Cuba non accetta pressioni o ricatti

Campagna mediatica sullo sciopero della fame di un controrivoluzionario

 

 

 

 

8 marzo 2010 - Alberto Núñez Betancourt www.granma.cubaweb.cu

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Importanti organi di stampa occidentali tornano a richiamare l'attenzione con una menzogna prefabbricata. Così rispondono agli interessi imperialisti contro il nostro paese.

Mentre a Cuba ha luogo, ad esempio, la campagna di vaccinazione antipolio, che preserva la salute di più di mezzo milione di bambini ed in Haiti devastata centinaia di medici cubani riaffermano il loro spirito umanista di lotta per la vita, titoli maligni si sforzano di orchestrare una campagna in favore del controrivoluzionario Guillermo Fariñas Hernández, in sciopero della fame, nella sua casa di Santa Clara, da 13 giorni, con cui, come ha dichiarato, cerca d’ imporre il rilascio di più di 20 prigionieri contro-rivoluzionari, condannati con tutte le garanzie processuali dai nostri tribunali, per agire al servizio di interessi stranieri, contro l'indipendenza e l'ordine costituzionale del nostro paese.

La manipolazione è tale che le notizie giornalistiche  arrivano a sostenere che il Governo cubano ha indicato che lascia morire questo salariato della Sezione di Interessi degli Stati Uniti a L'Avana, senza scrivere una parola sui molteplici sforzi dei nostri professionisti della salute per assistere questa persona.

Guillermo Farinas Hernandez, conosciuto nell'ambiente dei traditori della Patria come "Coco", si sposta da una posizione in sintonia con la Rivoluzione, ad un comportamento antisociale.

Il primo atto pubblico, che ha rivelato il chiaro  squilibrio  della sua personalità, e che non aveva alcuna matrice politica, si è verificato alla fine del 1995, quando ha aggredito fisicamente una donna, funzionaria di un'istituzione della salute, dove lavorava come psicologo provocandole  lesioni multiple al volto e alle braccia. Il reato fu sanzionato con una pena di tre di privazione della libertà senza reclusione, e un’ammenda di 600 pesos.

Per sottrarsi alla giustizia inventò il primo sciopero della fame e subito dopo trapassò la soglia dell’ attività controrivoluzionaria.

Con l'aiuto di questi piccoli gruppi divulgava il suo caso, faceva innumerevoli false dichiarazioni fatte dalle stazioni radio sovversive, oltre ad esprimere la volontà di morire se non gli davano risposte alle domande che gli passavano per la testa.

Un secondo evento, nel 2002, conferma la caratteristica violenta di questo soggetto e l’evidente disprezzo per la sua Patria e i cittadini che la difendono. Nel centro di Santa Clara, Fariñas colpì duramente con un bastone un anziano che aveva impedito un atto terroristico di un inviato personale del criminale Luis Posada Carriles.

I danni causati nel ferito imposero un intervento chirurgico d'urgenza per asportare la milza.

Una volta condannato a 5 anni e 10 mesi di reclusione, nella causa 569 del 2002 del Tribunale Popolare Provinciale di Villa Clara, prende di nuovo in  mano il suo metodo di fare spettacolo: lo sciopero della fame.

In quella occasione, la posizione mantenuta da Fariñas Hernández gli provocò una leggera disidratazione, così fu  trattato con siero. Interruppe lo sciopero e il 4 novembre 2002 decise di riavviarlo esigendo che gli ponessero un televisore nella sala dell’infermeria del carcere  dove si stava riprendendo.

Il 5 dicembre 2003, in risposta ai suoi problemi di salute, gli si concesse una licenza extra-penale (nell’articolo 31, paragrafi 3.b e 4 del Codice Penale, si stabilisce la facoltà di concedere la sospensione della detenzione al condannato privato della libertà per giusta causa, sulla base dell’osservazione di buona condotta), nel rispetto delle nostre leggi e sulla base della concezione umanitaria della nostra giustizia e del sistema penitenziario.

Tre anni dopo, questo agente al servizio degli Stati Uniti sostiene un prolungato digiuno per richiedere a funzionari di ETECSA l'accesso ad internet dal suo domicilio. Fariñas è un assiduo giornalista dell’infame stazione radio chiamata
Radio Marti e di altre stazioni anticubane.

Il suo curriculum è amplio anche nell’assistenza alle attività di tutti i tipi della SINA e alcune sedi diplomatiche europee che dirigono la sovversione a Cuba, da cui riceve istruzioni, denaro e forniture.

Ci cono principi bio etici che obbligano il medico a rispettare la decisione di una persona che ha deciso di avviare uno sciopero della fame.

Pertanto, in nessun modo li si può forzare ad ingerire alimenti come fanno quotidianamente le autorità statunitensi nelle prigioni e nei centri di tortura di
Guantanamo, Abu Ghraib e Bagram, in violazione dei diritti dei detenuti.

La medicina può agire solo quando il paziente è entrato nella fase di shock, fase in cui, di norma, è già tardi perché l'essere umano è al limite della sopravvivenza, ciò che viene chiamato il punto di non ritorno.

Come conseguenza di episodi successivi di scioperi della fame, il corpo di Fariñas si trova in un processo di notevole deterioramento.

Se oggi è vivo, bisogna dirlo, è grazie all’attenzione medica qualificata che ha ricevuto, indipendentemente dalla sua condizione di mercenario.

In questo caso, non è la medicina che deve risolvere il problema intenzionalmente creata allo scopo di screditare il nostro sistema politico, ma lo stesso paziente i senza patria, i diplomatici stranieri e i media che lo manipolano. Le conseguenze saranno di sua competa ed intera responsabilità.

Cuba, che ha dimostrato abbondantemente che tiene come valuta principale la vita e la dignità dell’essere umano, non accetterà pressioni o ricatti.