Denuncia agli attacchi statunitensi contro i paesi latinoamericani |
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18 marzo 2010 - Adalys Pilar Mireles www.granma.cu (pl)
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L’ambasciatore boliviano a Caracas, Jorge Alvarado, ha dichiarato che gli attacchi orchestrati dagli Stati Uniti contro il suo paese, Venezuela e Cuba, mirano a distruggere i processi rivoluzionari che vive l’America Latina.
Le amministrazioni statunitensi non ci lasceranno mai tranquilli, e ricorreranno a tutti i mezzi possibili per cercare di sottometterci, ha espresso il diplomatico riferendosi alle campagne e alle dichiarazioni che accusano il governo di Hugo Chávez di violare i diritti umani e Cuba della morte del detenuto Orlando Zapata in sciopero della fame.
Alvarado ha affermato a Prensa Latina che i popoli di questi paesi devono essere pronti ad affrontare qualsiasi aggressione proveniente dal territorio statunitense che si appoggia alle nazioni a lui vicine per inasprire l’ostilità ed istallare basi militari che costituiscono un pericolo per tutta la regione.
Ha anche commentato che Cuba è vittima di tali pretese egemoniche. La nazione caraibica ha resistito ad anni di crudele blocco grazie alla volontà ed alla perseveranza del suo popolo, e alla leadership di Fidel Castro.
Alvarado ha ribadito che dietro ogni accusa o tergiversazione mediatica si nasconde il desiderio di soffocare i processi di liberazione nazionale e di polverizzare l’unità dei loro protagonisti.
Non possiamo scartare l’ipotesi di un intervento militare diretto da parte degli Stati Uniti per realizzare i loro scopi, ha sottolineato.
“I presidenti dei nostri paesi – ha aggiunto – sono dipinti come violatori dei diritti umani; tuttavia, la verità è ben diversa: sono leader che lottano davvero per migliorare le condizioni di vita del popolo”.
Alvarado ha sottolineato la trascendenza di strutture di integrazione come l’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America ed ha ricordato che le voci dei suoi membri si alzano in fori mondiali, liberi dal gioco imperialista.
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In Bolivia si elogia la
solidarietà con Cuba |
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1 febbraio 2010 - www.granma.cu (pl)
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L’Ambasciatore cubano in Bolivia, Rafael Dausá, ha ieri elogiato l’importanza del movimento di solidarietà con Cuba che si estende alle nazioni membro dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America (ALBA).
In un incontro con gruppi amici dell’isola, il diplomatico ha giudicato positivamente la buona riuscita di campagne contro il blocco imposto da Washington all’Avana 5 decenni fa.
Ha anche encomiato gli sforzi delle attività a favore della liberazione dei cinque giovani cubani reclusi negli Stati Uniti per aver lottato contro il terrorismo.
Dausá ha segnalato che questo appoggio a nobili cause oggi include Governi e popoli minacciati dall’imperio come il Venezuela, il Nicaragua e Honduras.
Il diplomatico ha segnalato inoltre che come frutto del lavoro congiunto tra medici e esperti cubani e boliviani nella Missione Moto Méndez (studio sull’handicap), molti specialisti della nazione sudamericana hanno mostrato la disposizione a viaggiare ad Haiti per occuparsi delle vittime del terremoto che ha colpito lo stato.
Ha inoltre anticipato che nel 2010 uno dei compiti della nuova Assemblea Legislativa Plurinazionale è l’elezione dei membri della Lega Parlamentare di amicizia con Cuba.
A sua volta, il cantautore e adesso senatore di Tarija (sud), Juan Enrique Jurado, presente all’appuntamento ha affermato di sentirsi un servitore pubblico, ed un gran ammiratore dell’opera iniziata nel 1959 dalla Rivoluzione Cubana e dal suo leader storico Fidel Castro.
Durante l’incontro sono state ricordate varie dimostrazioni di solidarietà con la nazione caraibica, tra le quali quella della Ministra alla Cultura Zulma Yugar e del Partito Comunista boliviano che ha recentemente festeggiato il 60 compleanno dalla fondazione.
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