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Ai partiti, alle forze politiche e ai

movimenti sociali del mondo, amici

della Rivoluzione cubana

Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba

su altre testate del 26/04/2011

 

 

26.04.11 - www.lernesto.it

 

Dal 16 al 19 aprile é stato celebrato a L’Avana il VI Congresso del Partito Comunista di Cuba, che ha coinciso con i 50 anni dalla Vittoria di Playa Girón e dalla Proclamazione del Carattere Socialista della Rivoluzione.

Hanno partecipato oltre mille Delegati e Invitati nazionali in rappresentanza di circa 800 mila militanti, raggruppati in 61 mila organizzazioni di base dei diversi settori di tutta la società cubana.

La
Relazione Centrale, presentata dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, é un’analisi profondamente autocritica ed opportuna della cruciale congiuntura attuale del processo storico della costruzione del socialismo a Cuba.

 

In questo contesto, vengono precisati aspetti essenziali che danno fondamento alla necessità di continuare le trasformazioni economico-sociali, finalizzate all’aggiornamento del modello economico ed al rafforzamento delle strutture economiche e sociali che garantiscano di avanzare nell’edificazione della nuova società socialista. In essenza, la Relazione Centrale al Congresso é diretta ad identificare i problemi cardine che il paese affronta e come risolverli.

Il dibattito sui temi fondamentali che sono stati analizzati, ha ratificato l’applicazione conseguente del pensiero creatore del fondatore del Partito, leader storico e Comandante in Capo della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz.

Dall’altra parte, é stato riaffermato che l’aggiornamento in corso del nostro processo é concepito essenzialmente sulla base delle particolarità storico-culturali concrete di Cuba, sottoposta ad un ferreo
blocco economico, commerciale e finanziario da quasi 50 anni, e non a partire dalla copia meccanica di esperienze simili in altre parti del mondo.

Sono state approvate le Linee Guida della Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione, precedute da un ampio dibattito popolare sul Progetto, svoltosi nel corso di cinque mesi, al quale parteciparono oltre otto milioni di persone (alcune di esse in più di una occasione) e dove si sono avuti circa tre milioni di interventi da parte della popolazione, con 781644 opinioni espresse, garantendo in questo modo che i partecipanti esternassero liberamente ed esprimessero le loro insoddisfazioni e divergenze.

Sono state analizzate tutte le proposte formulate dal popolo. L’87,4% delle questioni sollevate, raccolte in questi dibattiti, sono state prese in considerazione, mentre per il restante 12,6% é stato deciso di continuare a studiare la possibile applicazione di una parte delle questioni sollevate e di non prendere per il momento in considerazione le rimanenti.

E’ stata ratificata, con l’appoggio maggioritario del popolo, la validità del predominio della proprietà statale socialista sui mezzi di produzione, e della pianificazione, come basamento essenziale dell’economia nazionale.

 

E’ stata confermata la ferma volontà dello Stato Socialista di mantenere le conquiste sociali raggiunte come risultato dell’opera rivoluzionaria, espressione dello spirito umanista del nostro progetto sociale e di sostenere l’accesso gratuito di tutti i cittadini allo stesso modo all’istruzione, alla sanità pubblica, alla pratica di massa dello sport ed alla cultura.

Il processo, che di fatto é stato un referendum di tutto il popolo, frutto del quale é stato modificato il 68% delle Linee Guida originali proposte, ha confermato la fiducia e l’unità dell’immensa maggioranza dei cubani intorno al Partito Comunista ed alla Rivoluzione che non lascerà mai nessuno in stato di abbandono. E’ stata dimostrata, una volta ancora, la validità del pensiero del compagno Fidel: “ ..... la forza del Partito risiede nel suo legame stretto e permanente con le masse ...”

E’ stato senza dubbio un processo democratico e trasparente, con un’ampia partecipazione popolare che si é sviluppata sulla base del principio che deve essere il popolo con il Partito alla guida chi deve decidere il destino del paese.

Ora si impone, per un periodo di vari anni e in modo graduale, senza fretta, l’implementazione delle misure contemplate dal Nuovo Modello Economico e Sociale del Paese.

I delegati al congresso hanno preso in considerazione la volontà del compagno Fidel Castro Ruz
di non essere incluso nelle candidature del Comitato Centrale e la sua decisione di continuare ad essere “militante del partito e soldato delle idee”.

Sono stati eletti i compagni Raúl Castro Ruz e José Ramón Machado Ventura, come Primo e Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.

E’ stato altresì eletto un Comitato Centrale con 115 membri, che ha rinnovato la metà dei suoi effettivi, con una rappresentanza femminile del 41,7%. E’ stato eletto anche un Ufficio Politico di 15 membri ed una Segreteria del Comitato Centrale. Questa elezione non é stata frutto di improvvisazione, ma di una politica diretta ad incorporare, gradualmente, la reale rappresentatività del nostro popolo e, soprattutto, di una nuova generazione di cubani che possa garantire, insieme alla Generazione Storica, la continuità del socialismo a Cuba.

Il Congresso ha approvato la Convocazione per il 28 gennaio del 2012 della Conferenza Nazionale del Partito, incontro che costituisce la continuità del VI Congresso del Partito.

Avrà come obiettivo principale potenziare il Partito sulla base del principio secondo cui il Partito Comunista di Cuba dirige e controlla; ma non amministra. Per questo la Conferenza deve adottare le decisioni necessarie dirette ad adeguare gli Statuti, le normative interne, la struttura, i metodi e gli stili di lavoro del Partito alle attuali circostanze storiche che il paese vive, oltre che a fornire speciale attenzione alla formazione e allo sviluppo dei quadri dirigenti, come aspetto prioritario e strategico per tutto il Partito e determinante per il futuro della Rivoluzione.

La Conferenza deve inoltre dibattere ed approvare le definizioni fondamentali relative alla politica estera ed ai rapporti internazionali del Partito. In questo senso, il Congresso ha reiterato la invariabile posizione di Cuba di difendere i principi universali di sovranità, indipendenza, autodeterminazione, del non uso uso della forza nella soluzione dei conflitti e della non ingerenza negli affari interni dei paesi.

E’ stata ratificata la disponibilità a dialogare con il governo degli Stati Uniti su qualsiasi tema di interesse comune, sulla base del riconoscimento e del rispetto reciproci, senza condizionamenti.

E’ stata approvata la Risoluzione sul Perfezionamento degli Organi del Potere Popolare, del Sistema Elettorale e della Divisione Politico-Amministrativa.

Amiche ed amici del mondo:

Il VI Congresso del Partito Comunista di Cuba ha confermato che per i militanti ed i patrioti la nazione, l’indipendenza ed il socialismo sono tra loro indissolubilmente uniti, per cui é e sarà sempre la loro difesa irrinunciabile la bandiera principale del processo rivoluzionario cubano.

Nelle
parole di chiusura del Primo Segretario recentemente eletto, Raúl Castro Ruz ha reiterato la solidarietà militante dei cubani verso i popoli fratelli del Terzo Mondo e l’appoggio ai Partiti Comunisti ed alle altre forze progressiste di tutto il mondo che lottano senza sosta per un mondo migliore.

Cogliamo questa occasione per ringraziare i partiti e le forze politiche, i movimenti sociali, le personalità e gli amici per i messaggi di incoraggiamento e di solidarietà ricevuti nel corso del grande evento.
 


DIPARTIMENTO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI DEL

COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA DI CUBA

L’Avana, 20 aprile 2011