Mercenari allo scoperto alla fiera

del libro di Buenos Aires

 

 

Buenos Aires 27 aprile '09 - M.P.Mok www.granma.cu

 

 

Il detestabile ruolo interpretato, alle diverse latitudini, da mercenari della controrivoluzione cubana al servizio degli Stati Uniti verrà allo scoperto nella Fiera Internazionale del Libro di Buenos Aires, che ha celebrato, sabato scorso, il Giorno di Cuba.

 

Cinque titoli dedicati al tema, tutti del professore e ricercatore José Luis Mendez, saranno a disposizione del pubblico nell’appuntamento editoriale, che riunisce oltre 1250 espositori di 42 paesi e due organismi internazionali.

 

Martedì prossimo, Mendez presenterà “Mercenari cubani in Africa. Una storia della controrivoluzione cubana (1961-91)", un libro di denuncia che, come ha spiegato all’agenzia Prensa Latina – chiude, dal punto di vista concettuale, una trilogia.

 

Il primo è stato “I messaggeri della morte. Centro America la punta visibile dell’iceberg” e dopo un volume sui cosiddetti “uomini di paglia” nella guerra di liberazione del Vietnam, che deve pubblicarsi quest’anno, ha detto.

 

La storia dell’utilizzo di mercenari d’origine cubana da parte dell’Agenzia Centrale d’Intelligence (CIA), il Burò Federale d’Investigazioni (FBI) ed altre istituzioni similari degli Stati Uniti risale agli inizi degli anni ’60, ha spiegato.

 

D’allora si è costituita una vera forza mercenaria e terrorista, i cui volti più visibili sono Luis Posada Carriles, Orlando Bosh, Jorge Mas Canosa, Gustavo Villoldo e il “Gatto” Felix Rodriguez Mendigutia.

 

Si tratta, in molti casi, di terroristi che sono ancora attivi e protetti negli Stati Uniti, da dove – solo per citare un esempio – hanno elaborato almeno una dozzina di piani (tutti documentati) per far esplodere in pieno volo aerei commerciali, ha aggiunto.

 

Tra questi piani c’è l’esplosione di un aereo della Cubana de Avicion nell’ottobre 1976, che ha causato la morte di 73 civili e il cui autore, Luis Posada Carriles, è stato accusato e sottoposto ad un processo, non concluso in Venezuela, da dove è scappato per unirsi all’operazione Iran-Contras e dopo al sanguinario Piano Condor al Servizio della CIA.

 

Su “Mercenari cubani in Africa”, la giornalista argentina Stella Calloni ha scritto nel prologo che si tratta di un libro straordinario che fa chiarezza su una saga poco conosciuta dei mercenari “a tutto campo” stipendiati da Washington.

 

E’ un documento imprescindibile per conoscere verità super nascoste, in una storia sorprendente, lacerante, scritta con sobrietà e con il migliore linguaggio di ricerca, ha aggiunto.

 

Oltre a quest’opera, Méndez presenterà ai lettori argentini altri quattro dei suoi lavori:  “Gli anni del terrore 1974-76”, “La repubblica di Miami”,  “I messaggeri della morte. Centro America la punta visibile dell'iceberg” e “Sotto le Ali del Condor”.