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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

Complice

Walesa si é portato

 

via il suo "regalino"

 

 

 

4 febbraio 2010 - (Da El Duende, Radio Miami)  www.granma.cubaweb

 

 

L'ex presidente polacco Lech Walesa, ieri, era di nuovo a Miami. E' venuto per parlare come ospite d'onore di Jorge Mas Santos ad un banchetto offerto dalla "Fondazione Cubana-Americana" nell'edificio della chiamata "Torre della Libertà", situato nella Biscayne Avenue, nel centro della città.

Qualche anno fa Walesa era stato ancora qui intorno. In tale occasione il suo anfitrione era stato Jorge Mas Canosa, il "padre fondatore della suddetta Fondazione" si perdoni la ripetizione. In tale occasione, parlando ad un banchetto, come quello di  ieri e dopo aver bevuto mezza bottiglia di vodka polacca, l'ospite pronunciò un emotivo ed ottimistico discorso in cui, come un regalo di speranza ai suoi anfitrioni, diceva loro di preparare le valigie poiché il Governo cubano, allora presieduto da Fidel Castro, era alla fine, come aveva già pronosticato il giornalista del
Miami Herald, Andres Oppenheimer.

Nelle sue dichiarazioni di martedì, dopo una buona cena e un'altra mezza bottiglia di vodka polacca, Walesa ha dichiarato agli astanti - circa 300 invitati che hanno pagato $ 100 al coperto  - che a Cuba il cambio di governo è proprio dietro l'angolo. Era lo stesso Walesa. E'stato lo stesso discorso. Ma il Mas Canosa presente non era il padre, ma il figlio. Né era la stessa bottiglia di vodka.

Mi dicono che Walesa, ora ritiratosi dalla politica nel suo paese, si dedichi a pronunciar discorsi. Lo pagano in base alla lunghezza della sua perorazione e alla distanza che deve percorrere da Varsavia, assieme al soggiorno pagato in hotel a cinque stelle e biglietti di prima classe per due accompagnanti. Ah, e cosa più importante, la busta con il denaro che Walesa  segnala come "regalino".

E soprattutto non vodka russa Stalichnaya, deve essere polacca e di marca "Sobietski", la cui  propaganda sostiene di essere la migliore al mondo; che allegra la vita perché a quello che la beve fa venir voglia di dire sciocchezze
.