L’avvocato José Pertierra ha detto che è una punizione addizionale la ‘Libertà vigilata’ imposta a René González, il primo dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri ad
uscire dalla sua ingiusta prigionia, durata più di 13 anni.
In una conferenza data nell’Università Complutense di Madrid, il noto avvocato ha considerato una vera crudeltà la decisione della giustizia nordamericana di ritenere René, che è stato scarcerato dopo avere scontato la sentenza e che ha espresso il desiderio di ritornare a Cuba.
“È un’azione selvaggia e irresponsabile del governo degli Stati Uniti, obbligarlo a rimanere in libertà vigilata proprio dove convivono in maniera impune noti terroristi ed esiste un odio viscerale verso l’Isola”, ha denunciato Pertierra, alludendo al sud della Florida.
Con vari riconoscimenti internazionali per il suo lavoro a favore dei diritti umani, l’avvocato ha partecipato ad un colloquio nella Complutense, sui processi giudiziari e politici contro il terrorismo negli Stati Uniti.
Parlando agli studenti della facoltà di Scienze Politiche di questo centro di alti studi, Pertierra ha paragonato il processo fatto al noto terrorista internazionale Luis Posada Carriles con quello dei Cinque combattenti dell’Isola delle Antille.
Secondo Pertierra, Posada Carriles è il caso più emblematico di terrorismo di Stato, applicato contro Cuba da più di mezzo secolo, perchè è stato l’autore dell’esplosione di un aereo civile con 73 persone a bordo, sabotato nel 1976.
“Potete immaginare l’orrore prodotto in quell’aereo quando scoppiarono due bombe in volo”, ha sottolineato il giurista, che ha ricordato che non sono mai stati recuperati i corpi di 58 delle vittime di quell’orrendo crimine.
Pertierra, che ha rappresentato il Venezuela nel processo contro Posada Carriles, ha fatto riferimento anche alla collocazione delle bombe negli alberghi cubani durante il decennio del 1990 del secolo scorso, dietro cui c’era la mano di Posada Carriles, che aveva assunto per quel fine mercenari di El Salvador e del Guatemala.
“La missione di René, Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González era frenare quella campagna di terrore mediante la loro infiltrazione nelle organizzazioni dei terroristi a Miami”, ha detto.
Questi gruppi godono di totale impunità negli USA e per questo l’isola dei Caraibi è stata obbligata a inviare i Cinque, come sono conosciuti questi prigionieri politici nella campagna internazionale per la loro scarcerazione.
“Il lavoro dei Cinque era accumulare prove sui piani violenti, per proteggere il loro paese e per questo sono stati condannati, mentre Posada Carriles è sempre libero”, ha indicato ancora Pertierra, che rappresenta il Venezuela nel caso dell’estrazione di questo criminale confesso.
La conferenza nell’Università Complutense è stata convocata dalla Piattaforma Bolivariana di Solidarietà con il Venezuela e dalla Coordinatrice Statale di Solidarietà con Cuba.
Era presente l’ambasciatore di Caracas a Madrid, Bernardo Álvarez, con diplomatici della delegazione de L’Avana, lì accreditati.