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Il traduttore si scusa per gli errori
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Olga Salanueva: “Se succede qualcosa a Renè, la responsabilità sarà del governo degli Stati Uniti” |
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19.10.11 - Dailén Vega - Jorge Legañoa www.granma.cu |
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Olga Salanueva, la moglie di René Gonzalez, ha detto a L’Avana che se succederà qualcosa a su marito la responsabilità cadrà sul governo degli Stati Uniti.
“(René) si trova in un grave pericolo è solo, le ragazze sono già tornate (...) se succede qualcosa a mio marito la completa responsabilità sarà del governo degli Stati Uniti ha affermato Olga Salanueva, moglie dell’antiterrorista cubano uscito dalla prigione il 7 ottobre e sottoposto ad un regime di libertà condizionata per tre anni nel sud della Florida.
“Esigiamo dal governo degli Stati Uniti che se ha i mezzi le risorse gli uomini disponibili che vegli per l'integrità fisica di Renè ma senza dubbio sino ad oggi non ha fatto.
Olga ha detto di non conoscere i dettagli delle condizioni del regime di libertà vigilata imposte a Rene ma ha segnalato che deve rimanere all'interno del nord americana non può stabilire contattai con i suoi compagni del caso nemmeno per telefono e per lettera deve continuare a ricevere informazioni di come stanno (Ramón, Gerardo, Fernando e Tony) attraverso i familiari. Non può portare armi di alcun tipo. Quindi se qualcuno lo aggredisce lui non può neppure difendersi” ha osservato.
In questo momento René si trova negli USA con suo padre e si spera che anche la madre possa visitarlo “però é alla mercé di qualsiasi cosa cosa gli possa succedere” ha aggiunto.
Olga ha sottolineato la convinzione che René “in qualunque luogo dove si trovi seguirà a lottare perché si aprano le sbarre dei carceri dove sono i suoi quattro fratelli e che possano ritornare i Cinque a Cuba”.
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Olga Salanueva: “La nostra nuova battaglia è per far tornare a casa René” |
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10.10.11 - Dailén Vega - Jorge Legañoa www.granma.cu
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“Mi ha telefonato e la prima frase è stata: “Mi amor, sono già qui con le
bambine, stiamo bene... ci sono stati, baci, abbracci e lacrime (…) René stava
cantando canzoni di Silvio. Si sono mesi a cantare e ha abbracciato suo fratello
e suo padre...”
Così
Olga Salanueva, moglie di René González, ha descritto i primi minuti di libertà
vigilata di uno dei Cinque Eroi antiterroristi cubani, che il 7 ottobre è
“Fisicamente sta bene, per la fortuna di tutti noi. Ha buona salute”, ha sottolineato, ed ha aggiunto: “Questo martirio è finito. René è libero ma il ciclo non è terminato ancora, perchè così avverrà quando tornerà a casa sua. Non in un domicilio che deve cercare per restare là. Questo non è la casa. La sua casa è qui. Per questo noi lottiamo adesso. La nostra nuova battaglia è per far tornare a casa René”.
“Non capisco perchè un uomo che ha già scontato la crudele condanna imposta, non possa vedere sua moglie! Perchè io non ho potuto stare con lui quando è uscito dal carcere, o visitarlo perlomeno! Dobbiamo lottare per il riavvicinamento familiare totale”.
Olga ha ricordato il pericolo che pende sulla vita di René. “Fino a quando rimarrà negli Stati Uniti vicino ai terroristi nemici di Cuba, che radicano lì e sono protetti dal governo nordamericano.
Se non ci fossero organizzazioni terroristiche nel territorio nordamericano i Cinque non avrebbero mai dovuto abbandonare la Patria, la famiglia, la casa e andare là. Non avevano niente da cercare là, se non prevenire le azioni dei terroristi.
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