Nuestra America - Haiti |
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Haiti ricorda il primo anniversario del terremoto Solo il 5% delle macerie rimosse e false promesse dei paesi ricchi dopo il disastro. |
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12.01.11 - Sinay Céspedes Moreno www.granma.cu
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L’apertura di un registro delle vittime, darà inizio oggi mercoledì 12, alle attività commemorative per il primo anniversario del terremoto che ha devastato Haiti il 12 gennaio del 2010.
Ogni haitiano che ha perduto un familiare per il terremoto, potrà iscriverlo, in accordo con le dichiarazioni dei funzionari dell’archivio nazionale.
Con questa iniziativa l’amministrazione vuole dare una soluzione a uno dei problemi derivati dal terremoto per dichiarare legalmente morte vittime per le quali non sono mai stati emessi certificati di morte.
Si celebrerà una messa nella spianata della cattedrale e seguiranno poi vari servizi religiosi delle chiese episcopali e protestanti.
Chi pratica il vudù, avrà uno spazio nell’Ufficio di Etnologia, per realizzare la sua giornata di commemorazione.
A mezza mattina si collocherà la prima pietra delle fondamenta di un monumento in ricordo del disastro, là dove si trovava la Direzione Generale delle Imposte, completamente distrutta dal movimento sismico.
Quindi si annuncerà l’inizio dell’esecuzione di vari progetti per abitazioni e la costruzione del Municipio di Por au Prince.
Una cerimonia religiosa nel Campo di Marte ed un incontro speciale del Consiglio esecutivo dell’Università Statale di Haiti per onorare le vittime, sono parte delle attività del pomeriggio ed alle 16.53, il momento preciso in cui avvenne il terremoto, si manterrà un minuto di silenzio in tutto il paese ed in continuazione si lanceranno in aria dei palloncini bianchi dalle zone più colpite.
Le donne che hanno perso la vita, saranno ricordate davanti alla sede del Ministero per i Diritti della Donna.
Per riflettere gli aiuti internazionali, nella seconda metà di gennaio si svilupperà una campagna nazionale per mostrare con dati ed immagini, l’assistenza straniera.
Il terremoto ha distrutto il 60% delle infrastrutture della capitale ed ha provocato la morte di più di 220000 persone, danneggiando le case di almeno 1.3 milioni di haitiani.
Sino ad oggi è stato eliminato solo il 5% delle macerie e gli aiuti internazionali promessi non sono stati consegnati e tanto meno distribuiti, com’era stato stabilito.
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