Il messaggio dei pionieri cubani

 

al presidente degli Stati Uniti

 

 

27 maggio '08 - www.granma.cu (JR)

 

 

 

Parlando di recente di Cuba, il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush ha dimostrato ancora una volta la sua profonda ignoranza sulla vita  e l’opera del nostro José Martí.

 

O non studia o non s’informa e questo è un punto di vista culturale che fa fare una brutta figura al presidente di una nazione. 

 

L’errore è anche più grande se si tratta di parlare di libertà, democrazia, giustizia sociale, miglioramento umano ed etica: il pensiero di José Martí è una fonte inesauribile e sempre vigente in questi temi.

 

Già nel 2001 noi Pionieri, con la partecipazione delle bambine e dei bambini di tutta l’Isola, avevamo scritto 150.000 lettere al presidente Bush, con l’intenzione d’aiutarlo a conoscere meglio la vita e la opera del nostro Apostolo. Siamo convinti che una persona come lui, per gli interessi imperiali che rappresenta, non coinciderà con noi parlando del destino dei popoli, ma quello che non possiamo ammettere è il grande carico d’ignoranza che apporta con le sue opinioni.

 

Sembra che con le nostre 150.000 lettere abbiamo arato nel mare, ma non importa. Reiteriamo  la nostra disposizione d’essere utili e di portare ancora pazienza, anche se è necessario spiegare di nuovo.

 

Fidel, che è il nostro grande maestro e un esempio di livello culturale e persona informata, ci ha insegnato che i rivoluzionari non si devono mai stancare e che si deve vivere educando, seminando idee ed esponendo argomenti.

 

Siamo disponibili a far mandare al signor Bush una biografia di José Martí, il libro “Edad de Oro” e i “Quaderni Martiani” che con tanto amore e saggezza  ha raccolto, per bambini, adolescenti e giovani, il maestro Cintio Vitier.

 

Possiamo pensare anche di mandargli i tre tomi delle opere scelte di Martí. Pensare nelle opere complete sarebbe chiedere uno sforzo al di là delle possibilità di una persona che riconosce che non legge.

 

Sappiamo che lei e noi non la pensiamo allo stesso modo, però, per favore, signor Presidente, legga s’istruisca, si documenti prima di continuare a dire incoerenze ed errori su una gigantesca personalità storica che disse, per il suo tempo e per tutti i tempi, che “Essere colto è il solo modo d’essere liberi”.

 

Per la deplorevole ignoranza che ha dimostrato sinora, signor Bush, lei è molto lontano dall’essere libero, anche se passa il tempo evocando la libertà.

 

Per questo noi, i Pionieri cubani che ci prepariamo tutti i giorni per continuare  a conquistare tutta la giustizia e la libertà del nostro popolo, abbiamo chiesto al quotidiano Juventud Rebelde che pubblichi  sino al 1º giugno, Giorno Internazionale dell’infanzia”, una piccola mostra  delle lettere che abbiamo scritto di condannare per aver paragonato il più degno rappresentante del nostro popolo con una persona qualsiasi che non sente alcun rispetto per la colossale opera etica che il nostro popolo ha costruito e costruisce, nonostante il cinico blocco, a 90 miglia dall’impero yankee.

 

I Pionieri di Cuba