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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Gli USA assegnano grandi somme

 

per la sovversione in Cuba

 

 

 

 

31 marzo 2010 - da Prensa Latina

 

 

Gli Stati Uniti assegnano annualmente cifre milionarie per finanziare le attività dei piccoli gruppi aspiranti a stimolare un movimento sovversivo in Cuba. E non può essere un segreto perché si tratta di partenze previste senza rossore alcuno e promosse nelle sessioni del Congresso o estratte dei fondi segreti della CIA ed altre agenzie governative, ma divulgate in maniera permanente per la propria stampa nordamericana.

Sono abbondanti somme che, inoltre, si disputano fino a pubblicamente chi hanno deciso di accettare il ruolo indicato da Washington e li ricevono per distinte vie a L'Avana.

I denari della cospirazione hanno provocato più di una disputa pubblica tra il pugno di raggruppamenti che appena contano nelle sue file su un esiguo numero di membri.

È per quel motivo che non stupiscono ora i cavi delle agenzie di notizie che riflettono la “revisione” reclamata per congressisti nordamericani della forma nella quale si consumano le risorse promosse.

Così, per esempio, il senatore John Kerry ha vietato la consegna degli ultimi 40 milioni di dollari destinati ad aiutare gli oppositori cubani dentro l'Isola fino a riuscire un'analisi esaustiva del suo utilizzo. Neanche sorprende che da L'Avana, con interessata fretta, una signora pulitamente
vestita in bianco applauda la decisione di Kerry e chieda con urli niente meno che un'uditiva dell'impiego di quelli milioni perché, evidentemente, stanno consegnandole meno di quello desiderato per lei.

 

Quella signora è la stessa che ha intestato minuscole sfilate durante le ultime settimane per alcune strade di questa capitale vociferando contro il sistema politico adottato per decisione del paese cubano, aggiungendo così più combustibile alla campagna mediatica contro Cuba. Lei ed un piccolo gruppo di accompagnatori, tra loro funzionari diplomatici nordamericani ed alcuni della vecchia e sbiadita Europa, hanno ricevuto la risposta di migliaia di cittadini che hanno esercitato il suo diritto a dissentire di chi identificano come salariati di una potenza straniera.

Ora, la stessa signora litiga perché più denaro nordamericano sia vestito anche di bianco e protesta con inusitato vigore contro qualunque tentativo di diminuirle la mensilità.