6 maggio www.granma.cu (teleSUR) | |
Chávez lamenta la violenza in Bolivia
Il presidente venezuelano ha dato la responsabilità agli Stati Uniti e all’oligarchia della Bolivia degli episodi violenti che si registrano nel dipartimento boliviano di Santa Cruz, dove le autorità locali stanno svolgendo un referendum di taglio separatista, ritenuto illegale dal governo di La Paz.
L’oligarchia regionale utilizza gruppi fascisti per generare la violenza. "Lamentiamo molto la violenza, ma chi sono i responsabili della violenza? Com’è successo qui, l’oligarchia usa i gruppi fascisti. Il popolo della Bolivia sta resistendo e resisterà all’aggressione", ha detto Hugo Chávez.
Il ministro di Governo boliviano ha informato che a Santa Cruz c’erano già stati 8 feriti e 40 detenuti per gli scontri tra sostenitori e oppositori di questo detto "referendum per l’autonomia", che il governo ha definito illegale, "una mera consultazione".
Chávez ha sostenuto che queste aggressioni porteranno solo con sè il rafforzamento del popolo e del governo socialista del presidente Evo Morales. "Crediamo che il popolo della Bolivia e il governo del compagno Evo Morales ne usciranno rafforzati, così come la trasformazione della Bolivia", ha detto ed ha dato la responsabilità agli Stati Uniti e all’ambasciatore di questo paese a La Paz, Phillip Goldberg, di finanziare, pianificare scatenare l’attuale crisi interna con il fine di dare un colpo all’America del sud e ai suoi progetti d’integrazione.
Questa è la politica degli Stati Uniti, dell’impero, un colpo contro la Bolivia è un colpo all’America del sud, contro gli sforzi unitari che stanno avanzando, la UNASUR, l’unione delle nazioni sudamericane, e contro il progetto del compagno Evo Morales", ha denunciato Chavez ed ha reiterato il suo appoggio al governo democraticamente eletto della Bolivia.
Inoltre Chávez ha ricordato che sino a poco tempo fa tutti i Prefetti della detta Mezza Luna, che raggruppa l’opposizione di settori del paese sudamericano, tra i quali Santa Cruz, hanno fatto "tutti insieme" un viaggio a Washington.
"Qualsiasi fatto che possa avvenire nel prossime ore è responsabilità dell’impero, degli Stati Uniti e degli oligarchi. Speriamo che non avvengano fatti di violenza, ma la violenza e responsabilità loro", ha sottolineato.
"Evo, da qui dove siamo ci sentiamo vicini a te, alla Bolivia! I gringos non ce la faranno con la Bolivia, la figlia prediletta di Bolívar"!
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