Nell’anno
2005, prendendo in considerazione il contesto economico e finanziario internazionale, così come l’insieme di fattori di carattere più specifico che influivano positivamente nel disimpegno dell’attività economica del paese, si adottò la decisone di rivalutare del 8% il tasso di cambio ufficiale del Peso Convertibile - CUC - in relazione al Dollaro statunitense - USD - e alle altre monete straniere. Va ricordato che dal 1994, data della creazione del Peso Convertibile e sino al 8 aprile del 2005, il tasso di cambio del Peso Convertibile in relazione al dollaro statunitense si era mantenuto invariabile in 1 CUC x 1 USD.
La stessa dinamica della nostra economia negli anni successivi, aggravata dai danni e dalle perdite provocate dagli uragani nel 2008 e dagli effetti della crisi economica internazionale, caratterizzata da una grande volatilità dei mercati monetari, ci ha obbligato a riproporci la convenienza di mantenere un tasso di cambio del Peso Convertibile di fronte al Dollaro e alle altre divise, che non corrisponde alle necessità economiche del paese nelle condizioni attuali.
Nell’analisi di tutti questi fattori è stato determinato che il Comitato di Politica Monetaria del Banco Centrale di Cuba considera opportuno svalutare del 8% il tasso di cambio del Peso Cubano in relazione al Dollaro Statunitense e alle altre monete straniere, ossia ristabilire la parità tra il Peso Convertibile e il Dollaro statunitense.
Questa decisione è un passo discreto per propiziare un miglioramento nel Bilancio della divisa nel paese, perchè costituisce uno stimolo per le attività d’esportazione e del processo di sostituzione delle importazioni che, unito ad una maggiore efficacia della pianificazione dei procedimenti utilizzati per l’assegnazione della divisa, a una superiore razionalità nel maneggio dell’emissione monetaria, per l’incremento della produzione e l’efficienza dell’economia nazionale, favorirà lo stabilimento di condizioni più propizie nelle nostre relazioni finanziarie estere.
Come si è informato nel Sesto Periodo Ordinario di Sessioni della Settima Legislatura della Assemblea Nazionale del Poder Popular, durante l’anno 2010 sono diminuite le limitazioni che ci eravamo visti obbligati ad imporre alla fine dell’anno 2008 nei pagamenti delle banche cubane ai fornitori stranieri, e nello stesso tempo sono stati fatti passi avanti significativi nel nuovo negoziato del debito con i nostri principali creditori.
Considerando tutto questo, a partire dal 1º marzo del 2011, il tasso di cambio ufficiale del Peso Convertibile in relazione al Dollaro Statunitense sarà fissato in 1x1, in tutto il territorio nazionale, sia per le operazioni cambiarie realizzate dal settore delle imprese, che per quello che realizza la popolazione attraverso le CADECA.
Va chiarito che si manterranno i margini commerciali applicati nell’attualità alle operazioni cambiarie. L’obiettivo di questo è coprire il costo delle istituzioni finanziarie che svolgono questi servizi.
Continua vigente, ugualmente, il gravame del 10% applicato a chi desidera comprare Pesos Convertibili con Dollari Statunitensi in contanti, come compenso per i costi e i rischi che origina la manipolazione di questi ultimi come conseguenza dell’irrazionale e ingiusto blocco economico finanziario e commerciale imposto da più di mezzo secolo dal governo degli Stati Uniti a Cuba.
Questa decisione non danneggia il tasso di cambio attuale in relazione al Peso Convertibile nelle CADECA, che si mantiene fissato in 24 Pesos Cubani per le operazioni di vendita di Pesos Convertibili per la popolazione nelle CADECA e di 25 Pesos Cubani per le operazioni d’acquisto di Pesos Convertibili per la popolazione nelle CADECA. Non modifica nemmeno il tasso di cambio ufficiale del Peso cubano contro il Peso Convertibile, utilizzato nella contabilità del settore statale, che stabilisce che un Peso cubano è uguale a un Peso Convertibile.
Ernesto Medina Villaveirán
Ministro-Presidente
Banco Centrale di Cuba
12 marzo del 2011