Di quale democrazia
stiamo parlando?
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22 febbraio '08 - L.B.Medina www.granma.cubaweb.cu
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La Rivoluzione Cubana è l'opera di uno sforzo nazionale concertato ed ispirata da una solida convinzione etica che ha come punto di partenza la difesa ad oltranza dell'indipendenza e la sovranità. Per assumere questa concezione abbiamo dovuto combattere, in questi ultimi 50 anni, con l'ostinata ed ossessiva politica di aggressione degli Stati Uniti ed affrontare una tenace campagna di distorsione intorno ai temi della democrazia e diritti umani. In fondo, pretendono di imporci condizionamenti su valori standardizzati dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, ipoteticamente concepiti come principi universali. Subito, dopo il Messaggio del compagno Fidel, circolano centinaia di cabli di agenzie di notizie con dichiarazioni di politici, dove esprimono la necessità che Cuba vada verso la democrazia. Di quale democrazia stiamo parlando? Perché questo dogma che non c'è democrazia se non c'è multipartitismo? Dove è dimostrato che la pluralità di partiti è sinonimo di democrazia? Per noi tenere elezioni non è sufficiente quando si tenta di avallare la democrazia, perché una supposta rappresentatività non si accredita solo mediante illusioni di meccanismi formali, come quello che col votare già tutto è risolto, principalmente quando può propiziare viziate pratiche come il clientelismo, la frode, l'inadempimento degli impegni elettorali ed altre manifestazioni che delegittimano i governanti e debilitano il sistema democratico, impedendo che la gente senta nella sua vita quotidiana l'utilità della politica. Ciò si verifica quando arrivano le elezioni in questi paesi e le contese si trasformano in ciò che potremmo denominare "canili" per il confronto di stretti interessi nelle cupole dei partiti, mentre la mancanza di etica si appropria dei dibattiti quando si tirano fuori i mille ed uno stracci sporchi e si esaltano le meschinità. Queste sono le cose che allontanano i popoli dall'essenza della politica. Ogni volta che, in alcuni vertici ibero-americani, si discuteva questo tema ed immediatamente veniva segnalato il criterio di aggiungere al dibattito del tema elettorale, come elementi partecipativi, i principi di rendiconto degli eletti davanti ai propri elettori ed il diritto dei cittadini alla revoca del mandato, in quello stesso istante, come si dice in buon cubano, "si sbarrava il domino".
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