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Missione medica cubana espande servizi in Haiti

 

18 febbraio 2010 - http:// prensa-latina.it/

 

La missione medica cubana in Haiti fortifica il dispositivo di salute in zone dell'interno del paese, per servire le sue popolazioni e molti cittadini spaesati a causa del terremoto.

 

D’accordo con il coordinatore della Brigata Medica nel devastato paese, Carlos Alberto García, questo giovedì comincia il trasloco dei mezzi tecnici ed il personale che lavorerà in due installazioni sanitari locali, le quali saranno rinforzate perché non contano sull'equipaggiamento e le condizioni adeguate.  

In entrambi i centri, ubicati in Coral e Port Salud, al sudovest del territorio, si trova già un avamposto di collaboratori cubani rivedendo le condizioni delle edificazioni, per rivitalizzarle come ospedali comunitari.  

“Quello non funzionerà solo nell'emergenza ma sono centri che si manterranno funzionando dopo per continuare l'attenzione medica alla popolazione haitiana” precisò il dottore García.  

Le installazioni hanno lavorato fino ad ora come centri di salute, ma in condizioni molto precarie, senza medici, equipaggiamento, acqua ed elettricità, tra altre assicurazioni carenti.  

Secondo il dirigente della brigata, in quegli ospedali lavoreranno professionisti cubani, ma anche medici formati nella Scuola Latinoamericana di Medicina (
ELAM) nell'isola chi sono arrivati come integranti della Brigata Medica Internazionale "Henry Reeve" e rimarranno nel paese oltre l'emergenza.  

Come parte del rafforzamento delle attenzioni di salute nell'interno, presteranno servizio nei prossimi giorni 10 sale di riabilitazione, addizionali alle 11 già esistente in varie località del paese.  

Questa specialità non aveva antecedente in istituzioni pubbliche di Haiti prima del sisma del 12 gennaio, che ha causato la morte oltre a 200mila persone, ed ha lasciato altre migliaia con amputazioni o gravi problemi negli arti.  

Il ricominciare delle vaccinazione nella città di Gonaives, nel Dipartimento di Artibonito, costituisce un'altra delle azioni dirette a potenziare l'attenzione medica fuori della capitale.  

Prima del terremoto era incominciata una campagna di vaccinazione in coordinazione con l'
Organizzazione Panamericana della Salute, poiché erano stati scoperti vari casi di difterite.  

“A quei pazienti gli corrisponde la seconda dose e gliela sarà riattivata” ha precisato García.  

Da quando è successo il terremoto, la brigata medica cubana in Haiti ha soddisfatto oltre a 95000 pazienti, e di loro 4500 sono stati sottoposti ad interventi chirurgici. Alcune 52000 persone sono state vaccinate dopo il sisma contro varie malattie.  

Statistiche della missione medica indicano che in Haiti sono presenti 1439 cooperanti inviati dall'isola, di loro 637 medici di varie nazioni laureati dell'ELAM, compresi haitiani.  

Un altro dato significativo è che dei 140 comuni che ha il paese, questi collaboratori lavorano in 134.  

La rappresentante dell'
Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) in Haiti, Henriette Chamouillet, ha definito vitale il lavoro dei medici cubani qui.  

In dichiarazioni da Ginevra, Chamouille, ha risaltato che la maggioranza lavora in aree rurali ed in posti remoti ed ha esortato le organizzazioni non governative, che offrono servizi medici ai danneggiati, a rimanere il maggiore tempo possibile, sei mesi come minimo.  

Cuba ha cominciato la sua collaborazione con Haiti in materia di salute nel 1998, dopo il passaggio dell'uragano George.