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LIBERTÀ PER I CINQUE EROI

 

 

Un Antiterrorista cubano ha inviato

 

un messaggio ai giovani del mondo

 

 

20 dicembre 2010 - Diony Sanabia Abadia www.granma.cu

 

 

  

L’antiterrorista cubano Ramón Labañino, ingiustamente recluso negli Stati Uniti da più di 12 anni, ha inviato un messaggio al Tribunale Antimperialista che svolge le sue sessioni come parte del XVII Festival Mondiale della Gioventù e gli Studenti.

 

“L’umanità  affronta una delle  più importanti battaglie per la sua sopravvivenza e nelle nostre mani ci sono le generazioni presenti e future che possono salvare il mondo dal disastro”, ha segnalato nella comunicazione, letta dalla sua figlia maggiore, Ailí Labaniño.

 

“Questo ordine sociale internazionale si basa sulla disuguaglianza, le guerre, la disoccupazione, il danno al clima, il furto delle nostre risorse, la fame, le malattie e  distruzioni di ogni tipo”, segnala il testo.

 

“Tutti sappiamo che il problema è l’imperialismo”, sottolinea il messaggio, nel quale Ramón esprime il suo ottimismo nei cambi che si devono realizzare per cambiare il mondo.

 

“Possiamo costruire una società nuova in cui l’essere umano e non il capitale o il denaro siano al centro di tutto. Siamo sicuri che tutti noi uniti possiamo marcare la differenza”, dichiara l’Eroe antiterrorista cubano.

 

“Quando tornerete al vostro paese,  ha suggerito ai delegati al Festival, ricordate che noi siamo la speranza del futuro e necessitiamo fare del pianeta Terra un luogo pacifico, affascinante e bello per tutti”.

 

Dopo la lettura del messaggio  Ailí ha consegnato al presidente della Federazione Mondiale delle Gioventù  Democratiche, Tiago Vieira, una targa eseguita per il Festival da  Gerardo Hernández, un’altro dei Cinque antiterroristi.

 

I due menzionati con René González, Antonio Guerrero e Fernando González furono detenuti il 12 settembre del 1998 quando, infiltrati, cercavano di controllate le azioni criminali organizzate dai gruppi nemici di Cuba, radicati nel sud della Florida.

 

Numerose prove giudiziarie e la testimonianza di alti capi militari nordamericani indicano che i Cinque, come sono uniti internazionalmente, non hanno mai agito contro la sicurezza degli USA.

 

Il Festival che si conclude martedì 21, riunisce 15000 delegati di 140 nazioni ed  ha la parola d’ordine: Per un mondo di pace, solidarietà e trasformazioni sociali, sconfiggiamo l’imperialismo”.