Il traduttore si scusa per gli errori |
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Rimangono ancora altri
capitoli, signor Latell
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27.04.10 - da Néstor García Iturbe* www.cubadebate.cu
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Ho appena terminato di leggere l'ultimo numero, del marzo 2010, del "Il Rapporto Latell " dal titolo "Il Capitolo Finale?".
"Il Rapporto Latell" è una pubblicazione digitale che viene pubblicata mensilmente dal signor Brian Latell, ex ufficiale della CIA che si auto titola "illustre analista su Cuba” che per diversi anni ha occupato l’ incarico di Ufficiale Nazionale de Intelligence per l'America Latina nell’ ufficio del Direttore Centrale di Intelligence degli Stati Uniti.
Durante la sua attività come Ufficiale Nazionale de Intelligence, che ha avuto inizio nei primi anni della decade del '90 del secolo scorso, Latell era l’incaricato di confezionare la Valutazione Annuale d’Intelligence su Cuba. In tale documento, il signor Brian Latell, anno dopo anno, ha predetto che la Rivoluzione cubana avrebbe cessato di esistere quell’ anno, inoltre lo argomentava in forma inconfutabile, con tutta una serie di "informazioni" ricevute dalle varie agenzie che operano contro Cuba nella Comunità di Intelligence degli Stati Uniti.
Di ciò il "illustre analista su Cuba" - come egli stesso spiega nella presentazione del suo "Rapporto" - “informò vari presidenti degli Stati Uniti e di altre nazioni, membri di governo e legislatori". Adesso capisco perché il signor Latell ha cessato di essere Ufficiale Nazionale d’Intelligence. Tutte queste persone sono giunte alla conclusione che non potevano aver fiducia in ciò che lui diceva.
Un altro aspetto interessante segnalato nell'introduzione de "Il Rapporto Latell" è quando il suo editore specifica che "è una pubblicazione dell’ICCAS (Istituto di Studi Cubani e Cubano-Americani dell'Università di Miami), per la quale non sono stati utilizzati fondi forniti dal governo" e che le opinioni espresse sono quelle dell'autore e non riflettono "i punti di vista dell’ICCAS e/o dell'Agenzia Internazionale per lo sviluppo degli Stati Uniti USAID".
Sembra che all’ "illustre analista su Cuba" sia sfuggito un dettaglio. Va bene chiarire quello dell’ICCAS, ma qual è il motivo di chiarire quello dell'USAID? Ciò non resiste alla più elementare "analisi". Perfino a un giovane analista, che sta iniziando la sua carriera, richiamerebbe l'attenzione di questa allusione "non necessaria" ... se non fosse l'USAID, con fondi della CIA, che finanzia il "Rapporto".
Dopo queste chiarimenti, che considero mettano il lettore in grado di capire chi è Brian Latell e chi paga ciò che scrive, passerei a fare l'analisi dell’ultimo "Rapporto", chiarendo che non mi considero un illustre analista.
Non voglio stancare i lettori o occupare il loro tempo per divertimento. Il "Rapporto" del marzo 2010, fa un racconto storico di tutta una serie di situazioni affrontate dalla Rivoluzione cubana, molti delle quali prese da quelle che Latell segnalava come Ufficiale Nazionale di Intelligence.
La cosa interessante di ciò è che le citate situazioni erano "altamente difficili", secondo Latell, ma la Rivoluzione fu in grado di risolverle soddisfacentemente ed andare avanti. La prova migliore è che siamo qui, nonostante tutto questo. Secondo quanto affermato da Latell, sono "nuovamente" popolari le predizioni secondo cui la Rivoluzione cubana presto collasserà - egli afferma "nuovamente" per le volte che fece previsioni simili che risultarono sbagliate - l'unica cosa certa che cita nel suo "Rapporto" è che "predire la fine del regime dei fratelli Castro è stata una posizione perdente durante i 51 anni che sono stati al potere".
Spiega, lo speranzoso, che stava quando l'Unione Sovietica scomparve e avemmo gravi problemi economici e dichiarammo il Periodo Speciale.
Sentiva che tutto arrivava al suo termina con i problemi sul Malecon, i black-out e la crisi del trasporto.
In alcuni momenti pensò che la debacle era a portata di mano quando considerava che c'era una convulsione politica ed economica impossibile da controllare.
Altri eventi e situazioni che cita nel suo "Rapporto", come alcune diserzioni e sostituzioni, le considerò, al momento, un segnale che presto la Rivoluzione avrebbe cessato di esistere.
Cita opinioni raccolte a traditori del nostro processo, che non cessano di essere menzogne per dare respiro ai servizi speciali degli Stati Uniti e che garantiscono loro il sostentamento quotidiano.
Infine afferma che una ribellione guidata da una "elite" che costituisca una sfida per il “caduco” regime è più probabile che una insurrezione popolare per le strade. "Questa continua ad essere una previsione poco fondata" conclude.
Tuttavia non capisco perché il signor Brian Latell questo “Rapporto” lo titola "Il Capitolo Finale?".
Come si può interpretare questo "analista non illustre", ci sono dubbi da parte del Sig. Latell che siamo nel Capitolo Finale, quindi i punti interrogativi che racchiudono la frase.
Signor Brian Latell, per la prima volta nella vita siamo d'accordo. Evidentemente, ha potuto sviluppare la sua acutezza mentale, ciò che le ha permesso di dubitare che la Rivoluzione cubana sia nel Capitolo Finale.
Rimangono ancora altri capitoli, signor Latell
Dottore in Scienze Storiche, Professore Titolare dell’Istituto Superiore di Relazioni Internazionali “Raúl Roa García”, MINREX; Ricercatore Titolare dell’Istituto di Storia di Cuba; Scrittore ed Esperto in Stati Uniti.
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