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Libertà per i Cinque, ORA! |
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Dichiarazione del Parlamento di Cuba per denunciare la nuova ingiustizia contro René González e chiamare alla solidarietà con i Cinque |
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12.08.11 - www.granma.cu
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Lo scorso
Dal suo arresto avvenuto nel settembre del 1998,
René González Sehwerert con i suoi compagni Gerardo Hernández Nordelo, Ramón
Labañino Salazar, Antonio Guerrero Rodríguez, e Fernando González Llort ha
sofferto crudeli e degradanti condizioni di reclusione ed ha sopportato ogni
genere di pressione e abuso, includendo la separazione dalle famiglie.
Tutto l’odio di cui sono stati vittime non è
riuscito a scalfire le loro convinzioni e con singolare stoicismo e ammirabile
rettitudine hanno mantenuto sempre una condotta esemplare come reclusi.
Questo degno e coraggioso atteggiamento dei nostri
Cinque compagni che non hanno rinunciato ai loro principi in nessuna
circostanza, assieme alle motivazioni di vendetta politica che hanno
caratterizzato i processi giudiziari con i quali i Cinque sono stati condannati,
ha portato la giudice Joan Lenard ad imporre una nuova ed ingiustificata
condanna a Renè, respingendo lo scorso 16 settembre, una mozione per far sì che,
uscendo di prigione, potesse ritornare a Cuba, nel seno della sua famiglia e tra
il suo popolo.
La decisione della giudice, che reitera il
requisito speciale e addizionale di “proibirgli, dopo l’uscita dal carcere, di
associarsi e/o visitare luoghi specifici dove si sa che stanno e sono
frequentati da individui o da gruppi tali come terroristi”, incluso nella
sentenza e imposto su petizione specifica del Governo, è la prova inappellabile
che i terroristi nemici di Cuba continuano a godere di totale impunità e
dell’appoggio delle autorità nordamericane.
Per circa 50 anni le successive amministrazioni di
questo paese hanno protetto il terrorismo contro Cuba ed hanno dato protezione
ad individui e organizzazioni di terroristi nel loro stesso territorio. Lì
vivono in completa normalità, con accesso prioritario nei media di diffusione e
con totale impunità per organizzare e promuovere il terrorismo contro il nostro
paese, i responsabili di tanta morte e tanto dolore.
Il solo riconoscimento di questa realtà da parte
della giudice e del Governo, ratifica lo Stato di Necessità che ha obbligato a
penetrare nei gruppi dei terroristi e dimostra che le severe sanzioni dei Cinque
avevano l’obiettivo di proteggere i veri terroristi che, come
Non ci sono dubbi che il governo degli Stati Uniti
sa perfettamente che il fatto che René debba risiedere nel territorio di questo
paese costituisce una seria minaccia per la sua vita e la sua integrità fisica.
Le autorità nordamericane saranno responsabili di quello che potrà accadere.
La causa dei Cinque è sempre più conosciuta nel mondo.
Migliaia di uomini e donne di ogni latitudine e di
tutti gli strati sociali si sono sommati alla lotta per la loro liberazione,
includendo numerosi parlamentari e organi legislativi.
Ringraziamo tutte e tutti a nome dei Cinque e
delle loro famiglie, vittime a loro volta dell’ ingiustizia e per l’appoggio
dato per ottenere la loro libertà.
Non è stato e non è un cammino facile per
l’opposizione del revanscismo, l’odio e la cecità che esiste negli Stati Uniti
in relazione a Cuba, per non essere riusciti a piegare il nostro popolo. Inoltre
si oppone luna ferrea censura di questo caso nei mezzi di comunicazione che solo
in pochissime occasioni hanno fatto allusione a questa ingiustizia.
Crediamo fermamente che la solidarietà può tutto e
che le cause giuste trionfano sempre sulla menzogna e l’ingiustizia.
Per questo chiamiamo tutti i Parlamenti e i membri
di questi, le forze e i gruppi politici e sociali impegnati con la verità e la
giustizia, tutte le donne e gli uomini degni del pianeta, ad esercitare tutta
l’influenza per far sì che il presidente Obama faccia quello che deve fare:
permettere il ritorno immediato di René in seno alla sua famiglia e porre in
libertà i suoi quattro compagni di lotta e di prigionia.
Rendiamo possibile che tra tutti si faccia giustizia!
Commissione delle Relazioni Internazionali Assemblea Nazionale del Potere Popolare L’Avana, 11 ottobre del 2011
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Nota dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare
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11.08.11 - www.granma.cu |
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Il
Sono passati dieci giorni e
la situazione è sempre la stessa.
Come sanno l autorità
nordamericane, agli inizi della prossima settimana scade un termine decisivo nel
processo del suo appello straordinario (Habeas Corpus).
Dobbiamo esigere ancora una
volta che pongano fine immediatamente a questa situazione ingiusta ed illegale,
e reclamiamo nuovamente la solidarietà di tutte le persone oneste.
Assemblea Nazionale del Potere Popolare L’Avana, Agosto 11, 2011 |
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Libertà per i Cinque, ORA!
Accordo dell'Assemblea Nazionale sui Cinque Si esige che le autorità nordamericane pongano fine immediatamente al trattamento ingiusto ed illegale contro Gerardo Hernández Nordelo |
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2.08.11 - www.granma.cu
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L’estate per molti è tempo di vacanze, ma senza dubbio dobbiamo
intensificare anche adesso un lavoro sistematico e conseguente per mettere in
pratica gli accordi del
VI Congresso
del Partito e le decisioni di questa Assemblea e del Governo, per attualizzare e
perfezionare. Ugualmente dobbiamo portare ad un livello superiore la lotta per
la liberazione di Gerardo Hernández Nordelo, Ramón Labañino, Antonio Guerrero,
Fernando González e René González.
È l’ora di moltiplicare senza riposo le azioni per demolire il
muro di silenzio che permette a Washington di perpetuare l’ingiustizia.
Dobbiamo esigere che consegnino le informazioni che nascondono
sulla congiura dei detti
"giornalisti"
di Miami, che calunniarono i nostri compagni e inoltre provocarono e
minacciarono i membri del Tribunale, nonostante le proteste della stessa
giudice; dobbiamo esigere che si mostrino le immagini del satellite tenute
nascoste da 15 anni, sicuramente perchè celano la menzogna nordamericana
sull’ubicazione dell’incidente del 24 febbraio del 1996.
Dobbiamo reclamare un’altra volta che i detti mezzi
d’informazione eliminino la censura che hanno imposto al documento in cui
Washington ammetteva, dieci anni fa, che le era impossibile sostenere la sua
principale accusa contro Gerardo.
Le prossime settimane saranno decisive per la conclusione del
processo di
Habeas Corpus
di Gerardo e com’è avvenuto in occasioni precedenti, lui affronta nuovi e gravi
ostacoli che si aggregano alla sua difficilissima situazione carceraria e che
costituiscono una chiara violazione dei suoi diritti e delle stesse norme
nordamericane.
In questa tappa cruciale gli sono state create difficoltà
addizionali per la comunicazione con i suoi avvocati e con i funzionari
consolari cubani; hanno ristretto e impediscono l’accesso alla corrispondenza,
anche quella di carattere legale relazionata al suo caso.
L’Assemblea Nazionale del Potere Popolare esige che le autorità
nordamericane pongano fine immediatamente al trattamento ingiusto ed illegale
contro Gerardo Hernández Nordelo e richiama alla più ampia solidarietà tutti i
parlamentari e le persone oneste per conseguire la libertà dei Cinque patrioti
cubani ed il loro ritorno, immediato e senza condizioni, in Patria.
Impegniamoci in questa lotta senza perdere un solo giorno!
Hasta la victoria, sempre!
L’Avana, 1º agosto del 2011 Assemblea Nazionale del Potere Popolare
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