Dal 16 al 19 aprile é stato celebrato a L’Avana
il
VI Congresso
del
Partito Comunista
di Cuba, che ha coinciso con i 50 anni dalla
Vittoria di
Playa Girón
e dalla Proclamazione del Carattere Socialista
della Rivoluzione.
Hanno partecipato oltre mille Delegati e
Invitati nazionali in rappresentanza di circa
800 mila militanti, raggruppati in 61 mila
organizzazioni di base dei diversi settori di
tutta la società cubana.
La
Relazione Centrale, presentata dal Generale
d’Esercito Raúl Castro Ruz, é un’analisi
profondamente autocritica ed opportuna della
cruciale congiuntura attuale del processo
storico della costruzione del socialismo a Cuba.
In questo contesto, vengono precisati aspetti
essenziali che danno fondamento alla necessità
di continuare le trasformazioni
economico-sociali, finalizzate all’aggiornamento
del modello economico ed al rafforzamento delle
strutture economiche e sociali che garantiscano
di avanzare nell’edificazione della nuova
società socialista. In essenza, la Relazione
Centrale al Congresso é diretta ad identificare
i problemi cardine che il paese affronta e come
risolverli.
Il dibattito sui temi fondamentali che sono
stati analizzati, ha ratificato l’applicazione
conseguente del pensiero creatore del fondatore
del Partito, leader storico e Comandante in Capo
della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz.
Dall’altra parte, é stato riaffermato che
l’aggiornamento in corso del nostro processo é
concepito essenzialmente sulla base delle
particolarità storico-culturali concrete di
Cuba, sottoposta ad un ferreo
blocco
economico,
commerciale e finanziario da quasi 50 anni, e
non a partire dalla copia meccanica di
esperienze simili in altre parti del mondo.
Sono state approvate le Linee Guida della
Politica Economica e Sociale del Partito e della
Rivoluzione, precedute da un ampio dibattito
popolare sul Progetto, svoltosi nel corso di
cinque mesi, al quale parteciparono oltre otto
milioni di persone (alcune di esse in più di una
occasione) e dove si sono avuti circa tre
milioni di interventi da parte della
popolazione, con 781644 opinioni espresse,
garantendo in questo modo che i partecipanti
esternassero liberamente ed esprimessero le loro
insoddisfazioni e divergenze.
Sono state analizzate tutte le proposte
formulate dal popolo. L’87,4% delle questioni
sollevate, raccolte in questi dibattiti, sono
state prese in considerazione, mentre per il
restante 12,6% é stato deciso di continuare a
studiare la possibile applicazione di una parte
delle questioni sollevate e di non prendere per
il momento in considerazione le rimanenti.
E’ stata ratificata, con l’appoggio
maggioritario del popolo, la validità del
predominio della proprietà statale socialista
sui mezzi di produzione, e della pianificazione,
come basamento essenziale dell’economia
nazionale.
E’ stata confermata la ferma volontà
dello Stato Socialista di mantenere le conquiste
sociali raggiunte come risultato dell’opera
rivoluzionaria, espressione dello spirito
umanista del nostro progetto sociale e di
sostenere l’accesso gratuito di tutti i
cittadini allo stesso modo all’istruzione, alla
sanità pubblica, alla pratica di massa dello
sport ed alla cultura.
Il processo, che di fatto é stato un referendum
di tutto il popolo, frutto del quale é stato
modificato il 68% delle Linee Guida originali
proposte, ha confermato la fiducia e l’unità
dell’immensa maggioranza dei cubani intorno al
Partito Comunista ed alla Rivoluzione che non
lascerà mai nessuno in stato di abbandono. E’
stata dimostrata, una volta ancora, la validità
del pensiero del compagno Fidel: “ ..... la
forza del Partito risiede nel suo legame stretto
e permanente con le masse ...”
E’ stato senza dubbio un processo democratico e
trasparente, con un’ampia partecipazione
popolare che si é sviluppata sulla base del
principio che deve essere il popolo con il
Partito alla guida chi deve decidere il destino
del paese.
Ora si impone, per un periodo di vari anni e in
modo graduale, senza fretta, l’implementazione
delle misure contemplate dal Nuovo Modello
Economico e Sociale del Paese.
I delegati al congresso hanno preso in
considerazione la volontà del compagno Fidel
Castro Ruz
di non essere incluso nelle
candidature del Comitato Centrale
e la sua
decisione di continuare ad essere “militante del
partito e soldato delle idee”.
Sono stati eletti i compagni Raúl Castro Ruz e
José Ramón Machado Ventura, come Primo e Secondo
Segretario del Comitato Centrale del Partito
Comunista di Cuba.
E’ stato altresì eletto un Comitato Centrale con
115 membri, che ha rinnovato la metà dei suoi
effettivi, con una rappresentanza femminile del
41,7%. E’ stato eletto anche un Ufficio Politico
di 15 membri ed una Segreteria del Comitato
Centrale. Questa elezione non é stata frutto di
improvvisazione, ma di una politica diretta ad
incorporare, gradualmente, la reale
rappresentatività del nostro popolo e,
soprattutto, di una nuova generazione di cubani
che possa garantire, insieme alla Generazione
Storica, la continuità del socialismo a Cuba.
Il Congresso ha approvato la Convocazione per il
28 gennaio del 2012 della Conferenza Nazionale
del Partito, incontro che costituisce la
continuità del VI Congresso del Partito.
Avrà come obiettivo principale potenziare il
Partito sulla base del principio secondo cui il
Partito Comunista di Cuba dirige e controlla; ma
non amministra. Per questo la Conferenza deve
adottare le decisioni necessarie dirette ad
adeguare gli Statuti, le normative interne, la
struttura, i metodi e gli stili di lavoro del
Partito alle attuali circostanze storiche che il
paese vive, oltre che a fornire speciale
attenzione alla formazione e allo sviluppo dei
quadri dirigenti, come aspetto prioritario e
strategico per tutto il Partito e determinante
per il futuro della Rivoluzione.
La Conferenza deve inoltre dibattere ed
approvare le definizioni fondamentali relative
alla politica estera ed ai rapporti
internazionali del Partito. In questo senso, il
Congresso ha reiterato la invariabile posizione
di Cuba di difendere i principi universali di
sovranità, indipendenza, autodeterminazione, del
non uso uso della forza nella soluzione dei
conflitti e della non ingerenza negli affari
interni dei paesi.
E’ stata ratificata la disponibilità a dialogare
con il governo degli Stati Uniti su qualsiasi
tema di interesse comune, sulla base del
riconoscimento e del rispetto reciproci, senza
condizionamenti.
E’ stata approvata la Risoluzione sul
Perfezionamento degli Organi del Potere
Popolare, del Sistema Elettorale e della
Divisione Politico-Amministrativa.
Amiche ed amici del mondo:
Il VI Congresso del Partito Comunista di Cuba ha
confermato che per i militanti ed i patrioti la
nazione, l’indipendenza ed il socialismo sono
tra loro indissolubilmente uniti, per cui é e
sarà sempre la loro difesa irrinunciabile la
bandiera principale del processo rivoluzionario
cubano.
Nelle
parole di chiusura
del Primo Segretario
recentemente eletto, Raúl Castro Ruz ha
reiterato la solidarietà militante dei cubani
verso i popoli fratelli del Terzo Mondo e
l’appoggio ai Partiti Comunisti ed alle altre
forze progressiste di tutto il mondo che lottano
senza sosta per un mondo migliore.
Cogliamo questa occasione per ringraziare i
partiti e le forze politiche, i movimenti
sociali, le personalità e gli amici per i
messaggi di incoraggiamento e di solidarietà
ricevuti nel corso del grande evento.
DIPARTIMENTO DELLE RELAZIONI
INTERNAZIONALI DEL
COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA DI
CUBA
L’Avana, 20 aprile 2011