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Il traduttore si scusa per gli errori

 

Intervento del Rappresentante Permanente di Cuba a

Ginevra  nel tema 3 dell'Agenda del 16 Periodo di

Sessione del Consiglio dei Diritti Umani

 

10 de marzo de 2011

 

Signor Presidente:

 

Cuba ha importanti preoccupazioni da condividere e proposte da realizzare. Le minacce all'esistenza stessa dell'umanità mai sono state tanto gravi.

 

La fame cresce a ritmi insostenibili,  gli alimenti sono strasformati in beni di speculazione finanziaria e si destina un volume enorme di cereali alla produzione di biocombustibili nei paesi del Nord opulento. Interi popoli saranno forzati, a breve, alla condizioni di senza patria allo sparire, sotto i mari, dei territori dove hanno vissuto da generazioni, come conseguenza della inazione irresponsabile e colposa di governi industrializzati a fronte del cambio climatico. Il diritto dei popoli alla pace è messo in discussione dalla brama egemonica di poche potenze che ricorrono sempre più spesso alle minacce dell'uso della forza militare e  accumulano arsenali nucleari  capaci di distruggere varie volte la vita sulla Terra.

 

Per la sua dimensione umana, per il suo straordinario significato per il popolo cubano e per tutti quelli che lottano nel mondo in difesa della verità e la giustizia, Cuba destinerà il suo interveto a trasmettere a questo Consiglio un messaggio inviato da cinque cubani  ingiustamente incarcerati negli Stati Uniti. La loro unica responsabilità è stata cercare d’ostacolare le attività terroristiche contro il popolo cubano perpetrate dai gruppi che agiscono con impunità in Florida. La loro detenzione è stata dichiarata arbitraria nell'Opinione  19/2005 del Gruppo di Lavoro pertinente di questo Consiglio. Passo a leggere il messaggio:
   

 

Messaggio dei Cinque cubani

al Coniglio dei Diritti Umani

 

Si mantiene vigente la sentenza del Gruppo sulla Detenzione Arbitraria di questo Consiglio, al quale il Governo nordamericano ha risposto in modo ipocrita e con argomenti manipolati. L'eco dei nostri ripetuti appelli si perde un anno dopo l’altro in questa riunione generale e le stesse domande sono sempre  senza risposta.   Perché quello che è terrorismo quando si pratica contro i potenti, non è tale quando i potenti lo utilizzano? Perché alcuni possono aggredire, massacrare e distruggere orribilmente la vita umana, in nome di una presunta  guerra al terrorismo, mentre le vittime delle  loro azioni terroristiche non possono esercitare il più semplice diritto alla difesa?

 

Perché stimiamo la vita umana secondo le armi o la capacità di potenza economica o di ricatto di alcuni governi? Non è lodevole difendere un popolo dal terrorismo, al di sopra delle considerazioni politiche? 

 

L'umanità deve ammettere che il Governo nordamericano, auto-nominato giudice del pianeta, offre rifugio ai terroristi nella Florida ed utilizza impunemente il suo corrotto sistema giudiziario per proteggerli. 

 

Finché il valore della vita umana continuerà ad essere tanto relativo, la più elementare dignità continuerà ad essere un'utopia, e non basteranno mille consigli come questo, per far sì che il mondo prenda sul serio la lotta per i diritti umani. 

 

Noi, intanto, continueremo a praticare la dignità”.