Cuba denuncia i tentativi di furto di marchi da parte degli Stati Uniti |
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23 aprile 2010 - Saili Dominguez Cruz www.granma.cu (ain)
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L’evento Marcas 2010 è diventato teatro di denuncia dei costanti attacchi e tentativi di furto del marchio cubano Havana Club da parte degli Stati Uniti.
María de los Ángeles Sánchez Torres, direttrice dell’Ufficio Cubano della Proprietà Industriale (OCPI) del Ministero di Scienza, Tecnologia e Medio Ambiente (CITMA), ha segnalato che tale atto è un’espressione del blocco di quel paese sull’Isola, che ha interessato le sfere economiche, commerciali e finanziarie, estendendosi anche alla proprietà industriale.
La Sánchez ha affermato che Cuba esigerà instancabilmente una risposta effettiva degli Stati Uniti, al fine di derogare alla Sezione 211 che conferisce ai titolari di marchi abbandonati diritti sconosciuti nella pratica internazionale.
Ha anche spiegato che questa risoluzione impedisce alle compagnie cubane o ai loro eredi di esercitare i diritti corrispondenti sui marchi registrati e vigenti, aggiungendo che gli Stati Uniti devono inviare alla comunità internazionale degnali di rispetto delle norme vigenti in materia.
Nell’incontro si è pure richiesta l’applicazione gusta ed equa della proprietà industriale secondo lo sviluppo socio-economico di ognuno dei paesi, per favorire gli interessi comuni della società, ed incentrato sulle politiche di sicurezza alimentaria e salute.
Si è riaffermata la sfida che assume l’Isola di esercitare i diritti di proprietà industriale d’accordo con gli impegni internazionali assunti in materia, ed in corretto equilibrio con le politiche di sviluppo scientifico, tecnologico e commerciale del paese.
Marcas 2010 si è concluso nell’Hotel Occidentale Miramar nella capitale ed ha vantato la presenza di 100 delegati di Costarica, Spagna, Guatemala, Messico, Repubblica Dominicana, Venezuela e Cuba.
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