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Quando un popolo energico e virile piange, l'ingiustizia trema!
6 ottobre '08 - G.Minuti www.granma.cu
Il 6 ottobre 1976, alcuni minuti dopo essere decollato dall'aeroporto di Barbados, esplose sul mare un aereo della Cubana de Aviación con 73 persone a bordo (passeggeri ed equipaggio). Come dimostrarono le successive investigazioni, non si trattava di un incidente, se no di un sabotaggio.
Il fatto, che si inquadra tra i più vili del terrorismo internazionale, commosse profondamente — ed a ncora commuove — la sensibilità del popolo cubano e di tutte le persone sensate in qualunque parte del mondo.
Da allora sono trascorsi 32 anni in cui il governo degli Stati Uniti non solo ha alzato, intorno al crimine, un muro di silenzio e attualmente protegge e copre i responsabili di tale massacro, gli assassini Luis Posada Carriles e Orlando Bosch, che sono liberi per le strade di Miami perché ancora non si é fatta GIUSTIZIA.
XXXII ANNIVERSARIO DELL’ATTENTATO AL VOLO CU-455
Non solo un crimine contro Cuba ma contro l’umanità...
3 ottobre '08 - G.Minuti www.granma.cu
Il 1976 fu un anno angoscioso per Cuba, con una serie di attentati che si susseguirono inesorabilmente.
Il 6 aprile furono attaccate due barche da pesca e fu ucciso un pescatore.
Il 12 aprile fu collocata una bomba nell’ambasciata cubana di Lisbona e morirono due diplomatici cubani nel sabotaggio.
Il 5 giugno i terroristi misero una bomba nella sede della missione di Cuba a Washington, che provoco notevoli danni materiali.
Il 9 luglio una potente bomba esplose nel container che conteneva i bagagli di un aereo della Cubana che percorreva la rotta Kingston - L’Avana. La bomba fortunatamente non esplose nell’aereo per un ritardo imprevisto.
Il 10 luglio esplose un ordigno negli uffici della British West Airway che rappresentava la Cubana de Aviación e lo stesso accadde il 21 luglio negli uffici della AIR a Panama.
Il 23 luglio tre terroristi della organizzazione terrorista CORU cercarono di sequestrare il console cubano di Merida, in Messico, e uccisero un tecnico cubano. Un altro criminale - tutti avevano passaporto degli Stati Uniti - aveva previsto di sabotare l’Ambasciata cubana a Città del Messico.
Il 9 agosto esplosero due bombe negli uffici della Cubana, situati a Buenos Aires.
Il 18 agosto esplosero altre due bombe negli uffici della Cubana a Panama.
Il 6 ottobre esplose l’aereo in volo nel cielo di Barbados... e si sa perfettamente chi organizzò l’attentato e chi pagò per l’attentato: Posada Carriles e Orlando Bosh, due tra i responsabili, che hanno sempre viaggiato tranquillamente tra gli USA, l’America Latina e la Centrale, protetti della CIA.
Posada Carriles, Bosch e altri criminali vivono ricchi e liberi a Miami.
Tutti i familiari delle 73 vittime con amici e conoscenti si riuniscono nel cimitero di Colón, il 6 ottobre di ogni anno, là dove ci sono le tombe senza nemmeno i poveri resti.
Sono pochi coloro che trattengono le lacrime di un dolore eterno, mai placato e le poche parole che si odono sono interrotte dai singhiozzi.
In tutti questi anni si è chiesto giustizia a un governo, senza mai ottenerla. Cuba non vuole vendetta: Cuba che conosce sulla pelle ogni genere d’attentato terroristico, chiede giustizia per i suoi morti innocenti, come la chiede Giustino di Celmo per suo figlio Fabio, ucciso da una bomba posta da un mercenario pagato da Posada Carriles.
Quando il rappresentante cubano presso le Nazioni Unite, dopo l’attentato cercò di chiedere giustizia, un arrogante e cinico ambasciatore degli Stati Uniti dichiarò: “Non perdiamo tempo con queste sciocchezze”, e quelle parole bruciano ancora come il fuoco.
Sono 57 le famiglie cubane distrutte da quell’attentato, assieme a 5 coreane e 11 della Guyana.
Sull’aereo c’era la squadra giovanile di scherma cubana, campione del centro america, tutti ragazzi di venti anni e anche meno, pieni di vita e di sogni.
I terroristi devono pagare per tutti questi anni di lacrime. Hanno un immenso e impagabile debito con Wilfredo, con Belkis, con Ileana e con tutti i bambini reso orfani dalla vile crudeltà dell’impero e dei suoi mercenari.
Come ha dichiarato Fidel: “Quando un popolo
energico e virile piange, l’ingiustizia trema”! |