Subito dopo la morte di
Orlando Zapata Tamayo,
i media di comunicazione di massa cominciarono e diffondere una serie di
articoli per condannare la presunta violazione dei diritti umani che
portarono allo sciopero della fame il detenuto comune. La morte di Tamayo è
un fatto tragico, ma la manipolata diffusione dei fatti aggiunge alla
tragedia lo sfruttamento della morte con fini politici.
Le critiche degli Stati Uniti sull’abuso di poteri in altre
nazioni è un’ipocrisia e questo è ancora più manifesto trattandosi di una
nazione che soffre da più di mezzo secolo un
embargo (blocco) economico e la proibizione dei
viaggi, fatti anticostituzionali da parte del potere economico più forte del
mondo.
È poco serio, venendo da media che prestano così poca attenzione al
trattamento imposto alla maggior popolazione penale del mondo - degli Stati
Uniti - ed alle violazioni dei diritti umani che avvengono nelle loro stesse
frontiere.
La motivazione politica dietro l’attacco dei media della stampa è
chiarissima: durante l’amministrazione Bush gli USA hanno pagato la detta
dissidenza perché criticasse il governo cubano. Da quando fu cacciato il
dittatore alleato dell’impero, Fulgencio Batista, sono stati inviati ogni
anno almeno 20 milioni di dollari agli attivisti contro Fidel Castro, e per
altri mezzi dei due paesi.
Adesso i media usano questo tragico incidente per attaccare
il governo comunista di Cuba.
Il Sindacato Nazionale degli Avvocati (NLG in inglese) condanna la doppia
facciata degli USA con il governo cubano ed ha fatto un appello ai media
perché riconoscano gli abusi propagati dall’impero soprattutto in America
Latina.
Dal 1946 il governo degli Stati Uniti ha reso operante la Scuola delle
Americhe, adesso Istituto dell’Emisfero Occidentale per la Cooperazione
Sicura, a Fort Benning, in Georgia.
I 61000 laureati in questa scuola sono stati addestrati a praticare tecniche
di tortura e sono usciti da lì per andare a aggredire governi eletti
democraticamente in varie nazioni latinoamericane.
Questi colpi di Stato sono stati seguiti da violazioni di massa dei diritti
umani senza nessuna copertura da parte dei media della comunicazione degli
Stati Uniti.
La direttrice del Sindacato Nazionale degli Avvocati, Heidi Boghosian ha
detto :
“Il Sindacato Nazionale degli Avvocati si oppone alle infrazioni dei
diritti umani in ogni luogo dove accadono, ma gli ufficiali della prigione
di Cuba hanno attuato in maniera corretta, quando Zapata decise di
cominciare lo sciopero della fame. Chiamiamo i media della stampa a
rivolgere la loro attenzione verso vere violazioni contro i diritti umani e
alla mortifera politica estera di questo e di altri paesi”.
Il Sindacato Nazionale degli Avvocati (National Lawyers Guild
<http://www.nlg.org/> si dedica alla necessità di cambi politici e
progressisti, nelle sue strutture, del sistema politico ed economico degli
USA, attraverso i suoi membri: avvocati, studenti di legge, avvocati penali
e lavoratori giuridici, uniti in comitati e capitoli. Il sindacato lavora in
maniera locale, nazionale ed internazionale, come una forza efficace,
politica e sociale, al servizio del popolo.
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