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Il versatile Mr. Pellet (quello che non perde un corteo delle Dame di Washington) |
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22 marzo 2010 - www.cubadebate.cu
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I diplomatici europei -
Volker Pellet, funzionario dell’ambasciata tedesca, e Frantisek Fleisman, Terzo
Segretario dell’Ambasciata della Repubblica Ceca- hanno partecipato ad un atto
in aperta collaborazione con i gruppi controrivoluzionari organizzati e
finanziati dagli Stati Uniti e alcuni paesi europei.
Secondo
dati ufficiali del suo ministero, il diplomatico è attualmente l'incaricato
d'affari della rappresentanza diplomatica nell’Isola; tuttavia, è stato anche
portavoce di un ministro con un ambiguo passato di provocatore, ha partecipato
ad una conferenza europea su sicurezza e difesa, é apparso come osservatore nel
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e in Kosovo ha preparato l'arrivo
della NATO, i suoi bombardamenti e i massacri dei suoi alleati.
Volker Pellet,
nel 2000 e nel 2001, ha agito come portavoce del Ministro degli Esteri tedesco, Joseph Martin "Joschka" Fischer, quando evocava dettagli della vita agitata del
suo capo, racconta il giornale sensazionalista Hamburger Morgenpost
nella sua
edizione del 14 luglio 2000, benché non offra ulteriori informazioni al
riguardo.
Tuttavia,
in quel momento la stampa tedesca trattava a fondo il passato politico di
Fischer che ha iniziato la sua carriera politica come un "estremista di
sinistra". Come segnalato dai media tedeschi, utilizzando le immagini conservate
in archivio, ha gettato bombe molotov contro la polizia e ha prestato la sua
auto a "terroristi" che l’hanno utilizzata per eseguire un'azione.
"In
circostanze normali Fischer sarebbe finito in carcere e in alcuna maniera lo si
sarebbe ammesso neppure come portinaio del ministero tanto meno essere un
ministro" ha detto una fonte che aggiunge: "Se alla fine i poteri reali lo
hanno ammesso, sarà stato perché questo influente membro del Partito Verde avrà
acquisito ceri meriti in passato".
Nel 2002, il nome di Pellet poteva essere
letto in un elenco di diplomatici del suo paese che sviluppavano la loro
attività nei corridoi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La PESD allora era un organismo politico militare
attraverso il quale la UE preparava ed eseguiva i suoi primi interventi militari
al fuori dell'Europa, in concreto nella Repubblica Democratica del Congo e nel
Ciad. I due paesi africani interessano agli europeo per le loro risorse naturali
e la loro posizione strategica.
Nello
stesso elenco di partecipanti a questo evento politico-militare, accanto a
Pellet, apparivano personaggi che non tenevano alcuna relazione con i "diritti
umani", come Kaspars Ozolins, il direttore della Sicurezza degli Affari esteri
della Lettonia; il Tenente generale Jean-Paul Perruche, direttore generale del
Consiglio Militare dell'Unione Europea; Pete Piirainen, consulente del Ministero
della Difesa della Finlandia. Colpisce il fatto che la lista non specifica
l'incarico detenuto dal il signor Pellet.
Conclude il
nostro interlocutore: "A pensare male, anche la Cancelleria tedesca conta su
servizi che in altri paesi di lingua ispanica non sono chiamati "servizi
igienici","water" o " bagni ".
Proseguendo
la ricerca negli archivi, uno scopre che Pellet è stato console a Belgrado e che
gestiva il dossier ... Kosovo.
A tal punto che vi é traccia nei rapporti ufficiali kosovari che nel 1995, ha incontrato Ibrahim Rugova, il defunto
leader secessionista, quando si stavano producendo gravi disordini che hanno
portato all’occupazione del territorio da parte delle truppe della NATO.
Nelle sue
memorie dal titolo “La caccia: io e i criminali di guerra"
l'ex procuratrice
generale del Tribunale Internazionale per i Crimini di Guerra per la Jugoslavia
a L'Aja, Carla Del Ponte, racconta come, nel bombardamento della Serbia e del
Kosovo, che nel 1999 la Nato scatenò per 78 giorno, morirono centinaia di
persone in ospedali, scuole, parchi e persino chiese. L'amico della "dissidenza" cubana pagata, naturalmente, sa meglio di chiunque altro di questo massacro, come deve sapere qualcosa della base militare di Campo Bondsteel, che si descrisse come una “versione di Guantanamo". E dell’attuale Kosovo diretto, si dice, da bande criminali responsabili del traffico di droga, contrabbando e donne di cui lui, modestamente, ha contribuito alla creazione. Ma di questo non parla.
Pura casualità, Frantisek Fleisman, l’accompagnatore ceco di Pellet negli ultimi avvenimenti ha partecipato al vertice dell’OSA tenuto a San Pedro Sula, Honduras, il 2-3 giugno 2009, in veste di osservatore accanto all'ambasciatore ceco in Costa Rica.Se fosse rimasto alcuni giorni in più, avrebbe assistito al golpe contro il presidente Manuel Zelaya.
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