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Evo Morales ringrazia Fidel
Castro per il suo sostegno
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25 novembre 2010 - www.granma.cu
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Il presidente boliviano, Evo Morales, ha reiterato il suo rispetto per la lotta del leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, ed lo ha ringraziato il sostegno dato alla sua gestione governativa.
Fidel è "un antimperialista impegnato con Cuba, Latinoamerica ed il mondo", ha detto Evo in una conferenza stampa data nella sua residenza, in convalescenza dopo un’operazione al ginocchio sinistro.
Morales ha ricordato i suoi scambi d’opinione con il rivoluzionario cubano, quando lui era ancora un dirigente sindacale dei coltivatori di coca del tropico boliviano, e le occasioni in cui ha ricevuto da Fidel suggerimenti per avanzare nella lotta per il cambio nel suo paese.
Ugualmente he espresso la sua gratitudine per le Riflessioni di chi ha definito come “un antimperialista che ha rischiato la vita per il suo popolo e adesso riesce a vincere anche la sua malattia”.
Le parole di Evo riguardano una Riflessione di giovedì 25 nella quale Fidel applaude il discorso fatto da Morales nell’inaugurazione della 9ª Conferenza dei Ministri alla Difesa delle Americhe, a Santa Cruz.
Morales ha responsabilizzato gli Stati Uniti degli ultimi tentativi di colpi di Stato nella regione, contro Honduras, Bolivia, Venezuela ed Ecuador, ed ha dichiarato sospetti i motivi della presunta lotta al narcotraffico che Washington dice di sostenere.
“Ringrazio pubblicamente per il sostegno di Fidel”, ha dichiarato ed ha confermato la sua convinzione della colpa del governo nordamericano in queste azioni.
Morales ha rimarcato i corsi e ricorsi storici in relazione alle lotte sociali del continente ed il modo in cui l’imperialismo nordamericano tratta di soffocare questi movimenti orientati a far fermare la loro egemonia nella regione.
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DICHIARAZIONE CONGIUNTA BOLIVIA-CUBA
incarcerazione dei Cinque |
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10 novembre 2010 - L.B. Paseiro www.granma.cu
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Parlamentari boliviani e cubani hanno sottoscritto una Dichiarazione Congiunta, che condanna energicamente il blocco imposto dagli Stati Uniti al nostro paese, l’ingiusta incarcerazione dei Cinque antiterroristi cubani, e le manovre di destabilizzazione che cercano di ostacolare i piani integrazionisti in America Latina.
Con la firma di questo documento si sono concluse le sessioni della IV Riunione Interparlamentare Cuba-Bolivia, che si è tenuta all’Avana.
I deputati delle due nazioni hanno discusso di temi di interesse comune e sulla complessa situazione internazionale.
Il Presidente del Senato boliviano, René Martínez, ha ringraziato per la solidarietà cubana verso il suo paese.
Nel frattempo, Ricardo Alarcón de Quesada, Presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, ha assicurato che si continuerà “a rafforzare una solidarietà genuina tra questi due popoli fratelli”.
L’incontro ha permesso di constatare l’eccellente stato delle relazioni di collaborazione e scambio tra le istituzioni legislative dell’Isola caraibica e della nazione andina.
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Evo Morales sottolinea il legato di Fidel Castro |
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2 novembre 2010 - www.granma.cu
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Il presidente boliviano, Evo Morales, ha sottolineato gli insegnamenti del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, a proposito delle necessità di cambiare i metodi di lotta nella nuova congiuntura storica.
“Oggi dobbiamo fare rivoluzioni democratiche, senza armi, con l’unità dal popolo e a beneficio del popolo”, ha detto il dirigente cubano, citato da Morales durante la presentazione del secondo volume di Fidel, Dalla Sierra Maestra a Santiago de Cuba. La controffensiva strategica.
Partecipando alla presentazione che si è svolta nel Palacio Quemado, il capo dello Stato ha valutato le battaglie di Fidel e delle sue compagne e dei compagni all’inizio di una cosa che contro tutte le avversità dura da più di mezzo secolo.
Inoltre ha applaudito la vittoria cubana nell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nella votazione della Risoluzione presentata per la 19ª volta consecutiva, il 26 ottobre, contro il blocco economico mantenuto dagli Stati Uniti.
“Solo due paesi hanno votato contro: gli Stati Uniti e Israele. Tutto il mondo ha votato a favore dell’eliminazione del blocco”, ha ricordato Evo, dicendo che Fidel dovrebbe essere nominato segretario generale della ONU, ed ha criticato la fattibilità del Forum, perchè, ha detto, è comune la mancanza di rispetto dei governi alle sue risoluzioni.
Ugualmente ha parlato del prossimo vertice sul Cambio Climatico a Cancun, in Messico, i cui risultati apporteranno o toglieranno credibilità alla ONU.
Morales ha ricordato la criminalizzazione di cuba perchè marxista, leninista e comunista ed ha considerato che i tempi sono cambiati ma che e resta molto da vincere a proposito delle tergiversazioni del concetto di pluralismo ideologico.
“In America Latina sta avvenendo una cosa eccezionale con l’avanzare delle rivoluzioni democratiche e l’arrivo al potere delle donne, dei guerriglieri e delle forze del cambio in senso generale” ha sottolineato.
La presentazione del volume nella sede di governo è stata compiuta dal Comandante della Rivoluzione cubana, Guillermo García, presente in Bolivia per la seconda volta, per presentare i volumi di Fidel Castro, che ha anche incontrato una parte della brigata medica dell’Isola che lavora nella città di El Alto. |
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Raúl ha ricevuto il Ministro delle Relazioni Estere della Bolivia |
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16 ottobre 2010 - www.granma.cu
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Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha ricevuto nel pomeriggio di venerdì 15, il compagno David Choquehuanca Céspedes, ministro delle Relazioni Estere dello Stato Plurinazionale della Bolivia, che realizza una visita ufficiale nell’Isola.
Durante il fraterno incontro, è stato confermato l’eccellente stato dei vincoli bilaterali e dello sviluppo della cooperazione tra la Bolivia e Cuba.
Sono anche stati analizzati temi d’interesse internazionale.
Ha partecipato alla conversazione anche il compagno Bruno Rodríguez Parrilla, ministro degli Esteri di Cuba.
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Ministra boliviana svolge un’intensa
agenda di lavoro in
Cuba Si prepara un evento internazionale sulla lotta alla corruzione |
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22 maggio 2010 - www.granma.cu (PL)
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La ministra alla Trasparenza Istituzionale e la Lotta contro la Corruzione, della Bolivia, Nardi Suxo Iturry, ha svolto una serie di azioni del suo programma di lavoro in Cuba, dove si trova invitata dalla Corte dei Conti dell’Isola.
La Ministra ha incontrato il Procuratore generale ed il suo vice Darío Delgado e Rafael Pino, rispettivamente.
Nelle conversazioni le due parti hanno analizzato la struttura della Corte dei Conti cubana, come affrontare la corruzione e la preparazione di un evento internazionale sul settore per il 2011.
Nardi Suxo Iturry è stata ricevuta dal primo viceministro di Giustizia, Urbano Pedraza, e dal segretario della Commissione Nazionale Antidroga, Israel Ibarra, ha riferito un dispaccio dell’Agenzia d’Informazioni Nazionali, AIN.
Inoltre l’onorevole ospite della Bolivia ha incontrato il presidente della Camera di Commercio, Pedro Álvarez, con il quale ha svolto una sessione di lavoro, ed altri funzionari che hanno dettagliato il lavoro di questa entità nelle relazioni con le imprese accreditate in Cuba, e le loro esperienze negli arbitraggi. |
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Prima Conferenza dei Popoli sul Cambio Climatico Cuba reclama un ordine internazionale giusto, di fronte alla crisi climatica |
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23 aprile 2010 - Mario Hubert Garrido www.granma.cu (PL)
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Il vicepresidente cubano Esteban Lazo Hernández ha reclamato a Cochabamaba un ordine internazionale giusto e razionale per tutta l’umanità, intervenendo nella sessione di chiusura della Prima Conferenza Mondiale dei Popoli sul Cambio Climatico.
Il membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba ha incitato a non permettere che i Paesi sviluppati utilizzino come ostaggi della loro politica consumista i negoziati internazionali su questo tema ed ha citato l’Eroe Nazionale dell’Isola, José Martí, che affermò: “I popoli del mondo devono mettersi in fila per non far passare il gigante delle sette leghe”.
Lazo ha trasmesso il saluto, all’assemblea generale, del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, e del presidente di Cuba, Raúl Castro, ed ha convocato a sospingere un processo di partecipazione cittadina e di consultazione con la società, con un dialogo aperto, che permetta azioni urgenti per evitare maggiori danni e sofferenze alla Madre Terra.
Esteban Lazo Hernández ha espresso l’appoggio alle conclusioni dei lavori dei gruppi che hanno dibattuto per tre giorni le principali preoccupazione delle organizzazioni sociali sulla vita nel pianeta, tra le quali le cause strutturali che indicano la necessità di far terminare il sistema capitalista.
Lazo ha considerato molto positiva l’iniziativa del presidente anfitrione Evo Morales di convocare questa Conferenza dei Popoli, come un contributo decisivo in difesa della natura, che dev’essere fermo e deciso.
Il rappresentante di Cuba ha sottolineato che nella prossima riunione vertice delle Nazioni Unite che si svolgerà a Cancun, nei Caraibi, nel dicembre prossimo, si dovrà esigere che si analizzino le vere cause e non solo le conseguenze dell’impatto con l’ambiente.
“Impegnamo i governi del mondo a far sì che i negoziati futuri aiutino a transitare verso un modello economico veramente sostenibile”, ha precisato, ed ha segnalato che i paesi sviluppati devono rispettare il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate, ed i diritti dei popoli in via di sviluppo per uno spazio atmosferico giusto.
Lazo ha affermato che si deve esigere dal mondo industrializzato, il maggior responsabile del cambio climatico, che apporti le risorse nuove e paghi il miliardario debito ecologico.
“La Madre Terra ci sta presentando la fattura per l’abuso e coloro che hanno abusato sono quelli che si oppongono a prendere misure e, in generale, incolpano le nazioni sottosviluppate. Dobbiamo reclamare al governo degli Stati Uniti, che inquina più di tutti i paesi del mondo, di ratificare il protocollo di Kioto e che s’impegni con una seconda fase di doveri più ambiziosi”.
In un’altra parte del suo discorso, Lazo ha criticato le conclusioni di Copenaghen nel dicembre scorso e ha detto che non sono stati riconosciuti i reclami della scienza e le giuste e necessarie domande dell’umanità.
"Anche a Copenaghen hanno represso migliaia di rappresentanti della società civile che erano in quella città, in difesa della Madre Terra".
Il vicepresidente cubano è giunto mercoledì 21 a Cochabamba alla guida di una delegazione formata da Fernando González, viceministro di Scienza e Tecnologia; Abelardo Moreno, viceministro degli Esteri e l’ ambasciatore cubano in Bolivia, Rafael Dausá, con altri funzionari.
La delegazione ha partecipato alla cerimonia finale nello stadio di Cochabamba Félix Capriles, di celebrazione per il Giorno Internazionale della Madre Terra, data istituzionalizzata dalle Nazioni Unite nel 2009, su richiesta del presidente Evo Morales.
Prima di ritornare a Cuba, Esteban Lazo ha incontrato i collaboratori cubani della salute e l’educazione, con i lavoratori sociali che operano in Bolivia. |
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Prima Conferenza dei Popoli sul Cambio Climatico Esteban Lazo alla Conferenza sul Cambio Climatico |
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22 aprile 2010 - www.granma.cu (PL)
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Il vicepresidente del Consiglio di Stato di Cuba, Esteban Lazo Hernández, è in Bolivia per partecipare alla Prima Conferenza Mondiale dei Popoli sul Cambio Climatico e i Diritti della Madre Terra.
Al suo arrivo nell’aeroporto internazionale Jorge Wilstermann, di Cochabamba, lo hanno ricevuto i ministri alla Trasparenza, Nardy Suxo, e d’Educazione, Roberto Aguilar, con altre autorità di questo dipartimento centrale.
Integrano la delegazione dell’Isola a questo Forum, Fernando González, viceministro de Scienza, Tecnologia e Medio Ambiente; Abelardo Moreno, viceministro degli Esteri e l’ambasciatore cubano in Bolivia, Rafael Dausá.
Esteban Lazo, che è membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba, parteciperà al dibattito sul dialogo tra governi e popoli nel quale esporranno i propri criteri altri dignitari, invitati speciali e leader di organizzazioni sociali.
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 22, il vicepresidente di Cuba, parteciperà ad una manifestazione nello Stadio di Cochabamba Félix Capriles, dove si celebrerà il Giorno Internazionale della Madre Terra, data istituzionalizzata dalle Nazioni Unite nel 2009, su proposta del presidente della Bolivia, Evo Morales.
Inoltre è previsto un incontro con i collaboratori cubani della salute e l’educazione con i lavoratori sociali cubani in questo fraterno paese. |
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Ramiro ha trasmesso un saluto al popolo boliviano |
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23 gennaio 2010 - Pedro de la Hoz www.granma.cu
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Il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, ha trasmesso a nome del popolo cubano un saluto ai boliviani, in occasione del rinnovo del mandato presidenziale di Evo Morales.
Ramiro ha parlato durante un’affollata manifestazione che si è svolta nella capitale, La Paz, dove migliaia di cittadini e decine di artisti si sono sommati per celebrare l’inizio del secondo periodo di Evo, alla guida del processo di cambio.
Il capo della delegazione cubana ha posto in risalto che proteggere Evo significa vegliare sulla continuità delle trasformazioni in Bolivia, per la dignità dei popoli originali.
Un lungo applauso ha salutato l’intervento di Ramiro, che nella sua parte finale ha evocato la figura ed il pensiero di Ernesto Che Guevara, in quest’ora boliviana e latinoamericana.
Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, oltre a ricordare le radici bolivariane del progetto guidato da Evo Morales, ha presentato Ramiro ai boliviani, dicendo: "Quest’uomo viene dal Moncada, dal Granma, dalla Sierra Maestra; quest’uomo è della Rivoluzione di Fidel! Inviamo da qui un forte abbraccio a Fidel!"
Un altro oratore molto applaudito è stato Rafael Correa, che ha reiterato la sua solidarietà con Evo e la Bolivia ed ha festeggiato il risveglio dei popoli originali. |
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Evo Morales riceve Ramiro Valdés Il presidente boliviano ed il vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Minsitri di Cuba hanno trattato temi di reciproco interesse nell’amplia agenda di cooperazione tra La Paz e L’Avana |
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21 gennaio 2010 - www.granma.cu (jr)
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Il presidente boliviano Evo Morales ha ricevuto nella notte di mercoledì nella residenza officiale di San Jorge il vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba Ramiro Valdés.
In un ameno e fraterno dialogo Evo e Ramiro hanno trattato temi di interesse bilaterale inclusi nell’ampia agenda di cooperazione tra La Paz e L’Avana.
Le due nazioni fanno parte dell’Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra América (ALBA) e coincidono nella lotta per ostacolare gli effetti disastrosi del cambio climatico, esacerbati dall’irresponsabilità delle potenze capitaliste.
Hanno accompagnato Ramiro Valdés il vice ministro primo delle Relazioni Estere di Cuba Marcelino Medina, e l’Ambasciatore dell’isola in Bolivia Rafael Dausà, tra gli altri.
Il ministro cubano ha visitato vari centri ospedalieri del dipartimenti di La Paz, nei quali lavorano professionisti della salute cubani.
Nella Clinica del Collaboratore, ubicata nella zona a sud della città, ha conversato con dei medici e ha fatto domande circa alcuni pazienti, dopo aver firmato il libro dei visitanti del gruppo, dichiarato nel 2008 Unità per l’eccellenza.
Ha anche visitato la città di El Alto l’Ospedale Integrale Comunitario di Xhacaltaya ed un centro oftamologico.
La delegazione cubana parteciperà alla cerimonia ancestrale per l’assunzione simbolica di potere di Morales che avrà luogo domani a Tiahuanaco.
Nello stesso modo, interverrà anche nell’atto ufficiale di investitura del presidente nella sede dell’Assemblea Legislativa Plurinazionale. |
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Ramiro Valdés è giunto nella
capitale della Bolivia |
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21 gennaio 2010 - www.granma.cu (ain)
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Il vicepresidente della Repubblica di Cuba, Ramiro Valdés Menéndez, è giunto nella notte di martedì 19 a La Paz, la capitale boliviana, dopo aver visitato i luoghi relazionati a Ernesto Che Guevara nel paese sudamericano.
Il Comandante della Rivoluzione assisterà con il primo vice ministro degli Esteri di Cuba, Marcelino Medina, alla cerimonia ufficiale della nomina presidenziale del presidente Evo Morales, eletto per un secondo mandato.
Prensa Latina informa che nell’aeroporto internazionale di El Alto, Ramiro Valdés Menéndez è stato ricevuto dal ministro degli Esteri boliviano, David Choquehuanca, con il quale ha presenziato gli onori militari offerti dal reggimento Colorados della Scorta Presidenziale.
Giovedì 21 parteciperà all’assunzione simbolica di Morales, che si svolgerà nel complesso archeologico di Tiahuanaco, ed il giorno dopo alla cerimonia ufficiale d’investitura del presidente nella sede dell’Assemblea Legislativa Plurinazionale. |
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Ramiro Valdés a La Higuera |
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20 gennaio 2010 - www.granma.cu (pl)
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Il Vicepresidente della Repubblica di Cuba, Ramiro Valdés Menéndez, ha visitato il villaggio La Higuera, nell’oriente boliviano, dove 42 anni fa assassinarono il Comandante Ernesto Che Guevara.
Come parte della visita che realizza nella nazione sudamericana, il ministro delle Comunicazioni e Informatica, ha manifestato emozione durante la visita questo luogo storico, nel quale nell’ottobre del 1967 riuscirono solo ad eliminare fisicamente il Guerrigliero Eroico.
Ramiro Valdés Menéndez si e interessato alle condizioni di vita delle famiglie che vivono in questa umile comunità che si trova a più di mille chilometri da La Paz.
Il dirigente cubano ha dialogato con animazione nel consultorio medico di La Higuera con due dottori cubani: la camagüeyana Danay González e Roberto Sánchez, della provincia di Granma, che prestano servizio lì come collaboratori internazionalisti.
Valdés si è interessato nei particolari alle decine di visite quotidiane che praticano e all’assistenza gratuita che offrono questi dottori alle famiglie del luogo e di altri villaggi vicini, tutti con abitanti umili e di scarse risorse.
Accompagnato dal primo viceministro degli Esteri di Cuba, Marcelino Medina, e dall’ambasciatore cubano in Bolivia, Rafael Dausá, il Vicepresidente cubano ha anche visitato la piccola scuola in cui assassinarono Che Guevara, con il museo in onore dell’Eroico Comandante Guerrigliero.
Valdés è poi giunto all’aeroporto internazionale della città di Santa Cruz, per andare a partecipare alla cerimonia d’investimento del presidente boliviano Evo Morales, eletto per un secondo mandato.
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