il Partito Socialista del Cile ha lanciato un appello per i diritti umani dei Cinque patrioti cubani reclusi da quasi dieci anni nelle prigioni d’alta sicurezza degli Stati Uniti, con un documento che recita:

"Considerando la cittadinanza universale dei diritti umani, esprimiamo attualmente la nostra maggior preoccupazione per la situazione dei Cinque cittadini cubani incarcerati negli USA.

Le caratteristiche del processo, la loro attuale situazione carceraria e dato che la motivazione fondamentale della loro detenzione è stata ostacolare azioni di terrorismo, sono chiaramente elementi che riguardano il tema dei diritti umani. Il Congresso ha deciso di rimettere una copia del presente voto al nostro Ministero degli Esteri, con l’obiettivo di valutare la situazione, di adottare le decisioni consigliate dai meccanismi internazionali dei diritti umani e analizzare la stessa situazione".

La proposta è stata presentata dal Consigliere comunale Roberto Avila Toledo e da Cerro Navia, membro del Comitato Centrale del Partito Socialista del Cile.

Il documento è stato approvato all'unanimità nella riunione generale.

La Segreteria degli Affari Esteri del Partito Socialista seguirà l’argomento nel Ministero degli Esteri del Cile.

 

 

 

 

Spagna (21 marzo)

 

(PL) - Il sito digitale alternativo spagnolo Rebelión ha chiesto al presidente del governo spagnolo, José Luis Rodriguez Zapatero di sostenere la causa per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti.

La richiesta si legge in una nota intitolata "Lettera immaginaria della moglie di uno dei Cinque cubani reclusi negli Stati Uniti per Rodriguez Zapatero".

Il testo, firmato dal giornalista Pascual Serrano, fa riferimento ad una lettera inviata dal capo del governo spagnolo alla moglie di un controrivoluzionario cubano recluso a Cuba dopo un processo sostiene che farà tutto il possibile per la sua liberazione.

Il messaggio per Rodriguez Zapatero coincide con un’altra lettera del presidente nordamericano, George W. Bush, alla stessa donna, nella quale egli elogia le dette "Dame in bianco", un gruppo formato da mogli e madri di vari carcerati nell'Isola.

La lettera immaginaria di Rebelión sottolinea con tristezza che le mogli dei Cinque patrioti antiterroristi cubani non hanno mai ricevuto messaggi del genere, di solidarietà con Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, René Gonzalez, Fernando Gonzalez e Ramon Labañino, noti come i Cinque e afferma che: "Noi non possiamo manifestare nel paese dove scontano le condanne i nostri mariti, cioè gli Stati Uniti, perché raramente concedono il visto a noi familiari e inoltre ci potrebbero espellere o detenere, solo perchè reclamiamo da Washington la loro libertà".

Nella lettera si legge anche che le mogli di due dei Cinque non hanno mai potuto visitarli in quasi dieci anni di reclusione.

"Questi uomini sono stati condannati a lunghe pene e anche a due ergastoli per hanno cercare di ostacolare i piani di terrorismo che alcune organizzazioni della Florida stavano tramando contro Cuba", si legge.

Il testo scritto a nome delle mogli dei Cinque domanda solidarietà per le centinaia di carcerati che si trovano nella base nordamericana di Guantanamo, senza avvocati, visite di familiari o garanzie giuridiche e fa appello a Rodriguez Zapatero che valuti come "Persino le petizioni di giustizia possono essere ingiuste se si presentano in forma arbitraria. E possono essere piene d’ipocrisia se sono motivate da ragioni che non sono strettamente umanitarie".

 

 

 

 

Francia (20 marzo)

 

(PL) - Ramon Labañino, uno dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti, è stato nominato cittadino d’onore del municipio francese di Fonsorbes, ha segnalato Michelle Claverie, dell'associazione di solidarietà  Cuba-Francia.  “La solidarietà  a livello ufficiale municipale è sicuramente un passo avanti, un segno rivelatore che dice che molti cominciano ad aprire gli occhi sul caso”, ha osservato Claviere. 

Ramón Labañino, Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez e René Gonzalez, sono stati condannati a lunghissime detenzioni per aver ostacolato le azioni di violenza organizzate contro Cuba da parte dei gruppi terroristi che operano in Florida. 

“Molti anni fa, da quando è stata compiuta questa terribile ingiustizia, mantengo contatti per  corrispondenza con loro. Archivio poi le loro lettere facendole prima conoscere e le utilizzo nella rete di promozione a favore di Cuba e dell'opera della sua Rivoluzione”, ha detto ancora Clavarie,  commentando d’avere dei bei ricordi dei Cinque, come sono conosciuti internazionalmente, e sottolineando le poesie scritte da Guerrero e il senso dell'umorismo di Gerardo. 

“Si dev’essere forti per continuare a sorridere in una prigione. Sono dei titani”, ha affermato.

Claverie ha spiegato che l'Associazione di Solidarietà Francese con Cuba è stata creata da giovani parigini nel febbraio del 1961 e cheattualmente è composta da 32 comitati. 

Articoli promozionali, giornate di conoscenza, spazi radiofonici ed aiuti ai luoghi danneggiati dai fenomeni naturali, tra le altre, sono alcune delle iniziative sviluppate in appoggio all'Isola.

 

 

 

 

Russia (18 marzo)

 

(PL) - Gli attivisti del movimento sociale russo Venceremos hanno reclamato di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca, l’eliminazione del blocco economico contro Cuba e la liberazione dei Cinque Eroi, patrioti e antiterroristi.

La manifestazione è stata organizzata in coincidenza con la presenza nella capitale della segretaria di Stato, Condoleezza Rice, occasione in cui il movimento ha deciso di manifestare la sua incondizionata solidarietà con il popolo cubano, ha detto il coordinatore Anatoli Latzhen.

I manifestanti che portavano cartelloni e bandiere russe e sovietiche, hanno reclamato l’immediata scarcerazione dei Cinque.

Nelle mani portavano grandi foto di Gerardo Hernández, René González, Antonio Guerrero, Ramón Labañino e Fernando González.

Latzhen ha ricordato che quest’anno i Cinque patrioti compiono ben dieci anni di ingiusta reclusione nelle prigioni degli Stati Uniti, paese dove il terrorista internazionale Luis Posada Carriles vive libero e benestante.

Gli attivisti di Veceremos, nella maggioranza operai, studenti e pensionati di organizzazioni di sinistra della Russia, hanno anche distribuito volantini per informare i passanti sul caso dei Cinque e sull’illegittimo processo che si è svolto in territorio nordamericano.

 

 

 

 

Russia (18 marzo)

 

La liberazione dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli USA è stata reclamata da un centinaio circa di investigatori russi durante la conferenza scientifica "Relazioni internazionali, la legalità e la giustizia".

Approvata all’unanimità la mozione e stata presentata dal presidente della conferenza, il Magnifico Rettore dell’Università Statale Russa d’Economia e Commercio, Serguei Bavurin.

Il testo sollecita al Ministero degli Affari Esteri e alla Federazione dei Giuristi della Russia che uniscano gli sforzi a quelli degli esperti cubani e di altri paesi per ottenere la scarcerazione dei Cinque Patrioti cubani.

René González, Ramón Labañino, Gerardo Hernández, Fernando González e Antonio Guerrero hanno messo in pericolo le proprie vite per ostacolare le azioni di violenza organizzate contro Cuba e finanziate dagli USA, ha detto Bavurin.

L’ambasciatore dell’Avana a Mosca, Jorge Martí, in una minuziosa esposizione ha spiegato le irregolarità che hanno caratterizzato il processo giudiziario nel quale i Cinque sono stati condannati a pene eccessive e illegittime.

L’obiettivo dei Cinque era infiltrarsi nei gruppi terroristi che operano a Miami, in Florida, per avvisare sulle loro azioni ed evitare la perdita di vite umane, ha sottolineato il diplomatico.

Martí ha detto che la stessa Procura, che rappresenta il governo degli USA, ha sollecitato dal tribunale non solo condanne smisurate, ma anche restrizioni che impediscano ai Cinque cubani di contattare nuovamente, quando saranno liberi, questi gruppi estremisti e reazionari.

Questo caso è mantenuto nel silenzio dai media più importanti degli Stati Uniti, per evitare una mobilitazione dell’opinione pubblica a favore della loro liberazione, come avvenne nel caso del bambino cubano Elián González, ha concluso il diplomatico dell’Isola.

 

 

 

 

Svizzera (18 marzo)

 

(PL) L'Associazione di Amicizia Svizzera-Cuba della regione del Ticino ha confermato la sua disposizione di proseguire la lotta per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani incarcerati nelle prigioni statunitensi dal 1998.  Il presidente del gruppo europeo, Federico Jaush, spiegò a Prensa Latina che uno dei principali compiti politici dell'organizzazione è diffondere la verità sui Cinque cubani.  
René Gonzalez, Gerardo Hernandez, Fernando Gonzalez, Ramon Labañino ed Antonio Guerrero compiono severe condanne per informare sui piani di azioni terroriste contro l'isola forgiati da gruppi anticubani radicati nel sud della Florida.  Sul bloqueo economico, finanziario e commerciale imposto dagli Stati Uniti da quasi mezzo secolo, Jaush disse che si tratta di una politica criminale ed anacronistica.  
Attualmente, i 250 membri dell’associazione lavorano per divulgare i danni che causa questo tipo di aggressione all'isola caraibica.  
“Questo bloqueo contro Cuba è un sinonimo di genocidio”, affermò il responsabile dell'organizzazione antimperialista fondata nella decade degli anni 60.  
Una terza linea di lavoro, indicò Jaush, è monitorare l'informazione sull'isola, che viene regolarmente falsificata dai mezzi di diffusione massiva.  
“Diffondiamo anche notizie sulla politica latinoamericana, in appoggio ai movimenti progressisti come quelli del Venezuela e della Bolivia, inoltre ad appoggiare la causa palestinese”.

 

 

 

 

Bolivia (17 marzo)

 

La Paz (PL) — Il Coordinamento Nazionale di Solidarietà con Cuba e l'Assemblea Permanente dei Diritti Umani in Bolivia hanno chiesto a Washington un trattamento rispettoso per i familiari dei cinque antiterroristi dell'Isola, incarcerati negli Stati Uniti dal 1998.

Durante la manifestazione, presieduta dall'ambasciatore cubano a La Paz, Rafael Dausá, la parlamentare Loyola Guzmán, membro della Commissione Internazionale per il Diritto alle Visite Familiare, ha condannato il rifiuto di Washington a concedere i visti alle mogli di due dei combattenti.

E’ stata rilevata inoltre l’importanza di far conoscere, a livello regionale e mondiale, la verità sul caso, occultata dai grandi mezzi di comunicazione.

Adriana Pérez e Olga Salanueva, rispettivamente mogli di Gerardo Hernández e René González, sono l’esempio di donne che lottano per la libertà dei propri coniugi e degli altri tre compagni di causa, Antonio Guerriero, Fernando González e Ramón Labañino, ha detto.

E’ stato reso noto che i Cinque, come sono conosciuti mondialmente, hanno inviato una missiva ai gruppi delle Nazioni Unite dedicati alla violenza contro la donna, la tortura, la salute e le detenzioni arbitrarie.

Nel testo, i lottatori antiterroristi hanno sottolineato che tutte le manovre contro di loro, in un ambiente da circo mediatico, hanno lo scopo di proteggere quei terroristi che motivarono la loro presenza negli Stati Uniti.

Patricia Jiménez, presidentessa del Coordinamento di Solidarietà, ha commentato che le donne boliviane s’ispirano all’esempio di Cuba per approfondire il processo di cambiamenti voluto dal governo di Evo Morales.

Mercedes de Armas, ministro consigliere della legazione cubana, ha spiegato il ruolo della donna nelle lotte per l'indipendenza paese, evidenziando, in modo particolare,la figura di Vilma Espin – scomparsa lo scorso anno -, che partecipò ad importanti battaglie nel Secondo Fronte Orientale Frank País e durante decenni come presidentessa della Federazione delle Donne Cubane.

 

 

 

 

Nigeria (10 marzo)

 

 

(AIN) - Il caso dei Cinque Eroi cubani ingiustamente reclusi negli USA è stato presentato al Comitato degli Affari Giuridici, Legali e dei Diritti Umani del Senato della Nigeria.

Presieduti da Umaru Dahiri, presidente del Parlamento, e da Victor Ndoma-Egba, vice leader del Senato e Alto Avvocato della Nigeria, i deputati hanno ascoltato le spiegazioni offerte da Elio Savón, ambasciatore di Cuba nel paese africano ed hanno formulato domande per chiarire i dettagli dell’ingiusto processo e delle sue fasi precedenti.

Durante lo scambio, il diplomatico ha spiegato che i Cinque antiterroristi hanno sviluppato negli USA un lavoro d’infiltrazione tra i gruppi nemici della Rivoluzione cubana e che attualmente il processo è in fase d’appello.

I legislatori nigeriani hanno riconosciuto l’ingiustizia patita dai Cinque patrioti che hanno ricevuto severissime condanne, ed hanno analizzato le enormi irregolarità e le violazioni delle leggi nordamericane che hanno caratterizzato il processo che si è svolto a Miami.

Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino e René González sono stati detenuti nel 1998 e sono reclusi in prigionieri d’alta sicurezza in cinque diversi Stati degli USA.

 

 

 

 

Cuba (3 marzo)

 

(PL) - Durante la prima tappa della Fiera del Libro Cuba 2008, che si è svolta a L’Avana,  c’era uno spazio dedicato ai Cinque cubani prigionieri dell’impero nel quale  sono stati presentati due libri dedicati  ai patrioti antiterroristi cubani.

Il primo “Desde la soledad y la esperanza”, della casa editrice Capitan San Luis, è un omaggio di scrittori, pittori e musicisti cubani ai Cinque Eroi. Tra gli autori del volume, ricordiamo Cintio Vitier, Daniel Chavarria e Roberto Fernendez Retamar, i pittori Roberto Fabelo, Alexis Leyva (Kcho) e Flora Fong,  i musicisti Silvio Rodriguez e Frank Fernandez, per citarne alcuni.

Il secondo libro scritto dal professore franco-algerino Salim Lamrani, dedicato ai Cinque  cubani, è un’intervista al presidente del Parlamento cubano Ricardo Alarcón, che ha  l’obiettivo di far conoscere il punto di vista di Cuba su temi censurati o mal esposti nella stampa mondiale.

Lamrani ha  sottolineato l’acutezza di Alarcón nell’abbordare la realtà dell’Isola.

Il leader parlamentare, appena rieletto,  spiega diffusamente le relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti, come si applicano le  sanzioni economiche,  la democrazia e lo svolgimento delle elezioni, “perché il mondo sappia dove sta la verità e dove stanno le menzogne”.

Questi libri si stanno vendendo in tutte le sedi della Fiera Internazionale del Libro Cuba 2008, che si sta svolgendo in vari territori dell’Isola.

 

 

Portogallo (26 febbraio)

(AIN) - La solidarietà con la Rivoluzione Cubana ed i 5 Eroi è stata ratificata da rappresentanti di organizzazioni politiche e sociali portoghesi in un incontro con una delegazione della Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC).

L’incontro ha avuto luogo nell’ambasciata cubana a Lisbona, in occasione della visita di Armando Delgado, membro del segretariato della CTC, che ha partecipato al XI Congresso della Confederazione Generale dei Lavoratori Portoghesi (CGLP).

Tra i principali temi dell’attualità cubana, sono stati affrontati il recente processo elettorale e la lotta per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri politici negli Stati Uniti dal 1998, segnala un servizio di Prensa Latina.

Alla riunione hanno partecipato Jorge Castro, ambasciatore di Cuba in Portogallo e rappresentanti del Movimento Democratico delle Donne, dell’Associazione di Amicizia Portogallo Cuba, della CGLP e di altre federazioni sindacali lusitane.

Il congresso della CGLP, concluso recentemente, ha approvato una mozione di Pace e Solidarietà Internazionale nella quale sono state ratificate la solidarietà con Cuba e la condanna al blocco imposto dagli Stati Uniti da quasi 50 anni.

Durante il suo soggiorno a Lisbona la rappresentanza della CTC si è riunita con varie federazioni sindacali portoghesi e le delegazioni di Cina, Sao Tome e Principe, Angola, Spagna.

 

 

 

 

Cuba (25 febbraio)

 

(RHC/AIN) - Il presidente del Parlamento, Ricardo Alarcón, ha partecipato alla presentazione del libro "Desde la soledad y la esperanza", un omaggio ai Cinque antiterroristi cubani prigionieri politici degli Stati Uniti, durante la Fiera Internazionale del Libro Cuba 2008.

Il leader del Parlamento cubano ha definto l’opera, scritta da un gruppo di autori, un atto di solidarietà che contribuirà ad incrementare l’appoggio mondiale alla causa di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González, René González e Ramón Labañino.

"Desde la soledad y la esperanza " è il complemento di "Cicatrices en la memoria", un altro testo pubblicato dalla Editrice Capitán San Luis, specializzata nella pubblicazione di volumi sul terrorismo.

Il traduttore galiziano Xos García Crego, ha ricevuto un volume del libro "Cien Horas con Fidel" autografato dallo stesso presidente cubano.

La Fiera Internazionale del Libro, Cuba 2008 ha chiuso le porte domenica 24 a L’Avana e le ha aperte in varie città della zona occidentale dell’Isola.

 

 

 

 

Wisconsin (USA)  (12 febbraio)

 

(Cubaperiodistas) - Il clamore internazionale che reclama la libertà immediata dei Cinque Eroi cubani prigionieri politici dell’impero, adesso ha una voce anche in musica, nello stesso territorio nordamericano, con la canzone Free the Five, composta dal cantautore e chitarrista Nelson Graham, che risiede a Madison, nel Wisconsin.

Manuel López, instancabile promotore in Ucrania della liberazione dei Cinque ha raccontato che la fraterna amicizia che unisce Fernando González Llort (uno dei Cinque  antiterroristi recluso ingiustamente negli USA) e Nelson Graham, è diventata fonte d’ispirazione per il musicista.

La canzone è il risultato dell’ammirazione e del rispetto che il suo autore prova per i familiari dei Cinque, che resistono con fermezza, nonostante le arbitrarietà del sistema giudiziario statunitense  e dieci anni di reclusione, con lunghissimi periodi d’isolamento illegittimo, dopo un processo politico e manipolato nel quale non sono mai state presentate prove per sostenere le incredibilmente ingiuste condanne sentenziate.

“Libertà per i Cinque”, di Nelson Graham  Conversazione lenta…dipende dalla posta elettronica, conversazione lenta…aspettando una lettera dalla prigione.

Una forte determinazione per mantenere lo spirito in alto, mentre le relazioni familiari e gli anni se ne vanno via.

Libertà per i Cinque

Libertà per i Cinque

È ora di lasciarli andare.    

Libertà per i Cinque

Si può ascoltare la canzone nel PC cliccando:           

http://download.yousendit.com/BB77CA0E5BE64C9B

 

 

 

 

Vermont (USA)  (12 febbraio)

 

(GI) - Il caso dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti si presenta pubblicamente  oggi e mercoledì 13  nella Scuola di Diritto del Vermont e in quella di Burlington, principale città di questo Stato nordamericano.

I membri del Sindacato Nazionale degli Avvocati della Scuola di Legge del Vermont riceveranno l'avvocato della difesa dei Cinque Leonard Weinglass e Gloria La Riva, coordinatrice del Comitato Free the Cuban Five, oggi 12 febbraio  nella Scuola di Legge dello Stato del  Vermont.

Weinglass e La Riva presenteranno il loro lavoro nella battaglia per ottenere giustizia e  libertà per “I Cinque Cubani” prigionieri politici  degli Stati Uniti dal 1998. 

Questo  primo incontro nello stato del Vermont è conseguente con  il motto della Scuola di Legge “La Legge per la Comunità e il Mondo.”

I membri della Scuola di Legge di questo stato del nord degli USA, del Sindacato  Nazionale degli Avvocati, hanno lavorando arduamente per educare e motivare la comunità studentesca della scuola di legge sul caso dei Cinque.

Il sindacato degli Avvocati del Vermont crede che la conoscenza e la partecipazione alla lotta per la giustizia farà del mondo un luogo migliore per tutti, perchè un mondo migliore è possibile. 

L’avvocato Weinglass e Gloria La Riva terranno la loro conferenza nella Chase Hall della  Scuola, nel South Royalton e mercoledì 13  parteciperanno a un secondo incontro a Burlington nel teatro Waterfront, con l’organizzazione  della Scuola di Burlington.

I due appuntamenti sono stati organizzati dallo studente di legge Jared Carter,  uno dei patrocinatori della Corporazione Nazionale degli Avvocati. 

 

 

 

 

Repubblica Domenicana (8 febbraio)

 

(AIN) - Julio César Valentín, presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Dominicana, ha affermato che continueranno a fare passi concreti per contribuire alla liberazione dei Cinque cubani ingiustamente reclusi negli USA per aver impedito e ostacolato azioni di terrorismo.

In un incontro con familiari di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González y René González, Valentín ha segnalato l’atmosfera solidale che esiste nella Camera dei Deputati su questo caso ed ha promesso di lavorare al rispetto con la chiesa cattolica altre denominazioni religiose della suo paese.

Inoltre ha precisato che si rivolgeranno ad organizzazioni dei diritti umani e sociali, esortando i media a divulgare all’opinione pubblica dominicana più dettagli sulla caso politico e manipolato.

Il dirigente parlamentare dominicano è accompagnato dai deputati Juan Comprés, Agnes Berenice Contreras, Mario Mendoza e José Ricardo Taveras, e dall’ assessore Herótides Rodríguez, che hanno parlato con Magali Llort e Mirta Rodríguez, madri di Fernando e Antonio rispettivamente, e con Roberto González, fratello di Renè.

Roberto ha spiegato il processo al quale furono sottoposti i Cinque e il limbo legale nel quale si trova ora il caso.

La delegazione parlamentare dominicana è giunta a L’Avana invitata ufficialmente dalla Assemblea Nazionale del Poder Popular e durante il soggiorno ha incontrato varie autorità di governo ed ha visitato luoghi d’interesse, tra i quali il Museo della Rivoluzione e la scuola Latinoamericana di Medicina, il Centro Storico della capitale e la provincia di Matanzas.

 

 

 

 

Spagna (6 febbraio)

 

(PL) - La necessità di rompere il blocco informativo sul caso di Cinque patrioti antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti è stata l’argomento al centro di un dibattito che si è svolto nell’Università di Madrid, nella sala delle conferenze molto affollata, dov’è stato proiettato il documentario "El mayor amor" ed è stato presentato il libro "Cronaca di un silenzio", sul caso dei Cinque prigionieri politici.

All’incontro hanno partecipato gli scrittori Leonardo Urrutia, regista del documentario e Carlo Frabetti, italo- spagnolo e membro dell'Accademia delle Scienze di New York. Araceli Escudero, del Comitato di Madrid per la liberazione di Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, René Gonzalez, Ramon Labañino e Fernando Gonzalez.

La presentazione delle due opere ha permesso un ampio dibattito sulle irregolarità e sulle violazioni commesse dalle autorità nordamericane dall'arresto di questi antiterroristi, avvenuto quasi 10 anni fa.

Durante il suo intervento, Urrutia ha sottolineato le responsabilità dei governi statunitensi nelle aggressioni contro Cuba ed il caso del terrorista Luis Posada Carriles, reo confesso dell'esplosione di un aeroplano civile cubano, nel 1976.

Frabetti ha analizzato il significato che ha per i cubani il concetto di Eroe ed ha denunciato il blocco imposto dalla stampa dominante negli Stati Uniti e nel mondo sul caso dei Cinque cubani.

La Escudero ha invitato i partecipanti a sommarsi al lavoro del Comitato per la Liberazione di questi combattenti antiterroristi ed ha parlato dettagliatamente di questo impegno attivo in Spagna e nel mondo intero.

 

 

 

 

Nuova Zelanda (31 gennaio)

 

(RHC) Il Comitato di Solidarietà con l’America Latina della Nuova Zelanda ha inviato un messaggio di felicitazioni al presidente Fidel Castro per i risultati storici di Cuba in questi 50 anni di trionfo rivoluzionario.

La lettera sottolinea che la Rivoluzione cubana è stata ed è fonte di ispirazione ed esempio per la regione nella formazione di valori come la solidarietà nelle sfere della salute e l’educazione.

Nel testo si esprime grande ammirazione per l’eroica resistenza del popolo di Cuba contro il blocco imposto dagli Stati Uniti da quasi mezzo secolo qualificandolo di ingiusto e immorale.

Il Comitato di Solidarietà con l’America Latina di Nuova Zelanda esige l’immediata liberazione di Antonio Guerrero, René González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e Fernando González, i cinque antiterroristi cubani prigionieri in carceri nordamericane.

Esigono anche l’estradizione in Venezuela del terrorista internazionale Luis Posada Carriles affinchè venga processato per i crimini commessi.

Dalla sua parte il Comitato Nazionale statunitense per la liberazione dei cinque cubani prigionieri in carceri nordamericane ha annunciato nuove azioni per esigere la loro immediata liberazione.

Gli attivisti collocheranno venerdì prossimo grandi striscioni nelle vie principali della città di Los Angeles per portare all’opinione pubblica statunitense il caso di Gerardo Hernández, René González, Antonio Guerrero, Ramón Labañino e Fernando González.

Un enorme striscione sui Cinque antiterroristici cubani prigionieri negli Stati Uniti verrà esposto il 1° febbraio nel Bulevard Hollywood, nel centro della città californiana di Los Angeles. Lo striscione rimarrà lì un mese e verrà inaugurato con una conferenza stampa, stando a un comunicato degli organizzatori della campagna.

Personalità come Harold Pinter, Danny Glóver, Alice Walker e Martin Chin hanno mostrato il loro sostengo ai cinque antiterroristi cubani.

Fonti diplomatiche cubane hanno espresso in Russia che il governo statunitense impone silenzio mediale sui Cinque in un processo corrotto dall’arbitrarietà.

L’ambasciatore cubano, quando è stato ricevuto dal Comitato Esecutivo della regione russa di Vnukovo e da deputati dell’organo di governo locale, ha insistito nella necessità di rompere il silenzio con la solidarietà internazionale.

L’Associazione Cubana dell’Onu ha realizzato all’Avana un omaggio ai Cinque. Nella cerimonia è stato presentato un affiche con versi (di dieci ottonari) del poeta ecuadoriano José Regato, segretario generale della Casa della Cultura Ecuadoriana.

 

 

 

 

Messico - Forum Sociale Mondiale (28 gennaio)

 

(PL) - I partecipanti al Forum Sociale Mondiale Messico 2008 hanno reclamato la liberazione dei Cinque patrioti antiterroristi cubani, reclusi da dieci anni negli Stati Uniti.

Durante una delle attività centrali è stata analizzata l'ingiusta condanna sentenziata per i Cinque e la violazione dei loro diritti umani, perpetrata dalle autorità nordamericane.

Durante la sessione, Margarita Suzane, del Movimento Messicano di Solidarietà con Cuba e Hassan Dalmau, professore universitario, hanno ricordato la catena di aggressioni realizzate contro Cuba dal Trionfo della Rivoluzione del 1959 e spiegato le motivazioni della presenza e il lavoro dei Cinque cubani che era ostacolare ed evitare nuovi atti di terrorismo contro l’Isola e la sua popolazione.

Diversi partecipanti alla conferenza sono intervenuti, esortando le distinte organizzazioni sociali rappresentate a partecipare sempre più attivamente alla campagna per la liberazione dei Cinque Eroi cubani.

 

 

 

 

 

 

 

Messico (17 gennaio)

 

La lotta per liberare i Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti deve rafforzarsi e guidare il contesto sociale mondiale, ha dichiarato Juan Carlos Guitiérrez, dirigente del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) del Messico.

Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, René González, Ramón Labañino e Fernando González, nelle carceri nordamericane dal 12 settembre 1998, sono un esempio internazionale di integrità per mantenere fermi i loro principi, ha dichiarato a Prensa Latina.

In un’intervista esclusiva, il segretario degli Affari Giovanile del PRD ha dichiarato che continuare la battaglia per la scarcerazione dei Cinque, nome con cui si conoscono nelle campagne internazionali, consente di stingere la fratellanza tra Cuba e Messico.

"E’ una forma per manifestare le nostre orgini nella resistenza pacifica, perchè i 5 non erano negli Stati Uniti per fare terrorismo, al contrario, per salvaguardare vite umane", ha aggiunto.

Sono parte di una strategia per detenere un congiunto di eventi che avrebbero potuto uccidere miglia di esseri umani e decimare la popolazione cubana, ha detto il dirigente.

Guitiérrez ha ricordato che nella visita a Cuba dell’aprile 2007, come parte della delegazione del PRD nella Campagna di Solidarietà per la Liberazione dei Cinque, avevo reso noto il suo impegno con la causa comune.

Gerardo, Antonio, René, Ramón e Fernando furono condannati per impedire piani terroristici contro l’isola, organizzati da Miami, Florida, da gruppi anticubani, e sanzionati a pene che vanno da 15 anni di carcere fino ad un doppio ergastolo.

"Questo è un caso che va oltre la richiesta di emancipazione: ha a che fare con altri stili di resistenza, di affrontare la violenza esercitata dagli Stati Uniti senza usare armi e con un nuovo concetto di avanguardia".

Il giovane politico del PRD ha aggiunto che il procedimento utilizzato per zittire i combattenti cubani, è un ulteriore intento degli Stati Uniti per debilitare i movimenti democratici e quanto legato all’ideale socialista.

Per questa ragione, ha spiegato Guitiérrez, c’è bisogno di azioni per rompere il silenzio dei mezzi di comunicazione e raggiungere la libertà dei Cinque.

 

 

 

 

 

 

 

Cuba (11 gennaio)

 

Un centinaio di donne ha partecipato all'inaugurazione dell'esposizione "Ritratti di donne cubane patriota ", dell'antiterrorista Antonio Guerriero, recluso negli Stati Uniti, nel Centro della Stampa Internazionale.

"La nostra Patria cubana intera si trova in Tony (Antonio Guerriero), Gerardo, René, Ramon e Fernando", ha detto il presidente dell'Assemblea Nazionale, Ricardo Alarcon, alle partecipanti riunite.

"Questi Cinque uomini sono stati capaci di dimostrare, di provare al mondo, il patriottismo e i valori d’un popolo, nonostante la solitudine, l'isolamento e le condizioni così difficili che devono affrontare ogni giorno", ha sottolineato Alarcón, che ha posto in risalto la lotta delle donne del mondo, ricordando quella delle pacifiste statunitensi che hanno annunciato che esigeranno a Miami, al governo degli USA, che il terrorista Luis Posada Carriles e Orlando Bosch siano processati per i loro delitti.

I due terroristi, tra le tante azioni criminali perpetrate, organizzarono l'esplosione di un aereo cubano nel cielo di Barbados, che provocò la morte di 73 persone innocenti il 6 ottobre del 1976.

La mostra di disegni di Guerrero include più di 50 ritratti a carboncino di donne che hanno svolto un ruolo decisivo nella lotta del popolo cubano per la sua indipendenza.

In una lettera indirizzata alla presidentessa della Federazione delle Donne Cubane, FMC, Yolanda Ferrer, Tony Guerrero le dice che: "Le donne rappresentano la dedizione eccezionale, l’amore infinito, l'intelligenza e la fedeltà al di sopra di ogni prova. La presenza della donna è dovunque, in ogni compito, in ogni missione, in ogni combattimento, dentro e fuori dalla nostra cara Patria", si legge nel testo.

Maria Eugenia Guerrero, sorella di Antonio, ha detto a PL che l'esposizione le ha provocato un'emozione straordinaria, perché ha riconosciuto il grande amore posto nella sua realizzazione, che ha voluto sottolineare l'eroismo femminile nella storia cubana.

 

 

 

 

 

 

 

Portogallo (7 gennaio)

 

Un comitato di solidarietà della cittadina di Torre di Moncorvo, nel nord del Portogallo, reclamò oggi la liberazione dei Cinque cubani incarcerati negli Stati Uniti dal 1998.
La domanda è contenuta in una Lettera Aperta di Solidarietà redatta dal gruppo, integrato da portoghesi e cubani residenti in questo paese.
Il documento sottolinea la necessità di incrementare le azioni a beneficio di Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, René Gonzalez, Ramon Labañino e Fernando Gonzalez cominciando il 2008, anno in cui si compierà una decade dalla loro reclusione.
Quello di Torre di Moncorvo è il più giovane dei comitati per la libertà dei Cinque creati in Portogallo.
La lettera definisce oltraggioso l'incarceramento di questi lottatori, insigniti come Eroi Nazionali di Cuba, e sostiene che tutti loro lavoravano per evitare azioni terroristiche organizzate e lanciate dagli Stati Uniti contro l'isola.

 

 

 

 

 

 

 

Perù (7 gennaio)

 

"La solidarietà verso i cinque antiterroristi cubani nelle carceri degli USA è in aumento in America Latina". Lo ha affermato a L’Avana Gustavo Espinosa, presidente del Comitato peruviano per la Liberazione dei Cinque.

Difendere la giusta causa di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, René González, Antonio Guerrero e Fernando González – ha spiegato – è dall’agosto del 2003 il fine del sodalizio, attualmente costituito da 800 delegazioni e 70 Case d’Amicizia, diffuse in tutto il paese andino.

Espinosa ha riferito che l’obiettivo del 2008 è unificare il lavoro di tutte le associazioni dei paesi latinoamericani e concertare tutte le attività con il Comitato Internazionale di Solidarietà con i Cinque.

Durante un incontro con la stampa cubana, nella sede dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, Espinosa ha anche riferito che gli sforzi per raggiungere la libertà di Gerardo, Ramón, René, Antonio e Fernando si sono diversificati, come mostra il bollettino mensile "Solidarietà Parlamentare".

Il periodico della Lega Parlamentare di Amicizia Cuba-Perù, pubblicato per la prima volta lo scorso dicembre, in ogni numero dedica una pagina ai Cinque.

Esistono, inoltre, diversi portali digitali (Jornal de Arequipa, Comité de Los Cinco, Nuestra Bandera) che, nel paese andino, contribuiscono a rompere il blocco sul tema dell’Isola e, particolarmente, sul caso dei Cinque.

Gerardo, Ramón, René, Antonio e Fernando sono ingiustamente detenuti negli Stati Uniti per essersi infiltrati nelle organizzazioni controrivoluzionarie cubane di Miami, Florida, che organizzano e realizzano azioni terroristiche contro obiettivi economici e cittadini della nazione caraibica.