Messico Il Messico richiede un'investigazione sull'omicidio di un suo cittadino |
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3 giugno 2010 - www.granma.cu
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Il governo del Messico ha reso noto che esigerà una dettagliata investigazione dagli Stati Uniti per la morte di un cittadino messicano, picchiato dagli agenti statunitensi, al confine tra i due paesi.
La dichiarazione, resa nota dalla Segreteria degli Esteri (SRE), spiega che il Governo “ha sollecitato una dettagliata investigazione su questi fatti dalle autorità statunitensi e continuerà ad controllare da vicino il suo sviluppo”.
Il Ministero ha segnalato che “lamenta profondamente la morte del cittadino messicano Anastasio Hernandez Rojas”, avvenuta il pomeriggio del 31 maggio a San Diego, in California, ed “esprime alla famiglia del connazionale le sue più sentite condoglianze”.
La SRE ha anche espresso la sua indignazione per l'incidente avvenuto ed ha ribadito la sua più energica condanna per i fatti che hanno provocato la morte di Hernandez Rojas.
Attraverso il Consolato Generale del Messico a San Diego, il Ministero continuerà ad offrire tutto l'appoggio necessario ai parenti del connazionale, comprendendo la consultazione giuridica, dice il comunicato e tutto questo per “ seguire le vie legali che ci portino ad una tale trasparenza delle cause di questa tragica perdita ed attribuire, nel caso, le responsabilità corrispondenti così come stabilisce la legge”.
Hernandez Rossi, di 42 anni, residente a San Diego da circa 27 anni, è stato violentemente picchiato da effettivi della guardia nazionale statunitense ed i medici dell'ospedale Sharp de Chula Vista, in California, gli hanno diagnosticato la morte cerebrale.
Vari testimoni hanno detto che l'uomo è stato picchiato da almeno 20 uomini, che gli hanno anche applicato scariche elettriche ed hanno continuato a picchiarlo quando giaceva al suolo incosciente. |
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Messico Il Messico protesta per l’invio di nuove truppe degli USA |
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2 giugno 2010 - María Julia Mayoral www.granma.cu
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Il governo messicano, per mezzo della ministra degli Esteri, Patricia Espinosa, ha protestato per la decisione degli Stati Uniti d’inviare 1200 elementi della Guardia Nazionale in questo paese, alla frontiera comune.
La disposizione della Casa Bianca "deve tradursi nella canalizzazione delle risorse addizionali per dare una maggiore efficacia agli sforzi per prevenire il traffico illegale di armi e denaro in contanti verso il Messico, che provengono alla delinquenza organizzata dal potere dovuto alla violenza e dalla capacità di corrompere”, ha detto la ministra Espinosa.
Confidiamo "che il personale della Guardia Nazionale rafforzerà le azioni per combattere la delinquenza organizzata transnazionale che opera ai due lati della frontiera” ha sottolineato la ministra, che si è limitata a presentare il comunicato ufficiale alla stampa nazionale e straniera accreditata.
“L’esecutivo messicano spera che svolgendo le loro funzioni, queste truppe non realizzeranno attività direttamente vincolate alla applicazione delle leggi migratorie”, ha aggiunto la ministra in allusione al conflitto per la recente approvazione della legge anti-immigranti SB 1070 dell’Arizona.
Inoltre ha reiterato la volontà di continuare a lavorare con il proposito di garantire la sicurezza ed il benessere delle comunità di frontiera, per affrontare e smantellare le organizzazioni di criminali ed i loro vincoli con il narco traffico ed il traffico delle persone.
“Come parte della nostra strategia congiunta nella lotta contro la delinquenza organizzata transnazionale, ci sono azioni che i nostri due paesi devono affrontare insieme, ma ce ne sono altre che Messico e Stati Uniti sviluppano in maniera indipendente nell’ ambito dei rispettivi territori”, ha segnalato ancora Patricia Espinosa.
In questo senso il governo del Messico rispetta le decisioni sovrane del governo degli USA. la responsabilità condivisa deve continuare ad essere la base dei nostri sforzi congiunti contro la delinquenza organizzata che opera ai due lati della frontiera”, ha concluso.
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Messico Nuove proteste sociali in Messico
per la scalata dei prezzi |
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29 gennaio 2010 - María Julia Mayoral www.granma.cu
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Organizzazioni sindacali, contadine e sociali, in Messico, hanno dichiarato che realizzeranno oggi, venerdì 29, una nuova e combattiva manifestazione contro la politica economica del governo, di fronte alla scalata dei prezzi ed ai bassi salari.
Il presidente dell’Unione Nazionale dei Lavoratori (UNT), Francisco Hernández, ha detto che si aspettano una marcia numerosa, combattiva e molto decisa.
Le principali strade della capitale saranno lo scenario della mobilitazione che avanzerà dalla Colonna dell’Indipendenza sino allo Zocalo, per esigere un cambiamento della politica economica del paese, hanno detto ancora i dirigenti sindacali.
Il deputato federale David Hernández ha spiegato che protesteranno per gli aumenti dei prezzi degli alimenti di base e che la situazione ha provocato molto malessere tra la popolazione.
Il parlamentare ha aggiunto che il governo nazionale deve controllare i prezzi dei prodotti inclusi tra quelli di cui sostentano le famiglie e cercare schemi di produttività che garantiscano ai lavoratori migliori condizioni economiche.
“Le domande della popolazione di fronte ai prezzi troppo alti degli alimenti di base obbligano l’esecutivo a stabilire delle regole per non danneggiare l’economia del famiglie”, ha stimato ancora.
“Questi reclami costanti saranno reiterati nella grande marcia che la Federazione Nazionale dei Contadini guiderà oggi 29 gennaio, assieme a tutte le organizzazioni sindacali del paese. Non è possibile che il governo sia capace di controllare i salari minimi e non di controllare i prezzi degli alimenti di base” ha aggiunto David Hernández.
La Segretaria Economica ha dichiarato che ci sono modi per far sì che la Procura Federale del Consumatore funzioni bene, ed in accordo con la UNT, si esigerà un rafforzamento per le campagne messicane, sottolineando anche la solidarietà con i lavoratori delle miniere e gli elettricisti danneggiati dalle recenti misure del Governo, ha apprezzato Hernández.
Al termine del marcia vari oratori parleranno a nome della UNT e dei contadini del Fronte Sindacale Messicano; al termine si leggerà un pronunciamento congiunto delle organizzazioni che integrano il Movimento per la Sovranità Alimentare ed i Diritti Democratici.
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Messico Sempre più povera la popolazione del Messico |
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15 gennaio 2010 - María Julia Mayoral www.granma.cu
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Gli alimenti quotidiani tradizionali e di base in Messico sono cresciuti sino al 30% nei primi giorni di questo 2010 ed i pronostici indicano che il potere d’acquisto della cittadinanza continuerà a scendere.
Con il recente incremento dei prezzi di vendita dei combustibili (benzina, diesel e gas LP), sono aumentati notevolmente i prezzi di riso, fagioli, granturco, lenticchie, uova, zucchero ed altri prodotti , secondo uno studio istituzionale.
La Segreteria di Sviluppo Economico (SEDECO) ha effettuato alcuni sondaggi nei negozi di servizi per automobili con vendite all’ingrosso e al minuto, nei quali ha accertato gli aumenti a detrimento dei consumatori.
La direttrice di SEDECO, Laura Velásquez, ha confermato da diversi giorni che i commercianti hanno aumentato il prezzo delle tortillas di mais in vari territori, come ha informato il quotidiano La Jornada.
La Procura Federale del Consumatore ha assicurato che nulla giustifica questi aumenti di prezzo dei prodotti basici della dieta dei messicani, ma i prezzi in alcuni Stati sono aumentati notevolmente ed in altre regioni si prevedono ulteriori aumenti, dice il quotidiano El Financiero.
A Mérida, ha scritto questo giornale, il presidente della delegazione locale della Camera Nazionale dell’Industria della “Masa y la Tortilla”, Nelson Alpuche, ha assicurato che la sola opzione per non elevare i prezzi delle offerte è che il governo federale dia un sussidio del 50% per l’acquisto di ogni tonnellata di mais. In accordo con questo imprenditore, senza aiuti finanziari statali, si incrementerà il prezzo del chilo di tortillas sino a 15 pesos, quasi il doppio del 2009, tra febbraio e marzo prossimi, per gli aumenti dell’energia elettrica, il gas commerciale, il mais ed il suo trasporto.
Inoltre con l’inizio del 2010 sono aumentate le imposte sul valore aggiunto, sulle rendite e soprattutto sulle bevande alcoliche e il tabacco, come su beni e servizi pubblici, tra i quali l’elettricità.
Anche se per il settore privato l’economia crescerà quest’anno del 15%-3,5%, il potere d’acquisto della popolazione scenderà, le imprese dovranno affrontare la mancanza di liquidi e gli investimenti nazionali e stranieri diminuiranno, ha scritto ancora El Financiero. |
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