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Il silenzio e l'infamia

 

Parole nella Riunione del Comitato Esecutivo

del Consiglio Mondiale per a Pace

 

Avana 29.04.11 - Ricardo Alarcon de Quesada  www.cubadebate.cu

 

Cra Maria do Socorro Gómez Cra

 

Compagne/i:

 

Ci onora che qua si riunisca il Comitato Esecutivo del Consiglio Mondiale per la Pace, istituzione che si adopera per la convivenza armoniosa tra le nazioni ed il rispetto dei diritti dei popoli, e lo ha sempre fatto, senza vacillare, fin dalla sua fondazione quando si iniziava la cosiddetta Guerra Fredda.

 

Il Consiglio Mondiale per la Pace

ha premiato Fidel Castro

 

3.05 - Il Consiglio Mondiale per la Pace ha concesso al Comandante in Capo Fidel Castro l’Ulivo della Pace, perché è sempre stato esempio di costante lotta per la convivenza pacifica tra le nazioni.

Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, ha ricevuto il riconoscimento assegnato a Fidel durante la prima giornata della riunione del Comitato esecutivo dell’organizzazione, che ha riunito i rappresentanti di 40 paesi.

L’omaggio è una scultura in legno, che rappresenta il globo terracqueo  coronato con rami  d’ulivo del pace, opera dell’artista greco Kosta Rotos.

Anche il  Centro Brasiliano di Solidarietà con i Popoli e la Lotta per la Pace ha reso omaggio a Fidel con un quadro della pittrice  Ediria Amazonas, che rappresenta la lotta e le domande storiche dei lavoratori di tutto il mondo.

Sono stati omaggiati anche, per la loro lotta antiterrorista e per la difesa della pace, René González, Antonio Guerrero, Ramón Labañino,Fernando González y Gerardo Hernández, Eroi della Repubblica di Cuba, prigionieri dal 1998 negli Stati Uniti per aver ostacolato le azioni violente che si organizzano contro il popolo cubano dalla Florida.

Alarcón, durante la riunione ha denunciato che l’assassino confesso Luis Posada Carriles gode la protezione ufficiale di Washington e dal territorio statunitense annuncia crimini futuri con totale impunità.

I Cinque sono stati condannati a pene lunghissime, in situazioni crudeli di prigionia, per aver cercato d’impedire quegli attacchi ed ora subiscono le conseguenze dell’indolenza del sistema giudiziario nordamericano con il silenzio delle multinazionali dell’informazione.

María del Socorro, presidentessa del Coniglio Mondiale per la Pace, ha sottolineato che nella battaglia per difendere l’armonia e la giustizia mondiali, non si tralascerà mai di lottare nell’impegno di ottenere la liberazione dei Cinque Patrioti cubani, perché possano ritornare presto nella loro Patria.

Tutti i partecipanti alla riunione del Comitato Internazionale della Pace, hanno partecipato alla sfilata del Primo Maggio, a L’Avana, e all’incontro con i familiari dei Cinque e i leader e gli organizzatori delle organizzazioni di solidarietà.

Furono continue le sue lotte per evitare lo scontro militare tra i due blocchi in cui allora era diviso il mondo. Quella guerra mai scoppiò anche se sì ripeterono le aggressione imperiali contro popoli che cercavano di liberarsi dominazione coloniale. In quei giorni si prometteva che al superarsi la guerra fredda si sarebbe raggiunto il disarmo generale e completo e le abbondanti risorse, così liberate, sarebbero servite per finanziare lo sviluppo dei paesi del terzo Mondo. Non si è raggiunto né l'uno né l'altro.

 

Terminò la guerra fredda, ma si intensifica la corsa agli armamenti, ora non esiste il Patto di Varsavia, ma la NATO aumenta i suoi membri ed estende la sua azione militare fuori del suo ambito originale, prima invadendo l'Afghanistan e ora bombardando e massacrando, in Libia, la popolazione che dice cinicamente di proteggere. Si fa più profondo il divario tra ricchi e poveri e già quasi nessuno ricorda le vecchie promesse di cooperazione internazionale per lo sviluppo. Sono ogni volta più evidenti i segni di crisi ambientale che minaccia di annientare la specie umana e la fame colpisce centinaia di milioni in tutto il pianeta.

 

Giungete a L'Avana poco dopo la conclusione del VI Congresso del Partito Comunista di Cuba che ha mobilitato tutta la società per esaminare i nostri problemi principali e approvare i cambi indispensabili al nostro progetto economico e sociale. E'stato un Congresso in cui è uscita rafforzata l'unità patriottica della nazione. Tutte e tutti noi ci impegneremo a costruire una società migliore in cui fiorisca il nostro socialismo, il socialismo possibile a Cuba, oggi.

 

Sono grandi le sfide di fronte al nostro popolo. Resistiamo ad una guerra economica che dura ormai da oltre mezzo secolo, il genocidio più lungo della storia. Affrontiamo altre forme di aggressione compreso il terrorismo che ha ucciso o ha gravemente colpito migliaia di nostri connazionali.

 

Sono sei anni che Luis Posada Carriles, assassino confesso, sfrutta una protezione ufficiale e dal territorio USA annuncia futuri crimini in totale impunità. Per cercare di impedire tali attacchi sono stati ingiustamente condannati e soffrono crudele prigionia i Cinque compatrioti a cui voi avete fatto un riconoscimento molto speciale.

 

Apprezziamo profondamente la vostra solidarietà.

 

I Cinque sono la prova inconfutabile che Washington pratica il terrorismo contro il popolo cubano. Non è storia del passato. Continua a farlo tuttora.

 

Perciò il lunedì 25 aprile di quest'anno, appena cinque giorni fa, la Procura ha chiesto che sia respinta sommariamente, senza udienza né considerazione alcuna, la petizione di Habeas Corpus a favore di Gerardo Hernandez Nordelo.

 

Stessa reazione è stata successivamente rispetto alla mozione simile di Antonio Guerrero e di René González.

 

Washington vuole che il tribunale di Miami respinga i ricorsi senza discuterli, senza riesaminare le prove, senza ascoltare nemmeno un accusato su cui pesa una non comune condanna a due ergastoli più quindici anni.

 

Essi vogliono, in segreto, perpetuare una brutale ingiustizia. È lo stile di coloro che hanno creato carceri clandestine ed hanno legalizzato le torture.

 

Pensano di poterlo fare impunemente perché contano sulla complicità dei cosiddetti media che occultano la verità ed impediscono al popolo nordamericano di conoscerla. E'urgente convocare la solidarietà di tutte le persone oneste.

 

Bisogna moltiplicare ovunque azioni come quella che voi realizzate e che meritano la nostra gratitudine.

 

Solo così possiamo sconfiggere la dittatura dei media che è il principale strumento dell'Impero ed colpevole anche per le sue infamie.

 

Che si erga in tutto il mondo l’appello al Presidente Obama perché   liberi i  Cinque, tutti e ciascuno di loro, senza eccezione né condizione alcuna.