il Manifesto
Cuba: arrestato un «contractor» statunitense che distribuiva tecnologie CIA Raul Castro a Hillary Clinton: «Basta ingerenze» |
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23.12.09 - Articolo di Geraldina Colotti www.ilmanifesto.it
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Washington «mantiene intatti gli strumenti di aggressione politica nei confronti di Cuba». Così il presidente cubano, Raul Castro, ha spiegato al parlamento l'arresto di un cittadino nordamericano, sorpreso mentre distribuiva illegalmente computer e mezzi di comunicazione «sofisticati» a gruppi «della società civile che cospirano contro il nostro popolo»: si tratta dell'emissario di un'impresa statunitense - ha detto Castro - che a sua volta lavora per Development Alternatives Inc. (Dai), i cui vertici affermano di avere un mandato federale per rovesciare il governo legittimo di Cuba.
Secondo le autorità di Caracas, aveva in tasca piani per destabilizzare il paese analoghi a quelli progettati contro Ecuador, Bolivia e Cuba, con il consenso di Washington. E anche il quotidiano colombiano El espectador ha denunciato nei giorni scorsi le attività del Das, in base a un accertamento della magistratura: tra queste, operazioni sotto copertura, sabotaggi e «falsi positivi» per attribuire alla guerriglia delle Farc le uccisioni di contadini, come quello del massacro nella comunità di pace di San José de Apartado; azioni «contro gli stranieri», con l'appoggio dello stato, per screditare con false informazioni la Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) e i magistrati della corte costituzionale che hanno bocciato il referendum che avrebbero reso possibile la rielezione di Uribe.
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