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Cuba a Mayagüez?
 Anche se la volontà e quella di partecipare, le domande che
stiamo ponendo continuano a non trovare risposta

 

27 gennaio 2010 - Roberto Ramírez www.granma.cu

 

Il tema ha catturato l’attenzione di numerosi mezzi, soprattutto dopo la nota recente del Comitato Olimpico Cubano (COC) che ha chiarito i dettagli sullo stato del processo.

 

Gli articoli della stampa insistono nel dire che dalla sede continuano le azioni a favore della presenza cubana.

 

Si tratta della possibile assistenza di Cuba ai Giochi Centroamericani e dei Caraibi di Mayagüez, a proposito dei quali il presidente del Comitato, José Ramón Fernández, ha accettato di rispondere ad alcune domande.

 

Esiste ancora la volontà di partecipare?

 

I nostri atleti continuano la loro preparazione, che aumenta di intensità ogni giorno di più, d’accordo con i piani di allenamento e con la manifesta volontà di assistere. Contiamo sull’appoggio economico necessario, ma abbiamo anche la responsabilità di esigere che si compiano le giuste richieste che stiamo avanzando dallo stesso momento in cui si è consegnata la sede a Mayagüez e che sono vigenti per i Comitati Organizzatori da anni.

 

Quelle che si trovano nella nota del Comitato Olimpico cubano?

 

Esattamente, stiamo parlando del visto a tutta la delegazione senza eccezione, al permesso di atterrare in un aeroporto appropriato in territorio portorichegno e della garanzia di non confisca degli aerei charter utilizzati, così come quella per l’entrata ed uscita dell’equipaggiamento necessario per la competizione.

 

Che le condizioni di alloggio, trasporto interno ed altre questioni siano le stesse di quelle assegnate al resto delle delegazioni e che si permetta l’accesso della stampa e di altri integranti del gruppo di appoggio esistenti anche nelle altre ambasciate atletiche.

 

E soprattutto, che si dispongano situazioni di sicurezza e tranquillità.

 

La settimana passata abbiamo espresso pubblicamente il nostro riconoscimento ai molti sforzi realizzati da Porto Rico, ma nessuno è riuscito ad assicurare il compimento delle giuste condizioni richieste dal nostro paese.

 

Questo è un passo che, d’accordo con lo status portorichegno di Stato Libero Associato, dovrà garantire il governo degli Stati Uniti al Comitato Organizzatore.

 

È stato informato di qualche avvenimento recente che meriti di essere raccontato?

 

Alcune ore fa abbiamo ricevuto la notizia che la signora Janice L.Jacobs, sottosegretaria degli Affari Consolari del Dipartimento di Stato del governo degli Stati Uniti d’America ha inviato una lettera al signor Felipe Pérez Grajales, Presidente del Comitato Organizzatore di Mayagüez 2010, e l’abbiamo, ma neppure questa dà risposta alle domande della delegazione cubana. Neppure le menziona.

 

È stato diffuso il proposito portorichegno di implementare azioni “organizzative nell’area della sicurezza”.

 

Ci sono realtà che le trascendono e per le quali non ci sono soluzioni ne garanzie. Solo per citarti un esempio abbiamo insistito sul fatto che non accetteremo in nessuna maniera che si applichi alla delegazione cubana al suo arrivo in Porto Rico, il trattamento riservato ai cittadini di paesi considerati terroristi, e dobbiamo ricordare che il Governo degli Stati Uniti ci ha affibbiato tale status di maniera arbitraria, un attacco rispetto al quale il MINREX ed il movimento sportivo cubano ha già espresso il suo totale disprezzo.

 

Non permetteremo mai che i nostri campioni, i nostri atleti, allenatori, o qualsiasi membro della delegazione cubana si sommetta a tale oltraggiante registro personale. Sarebbe inammissibile.

 

D’altra parte, si suppone che un evento di tale natura sia scenario di festa sportiva, di condivisione, di intercambio sano tra le nazioni partecipanti, e per questo le sedi devono garantire simili condizioni. Tuttavia, l’esperienza accumulata a San Juan 66, Ponce 93 e nel Torneo Mondiale di Baseball 2006 sono negative perché in ogni caso i nostri atleti hanno dovuto essere sottomessi a provocazioni orchestrate da gruppi senza scrupoli che già si preparano a ripetere la il loro triste e vergognoso ruolo.

 

Fino a quando Cuba aspetterà per rendere ufficiale la sua posizione?

 

Ripeto, abbiamo la volontà di partecipare a Mayagüez, e fedeli a tale posizione siamo stati pazienti, etici, vincolati al nostro interesse ed all’appoggio delle autorità e agli interessi portorichegni. Però è un fatto che il tempo stringe e anche se la volontà è quella di partecipare, le nostre domande permangono senza risposte.