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Il traduttore si scusa per gli errori

 

Madri coraggio…


“Fidel non aveva più colore

in faccia...” ha detto Irma

11.10.11 - G.Minuti www.granma.cu

 

 

Nella Casa de Amistad dell’ICAP, Istituto Cubano di Amicizia dei Popoli, l’antica e splendida residenza di Catalina Laza, detta ‘la Giulietta di Cuba’, si è svolto un incontro poche ore prima della liberazione di René, uno dei Cinque Eroi, liberazione parziale per via di tre anni di libertà vigilata che dovrà trascorrere a Miami, mettendo in pericolo la propria vita per la presenza dei terroristi che sono radicati e protetti da Washington, in questa città e non solo lì.

 

Nell’incontro ha parlato Gloria la Riva, che coordina il Movimento di Solidarietà internazionale per i Cinque negli Stati Uniti, instancabile e attiva come sempre. Era presente Kenia Serrano, che presiede l’ICAP, in attesa di partire per il Messico, dove ha partecipato all’incontro di solidarietà di questa nazione con Cuba, assieme a Giustino di Celmo.

 

C’era anche Irma, la madre di René a cui gli Stati Uniti, che sono sempre molto sensibili ai sentimenti umani, non hanno concesso il visto per andare ad abbracciare il figlio all’uscita da un’ingiusta e lunghissima condanna.

 

Tredici anni, degli anni nel pieno della vita, hanno rubato a René...

 

Irma è stata molto pacata, molto serena nella sua esposizione.

 

Il dolore lo tiene tutto dentro e lo si legge nelle sue parole non pronunciate, come quando ha sottolineato che nessuno s’immagina quanto duri, crudeli e ingiusti sono i trattamenti nelle prigioni degli Stati Uniti, quando poco umano è il trattamento dato ai reclusi... poi ha parlato delle famiglie delle vittime dell’attentato di Barbados ed ha ricordato quei giorni di dolore straziante per tutto il popolo di Cuba, con la folla riunita, e il discorso del comandante in Capo. “Fidel era senza colore, non aveva più colore in faccia tanto era straziato”, ha ricordato Irma...

 

Ed ha incitato ad andare avanti, a lottare e combattere per la libertà dei Cinque, contro il terrorismo, per la pace, per la giustizia, per l’equità, per il rispetto e per costruire quel mondo diverso e migliore che è possibile e perchè tornino a Cuba tutti i Cinque, che sicuramente, come ha detto Fidel: Torneranno!