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Dichiarazione di Josefina Vidal
Direttrice dell’America del Nord del Ministero degli Esteri cubano

 

29.06.11 - www.granma.cu

 

L’inclusione di Cuba nella peggiore delle categorie del rapporto del Dipartimento di Stato sui paesi che "non realizzano completamente gli standard minimi per l’ eliminazione della tratta di persona e non fanno sforzi significativi per questo fine", è un’ignobile calunnia che offende profondamente il popolo di Cuba e ignora, ancora una volta, l’impegno esemplare del nostro paese nella protezione dell’infanzia, la gioventù e la donna.

 

Ancora una volta condanniamo energicamente l’inclusione di Cuba in questo spurio rapporto del Dipartimento di Stato.

 

Cuba non è paese d’origine, nè di transito, nè destinazione di questo flagello.

 

Non esistono la tratta sessuale dei minori nè il lavoro forzato infantile: al contrario, la legislazione e le politiche adottate dal Governo cubano e il lavoro sviluppato dalle nostre istituzioni in questa sfera, collocano Cuba tra i paesi della regione con norme e meccanismi molto avanzati nella prevenzione e nella lotta contro la tratta delle persone e nella cura e la protezione dell’infanzia e dei settori vulnerabili della popolazione.

 

Sono bugiardi gli allegati del rapporto che assicurano che non esistono informazioni sulle azioni di Cuba in materia.

 

Il Governo degli Stati Uniti lo sa e anche se Cuba non riconosce questo esercizio unilaterale e discriminatorio come altri governi, gli Stati Uniti dispongono di informazioni molto attuali sulla sistematica gestione delle molteplici istituzioni cubane nella prevenzione e la lotta contro la tratta delle persone.

 

Semplicemente gli USA hanno deciso, ancora una volta, d’ignorare i fatti.

 

L’uso di questo esercizio, come pretesto per cercare di screditare Cuba, costituisce una burla agli sforzi legittimi che si realizzano nel mondo per eliminare un’attività criminale che pregiudica milioni di vittime.

 

L’ossessione per tentare di giustificare una politica fallita e crudele come il blocco è la sola ragione che esige l’arbitraria inclusione di Cuba in questo elenco.

 

Il rapporto del Dipartimento di Stato tergiversa deliberatamente la realtà di Cuba e nasconde l’importanza e l’impunità con cui operano, negli stessi Stati Uniti, le principali organizzazioni criminali vincolate alla tratta delle persone, dove si concentra una buona parte delle vittime di questo flagello.