Gli accademici tendono un

 

ponte tra Cuba e gli Stati Uniti

 

 

 

 

25 giugno '08 - J.M.Loran www.granma.cu


 

 

Ascoltare gli inni dei nostri paesi, vedere le bandiere una accanto all’altra, ha un grande significato storico: magari sia il simbolo che un giorno saremo buoni amici, ha detto Cliff DuRand, coordinatore della rete di ricerche dell’Associazione dei Filosofi Radicali degli Stati Uniti, durante l’apertura della XX Conferenza dei filosofi e scientifici sociali cubani e nordamericani.

 

DuRand ha ricordato l’inizio di questi incontri nel 1982, con una delegazione di appena sei membri, che nel 1990 si è deciso di dargli una frequenza annuale e che il numero di partecipanti è cresciuto fino a 70, e in un’occasione è arrivato anche a 95. In cambio, l’amministrazione Bush ha fatto sì che diminuisse la cifra dei partecipanti, ma la volontà di mantenere i contatti ne ha portati all’Avana altri 17.

 

Jualyne Dodson, coordinatrice dell’evento per la parte statunitense, ha sottolineato l’opportunità offerta per mostrare solidarietà con il progetto cubano e di portare giovani studenti affinché vedano, sentano e conversino sullo sviluppo sociale che ispira questo luogo.

 

L’Aula Magna dell’Università dell’Avana ha ospitato la prima giornata. Da oggi fino a venerdì 27, le sessioni continueranno nel Salone 250 Anniversario, ubicato nell’Edificio Enrique José Varona. Si realizzeranno incontri dal titolo Cultura ed Identità, Workshop, una scienza politica dal sud, Educazione, Socialismo nel XXI secolo e Neoliberalismo resistendo al Neoliberalismo.

 

In occasione dell’apertura si è tenuta la conferenza "Bioetica e politica" del dottor Carlos Delgado, autore del libro "Verso un nuovo sapere. La bioetica nella rivoluzione contemporanea del sapere", presentato da Armando Hart Dávalos, direttore nazionale del Programma Martiano.

 

Il testo conferma nel campo della ricerca delle scienze naturali più aggiornate, quelle del nostro tempo, verità filosofiche cubane della miglior tradizione degli inizi del XIX secolo. I ritrovamenti delle scienze naturali contemporanee mostrano la validità dei postulati di fondo dell’identità nazionale cubana, ha detto Hart.