Il Governo considera inammissibili le

condizioni poste dagli oppositori 

 

 

3 marzo '09 - M.H.Garrido www.ganma.cu (PL)

 

     

Il governo boliviano insiste nel sostenere che le condizioni poste dai prefetti all’opposizione per un dialogo sulle autonomie sono inammissibili, perchè associano un importante processo ad un giudizio contro persone implicate in un massacro di contadini.

 

Il ministro alla Difesa Legale dello Stato, Héctor Arce, ha definito questa azione un vero ricatto al quale non si sottometterà il governo.

 

Arce ha spiegato a PL che il massacro dei contadini del settembre del 2008 è stato un delitto di lesa umanità e che la giustizia sta investigando con il Ministero pubblico e che le prove confermano la responsabilità dell’ ex prefetto Leopoldo Fernández, attualmente detenuto a La Paz.

 

Arce ha scartato le esigenze delle autorità di Santa Cruz, Beni, Tarija e Chuquisaca di liberare Fernández ed ha confermato la seconda Sessione del Consiglio Nazionale per le Autonomie per il 3 marzo ’09.

 

Gli oppositori esigono anche la devoluzione delle risorse dell’Imposta diretta sugli  idrocarburi - IDH - destinata al pagamento della Rendita Dignità, un aiuto economico dato ai  maggiori di 60 anni.

 

Il vice presidente dello Stato Plurinazionale, Álvaro  García, ha detto che la domanda principale non è nelle mani del governo, ma in quelle del potere giudiziario.

 

Garcia ha condannato il fatto che alcune autorità regionali vogliono nascondere le accuse e le investigazioni su persone coinvolte in fatti di morte.

 

I prefetti devono rispondere agli impegni presi con le regioni ed avere la volontà di accedere alle cose con precise proposte, ha detto e saranno presenti ai negoziati. 

 

L’impegno per fare passi avanti è  per l’implementazione delle autonomie e della nuova Costituzione Politica dello Stato - CPE - in vigenza dal 7 febbraio.

 

I prefetti all’opposizione hanno iniziato le consultazioni nelle loro regioni per decidere le future azioni in congiunto e giungere a conclusioni il prossimo mercoledì 4 marzo a Sucre, come  hanno annunciato, mentre i dirigenti civici sperano di riunirsi lunedì 2 a Santa Cruz, per strutturare una proposta che punti ad un grande accordo nazionale.

 

Il governo ha aperto la possibilità di rimandare l’incontro al 10 marzo, per una richiesta fatta dalla Federazione delle Associazioni Municipali della Bolivia – FAM.

 

Il  ministro alle Autonomie, Carlos Romero, ha detto che questa possibilità dovrà essere definita dagli attori coinvolti per cui si consulteranno le organizzazioni sociali e i governi dipartimentali affini al governo.