Un anno di sforzi e di conquiste
 

nel settore della sanità

 

30 dicembre '09 - www.granma.cu (PL)

 

Per i nicaraguensi, il 2009 termina con risultati concreti nel settore della sanità, la cui gratuità fu garantita dal presidente Daniel Ortega appena assunse l’incarico nel 2007, nonostante le campagne dell’opposizione per disprezzare i passi avanti realizzati.

 

Intense campagne di vaccinazione e distribuzione di abate per combattere il dengue, ed una campagna destinata ad affrontare il virus dell’influenza umana A (H1N1) hanno messo a prova il sistema sanitario locale.

 

Il Ministero di Salute (MINSA) con l’appoggio popolare ha evitato che decine di persone perdessero la vita per effetto di questa influenza che una vera pandemia, come ha dichiara la OMS.

 

Sono stati solamente sei i morti per questa malattia, la cifra più bassa di tutta l’America centrale.

 

Anche la battaglia contro il dengue classico ed emorragico è stata importante, contro questa malattia che ha unito tutti i nicaraguesi, civili, militari,polizia,  popolo in generale, hanno unito le forze in intense giornate, per eliminare i focus della zanzara che trasmette il dengue e per spargere l’abate, soprattutto a Managua.

 

Come parte dello sforzo del Governo s’iscrivono altre azioni incamminate  a preservare la salute della popolazione.

 

La seconda laurea di 44 medici formati nella Scuola Latinoamericana di Medicina di Cuba ha reiterato la preoccupazione delle autorità di poter contare   su professionisti nel settore.

 

In una cerimonia, con la presenza di Daniel Ortega, i ragazzi hanno confermato la decisione di servire nei luoghi più nascosti del paese, dove  oggi fanno esperienza ed operano con i membri della brigata della sanità cubana, che porta la salute negli angoli più appartati della geografia locale.

 

Membro dell’ALBA – l’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America -   il Nicaragua è beneficiario d’una serie di progetti nell’area della salute, che sono fomentati dal blocco.

 

La Missione Miracolo ha lasciato la sua impronta nel paese e molte persone che non avevano mai visto la luce, oggi scoprono le meraviglie e le sventure del mondo.

 

Più di 60000 persone sono state operate da personale cubano in tre cliniche oculistiche in questo paese dove questo trattamento non è alla portata dei più umili  per gli alti costi. Inoltre sono stati assistite un migliaio di nicaraguesi in Venezuela. 

 

In ottobre un’altra iniziativa dell’ALBA è giunta nel paese con i camici bianchi dell’operazione “Todos con Voz”.

 

Sessantasei cubani guidano uno studio sulle cause degli handicap.

 

Alma Nubia Baltodano, dei gabinetti del  Poder Ciudadano delle persone handicappate,  ha detto che più del 10% dei nicaraguensi soffre di un tipo di handicap e le maggioranza non ne conosce le cause.

 

La popolazione dei Dipartimenti di Masaya, Matagalpa, Chinandega e prossimamente Managua, è stata  beneficiata dalla solidarietà e l’umanesimo di questo compito, e si tratta  di un settore della società che in gran parte non aveva mai visto nella vita un medico da vicino.

 

Altri sforzi  del Governo sono stati l’apertura di ospedali e l’introduzione di tecnologie modernissime, come il Centro di Tomografia e Risonanza Magnetica, nell’ospedale Lenin Fonseca della capitale.

 

Nonostante le campagne dei detrattori, il Governo di Daniel Ortega ha reso più umana e più sana l’esistenza dei cittadini, nell’anno in cui il sandinismo ha celebrato il 30º anniversario della Rivoluzione Popolare del1979

 

 

Emittente del Nicaragua associa la

febbre porcina alla guerra chimica

 

29 aprile '09 - www.granma.cu (PL)

 

L’emittente  nicaraguense Radio La Primerísima ha trasmesso un allarme sull’elaborazione delle armi chimiche nei  laboratori del Pentagono e sui milionari benefici per le transnazionali  farmaceutiche.

 

L’emittente, nello spazio dedicato alla febbre porcina ha segnalato nello spazio di stampa  situato nella sua pagina digitale che cita un’informazione di Radio Pacífica, sull’attuale epidemia che minaccia il mondo.

 

Nel caso della febbre e delle case farmaceutiche,  si riferisce ai Laboratori Gilead Sciences Inc, diretti Donald Rumsfeld, ex segretario alla Difesa statunitense, che ha i diritti sul farmaco  "Tamiflu".

 

Questo medicinale si vende come rimedio per l’influenza ed ha già fatto guadagnare  cifre stratosferiche con l’influenza aviaria.  

 

La Primerísima ha segnalato che un rivelatore lavoro d’investigazione di Informativo Pacífica, elaborato dal collettivo giornalistico che ha la base in California Pueblos Sin Fronteras, pone vari interrogativi che i media egemonici di comunicazione hanno dimenticato di considerare, nel loro affanno di provocare terrore.

 

Qual è origine del nuovo virus che ha già ammazzato un centinaio di persone in Messico?

 

Un rapporto di  Fernando Velázquez su un articolo dell’investigatrice Lori Price nel sito web globalresearch.ca , intitolato "L’influenza tocca le note della tortura”.  

 

Il testo segnala che la febbre porcina fabbricata  probabilmente nei laboratori militari degli Stati Uniti  è finita sui memorandum sulla tortura ordinata dalla CIA contro i prigionieri a Guantánamo, Abu Ghraib, ed in altre prigioni segrete.

  

Price  sottolinea nel suo studio che l’attuale isteria provocata dal virus porcino potrebbe apportare grandi guadagni a Donald Rumsfeld.

 

L’ex segretario alla Difesa è direttore  da  20 anni del  laboratorio Gilead Sciences, Inc., la firma con sede in California che  fabbrica ed ha i diritti sul  "Tamiflu", presunto rimedio per malattie che terrorizzano il mondo. 

 

I comunicatori degli USA indicano che il laboratori militarizzati in tutti gli USA perfezionano armi biologiche con i virus porcini aviari, l’asiatico e altre malattie per le quali non esiste risposta immunologia.

 

Per esempio il giornalista  Fernando Velázquez ricorda il libro “Uccidendo la speranza”, in cui  William Bloom ricorda come nel 1971 la CIA consegnò a degli esiliati cubani un virus che provocò la febbre porcina africana nell’Isola di Cuba.

 

Sei settimane dopo, un’epidemia della malattia obbligò il governo cubano a sacrificare mezzo milione di maiali.

 

Dieci anni dopo la popolazione fu attaccata da un’epidemia di dengue trasmessa dalle zanzare che fece ammalare 300.000 persone, uccidendone 158 tra le quali un centinaio di bambini piccoli. Il dengue prima non esisteva in Cuba.