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La misura dell’Eldorado

 

26 febbraio 2010 - Gioia Minuti www.granma.cu

 

Maria Cristina Turchi,  Responsabile della Promozione Culturale all’estero per la Regione Emilia – Romagna, ha presentato in anteprima nella biblioteca Villena de L’Avana Vecchia, il CD “Gli Antonelli, architetti di Gatteo: vita e imprese di emiliano-romagnoli nelle Americhe”, una storia affascinante che racconta con molte immagini, la vita e le opere di varie generazioni di una famiglia di Gatteo: gli Antonelli, architetti ed ingegneri, costruttori per la corona  di Spagna delle più importanti fortezze dell’America Latina, e di altre in Spagna ed in Africa. Un bel lavoro, molto dettagliato, con ricostruzioni virtuali delle fortezze, fotografie e dettagli di grandi studiosi di questi personaggi.   

 

Gli Antonelli erano assolutamente romagnoli e non di altri luoghi, come alcuni hanno cercato di dimostrare, senza successo. 

 

Giovanni Battista e  Battista Antonelli, nati a Gatteo, tra il XVI e il XVII secolo erano due architetti militari e ingegneri idraulici e furono protagonisti, con i loro discendenti, di eccezionali imprese nello scacchiere mediterraneo ed in America Latina, pianificando le difese costiere, progettando strade e rendendo navigabili i fiumi tra Spagna e Portogallo.

 

Quando ci si riferisce agli Antonelli da Gatteo, si parla di tre generazioni di ingegneri-architetti: Giovanni Battista (1527-88) fu il capostipite della Famiglia Antonelli; poi ci sono il fratello Battista (1547-1616), il figlio di quest'ultimo Juàn Bautista (1585-1649), e i tre nipoti Cristoforo Roda (1560-1631), Cristoforo Garavelli (1550-1608) col fratello Francesco (1557-93).

 

Sotto i regni spagnoli di Carlo V, Filippo II e Filippo III, tra la seconda metà del ‘500 e la prima metà del ‘600, sono stati loro, con finanziamenti spagnoli, a dare vita ai castelli del Morro e di S. Salvador de la Punta all'Avana e a quello di S. Pedro de la Roca a Santiago di Cuba; loro progetti sono stati anche quelli del sistema difensivo di S. Felipe a Cartagena de las Indias, in Colombia, della fortezza di S. Juán di Puerto Rico, di Portobello, e del progetto della città vecchia di Panama. Tutte queste opere sono state dichiarate dalla UNESCO "Patrimonio dell'umanità".

 

Gli Antonelli hanno inoltre realizzato il Torréon Chorrera, il castello di Cojmar e l'acquedotto Zanja Real a L'Avana; i forti dello stretto di Magellano; il porto di S. Juán de Ulùa a Veracruz in Messico; il forte di Santiago de Arroyo ad Araya in Venezuela.

 

Oltre alla progettazione urbanistica della città coloniale di Santo Domingo, infine, sono frutto del loro ingegno diversi progetti di difesa e fortificazioni nella Spagna orientale, dove hanno bonificato anche i più importanti fiumi, e in Africa, dove posero mano ai forti di Orano e Mers el Kebir in Algeria e di Larache in Marocco.

 

Maria Cristina Turchi presenterà questa importante opera, di cui è editrice, nella sala Lezama Lima  della XIX Fiera del Libro, assieme a La scienza in cucina  e l’arte del mangiar bene, il più importante e classico libro di cucina italiana, di Pellegrino Artusi, in una prima traduzione in spagnolo, che fa parte della collezione

 

Un mare di sogni, un progetto creato da ARCI Solidarietà Cesenate, dall’indimenticabile Loris Romagnoli.