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Evo Morales critica i ricatti

e le imposizioni degli USA  
 

 

10.05.10 - Victor M. Carriba    www.granma.cu

 

 

"Gli Stati Uniti ci hanno tolto le facilità doganali, ma senza dubbio la Bolivia sta meglio di prima" ha assicurato, alle Nazioni Unite, il presidente boliviano, Evo Morales.

 

"È terminata la sottomissione e non mi spaventano i ricatti, le imposizioni e le condizioni del governo nordamericano" ha aggiunto il presidente in una conferenza stampa, nella sede della ONU.

 

"Speravo molto che il presidente (Barack) Obama avrebbe cambiato la politica verso l’America Latina, ma quello che è cambiato è solo il colore della pelle del presidente nordamericano" ha sottolineato il presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia.

 

Evo Morales ha visitato la sede della ONU per consegnare al segretario generale Ban Ki-Moon le conclusioni della Conferenza Mondiale dei Popoli sul Cambio Climatico ed i Diritti della  Madre Terra, svolta il mese scorso a Cochabamba. 

 

Inoltre ha confermato che parteciperà a Madrid al prossimo Vertice America Latina - Unione Europea, quando ha saputo che il governante dell’Honduras, Porfirio Lobo, non sarà presente, ed ha spiegato che nella recente riunione dell’Unione delle Nazioni sudamericane - UNASUR - ha stabilito che i presidenti di questa regione non parteciperanno alla Conferenza di Madrid, se Lobo vi parteciperà.

 

Lobo è presidente dopo il colpo di Stato che ha allontanato con la forza il legittimo presidente, Manuel Zelaya, nel giugno dell’anno scorso.

 

Morales ha detto che il governo boliviano e gli altri governi democratici del Sudamerica non riconoscono il regime attuale in Honduras, che non proviene da una democrazia, ma una dittatura. 

 

"La mia esperienza di presidente mi dimostra che dove ci sono basi straniere, come in Honduras, ed in altri paesi del Sudamerica, non si garantisce la democrazia" ha detto ancora Evo. 

 

"Dove ci sono le basi militari che decidono e manipolano il governo non si garantisce lo sviluppo e nemmeno l’integrazione della regione" ha reiterato Evo, sostenendo infine che: "Per questo noi non accettiamo le basi militari".