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Uno dei Cinque chiede un nuovo processo |
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4.01.11 - David Brooks pubblicato in La Jornada (Cubadebate)
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Gerardo Hernández, uno dei cosiddetti Cinque cubani processati, nel 2001, per spionaggio e cospirazione per l'infiltrazione in gruppi anti-castristi di Miami per prevenire atti terroristici contro Cuba, ha depositato un ricorso presso il Potere Giudiziario sostenendo che l'accusa di cospirazione per commettere omicidio deve essere respinta perché egli non era a conoscenza dei piani per abbattere i due aerei anti-Castro degli Hermanos al Rescate.
L'accusa di cospirazione per commettere assassinio si è incentrata sull’abbattimento, da parte del governo cubano, il 24 febbraio 1996, di due aerei là dove L'Avana insiste nel dire che fosse spazio aereo cubano, mentre per gli Stati Uniti era uno spazio internazionale. Il suo primo avvocato centrò la difesa di Hernandez su dove si fosse verificato l’abbattimento e che per essere nello spazio aereo cubano era un giustificato atto di difesa e non omicidio.
I nuovi avvocati di Hernandez sostengono che questo non fosse il punto focale perché il focus dovrebbe essere il fatto che senza previa conoscenza dei piani per abbattere gli aerei non si può condannare Hernandez per “cospirazione” per commettere omicidio. L'appello presentato sostiene che, di conseguenza, ha Hernandez è stato negato il diritto ad una difesa efficace e ad un giusto processo di legge.
Tuttavia a Miami, questo appello, è stato interpretato come che Hernandez stia ammettendo l'ipotesi che gli aerei siano stati abbattuti in acque internazionali e che ciò rappresenta una rottura con il governo cubano. Infatti la nota sul tema del Miami Herald è che la "spia" cubana Hernandez ha dato un "sorprendente giro" con il quale sta "fondamentalmente contraddicendo la posizione del regime a cui ha giurato lealtà e che lo ha dichiarato come un moderno eroe della rivoluzione".
Infatti, come ricorda Pertierra, durante il processo originale, la stessa procura chiese di ritirare questa imputazione per essere molto debole, ma il giudice rifiutò. Intorno alle interpretazioni, in Miami, che tutto questo rappresenta una rottura tra Hernandez e Cuba, Pertierra ha semplicemente detto "non c’è rottura" perché si tratta di un’argomentazione giuridica circa l'accusa di cospirazione per commettere omicidio.
Pertierra, i cui uffici sono a Washington, e che rappresenta il governo del Venezuela nel caso di estradizione di Luis Posada Carriles, ha detto che "gli USA sanno molto bene che i Cinque sono stati in questo paese per difendere Cuba contro il terrorismo, la cui origine è Miami. Un terrorismo che ha assassinato migliaia di cubani indifesi. Uno degli autori intellettuali del terrorismo contro Cuba è Luis Posada Carriles, che gli Stati Uniti proteggono sul loro suolo e ostacolano la sua estradizione in Venezuela. Tuttavia i cinque sono in carcere con lunghe e ingiuste condanne. Gerardo non è un assassino. E’ un combattente contro il terrorismo, che ingiustamente sconta due ergastoli in una prigione federale in California. L’assassino è Posada Carriles. Nel 1976 ha fatto esplodere un aereo civile con 73 passeggeri e passeggia liberamente per le strade di Miami dove alcuni lo omaggiano e festeggiano".
Pertierra ha affermato che é il momento che il presidente Barack Obama proceda verso la normalizzazione delle relazioni con Cuba, che include eliminare il blocco. "Un primo passo in questa direzione sarebbe che ai Cinque venisse concessa una clemenza esecutiva perché possano ritornare a Cuba e che estradino Posada Carriles in Venezuela per lì affrontare il processo per 73 capi di imputazione per omicidio".
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