N O T I Z I E dal G O L P E
Honduras: il FNRP rifiuta un incontro con il proconsole Llorens |
|
29 maggio 2010 - J.G.Allard www.cubaadebate.
|
|
Considerando che "il governo degli Stati Uniti è un copartecipe del colpo di stato" del 28 giugno 2009, il Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP) dell'Honduras ha appena rifiutato un incontro richiesto dall'ambasciatore statunitense accreditato a Tegucigalpa, il cubano americano Hugo Llorens.
Il FNRP, che riunisce diverse organizzazioni sindacali, sociali e politiche "ha respinto all'unanimità l'invito che è venuto attraverso una lettera inviata ad uno dei leader del Fronte; Carlos H.Reyes" segnala il sito Web ufficiale del Fronte.
In una dichiarazione pubblica, Reyes ha detto "che la nota non specificava perché doveva incontrare l'ambasciatore Hugo Llorens" per cui l'invito è stato respinto.
Llorens, agisce come un "dirigente che difende il colpo di Stato" in cui "partecipò l’estrema destra nord americana" dice il comunicato.
Da parte sua il Presidente Zelaya ha espresso, a Buenos Aires in Argentina, che "uno degli ostacoli per raggiungere un accordo in Honduras, è il governo degli Stati Uniti".
"PREOCCUPATO " DALLE ORDE CHE SI SONO INSTALLATE AL POTERE
L'ambasciatore statunitense a Tegucigalpa, Hugo Llorens, si è detto "preoccupato" per gli assassinii politici che si moltiplicano nel paese centroamericano sottoposto ad una campagna di terrore scatenata da una estrema destra che egli stesso mantiene al potere.
Tra altre prodezze, il proconsole Llorens si è dedicato alla creazione di una Commissione della Verità che è stata denunciata sia dal FNRP come dalle principali organizzazioni dei diritti umani in Honduras.
Nei loro tentativi di legittimare il governo imposto in elezioni militarizzate, dopo il golpe, Llorens ha predicato la creazione di un cosiddetto "governo di riconciliazione" riunendo l’estrema destra, Partito Nazionale, e leader del Partito Liberale
Il FNRP, in una precedente comunicazione, ha segnalato al funzionario USA che invece di prendere le necessarie misure per "raggiungere una pace basata sulla democrazia e la giustizia, difese una repressione il cui obiettivo é eliminare l’esigenza di una nuova costituzione".
"Llorens sta facendo un lavoro di divisione nel paese, ha cercato di dividere la resistenza, ma non è andata bene al suo lavoro sporco" ha detto Juan Barahona, coordinatore nazionale del Fronte.
Il proconsole Llorens ha già ammesso di aver partecipato, pochi messi fa, a riunioni in cui si discussero i piani del golpe prima del rapimento del presidente Zelaya.
"SPECIALISTA DEL TERRORISMO" E DI INGERENZA
Emigrato a Miami con l'operazione CIA Peter Pan, Llorens è uno "specialista di terrorismo" secondo la sua biografia ufficiale.
Questo miamense legato ai circoli mafiosi della Florida è stato direttore degli Affari Andini del Consiglio Nazionale di Sicurezza a Washington, quando avvenne il colpo di stato contro il presidente Hugo Chávez.
Dopo gli studi presso l'Università di Georgetown, vivaio della CIA - come Otto Reich – e nell'Università di Kent, nel Regno Unito, e un master in Studi sulla Sicurezza Nazionale del National War College, Hugo Llorens ha lavorato alla Chase Manhattan Bank, prima di passare al Dipartimento di Stato, nel 1981.
Nei suoi primi anni di attività diplomatica si stabilisce, una prima volta, in Honduras sotto la copertura di Addetto Commerciale e poi passerà, con lo stesso titolo, a La Paz, Bolivia, e nel Paraguay della dittatura di Stroessner. Nel Salvador fascista sarà poi "Coordinatore dei narcotici", un'altra delle sue specialità.
La Casa Bianca di George W. Bush lo scelse, nel 2002, come consigliere principale del Presidente sul Venezuela a cui ha contribuito attivamente, sotto l'autorità del Sotto segretario di Stato per gli Affari dell'Emisfero, il suo socio, Otto Reich e del molto controverso Elliot Abrams.
Il 22 giugno 2009, sei giorni prima del golpe, il giornale hondureño La Prensa, rivelò come la notte precedente ebbe luogo un incontro tra influenti politici del paese, comandanti militari e l'ambasciatore Llorens con il pretesto di cercare una soluzione "alla crisi" della consultazione popolare promossa da Zelaya.
The New York Times ha poi confermato che il Segretario di Stato Aggiunto per gli Affari dell'Emisfero Occidentale, Thomas A. Shannon, così come l'Ambasciatore Llorens, avevano "parlato" con alti ufficiali delle Forze Armate e con leader dell'opposizione su come rovesciare il Presidente costituzionale.
|
|