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Il traduttore si scusa per gli errori

 

Intervento di Rodolfo Reyes Rodríguez, ambasciatore,

 

Rappresentante Permanente di Cuba, durante la 18ma

 

sessione speciale del Consiglio dei Diritti Umani

 

Ginevra 2 dicembre 2011 - www.minrex.cu

 

Signora Presidente:

Cuba segue attentamente la situazione riguardo la Siria e le sue ripercussioni internazionali, cosciente  che le informazioni disponibili sono frammentarie, imprecise ed oggetto di frequenti manipolazioni. A livello internazionale, alcuni media politici e stampa stanno chiaramente incitando alla violenza, all'aggressione militare e all'intervento straniero.

Sono anche allarmanti l'incitamento alla violenza e gli inviti a ignorare le proposte e le misure del Governo siriano. Una guerra civile nel paese, o  un intervento di forze straniere possono imporre gravi conseguenze per tutta l'umanità e, in particolare, alla travagliata regione del Medio Oriente.

Cuba condivide la preoccupazione per la perdita di vite innocenti in qualsiasi parte del mondo. Non condivide, tuttavia, che la supposta protezione delle vite umane si converta in pretesto per l'intervento straniero ed avventure belliche, che solo seminano la distruzione e moltiplicano le morti.
 

Signora Presidente:

Non sono i  diritti umani l'autentica motivazione di questa nuova sessione speciale. Cuba ha mantenuto una tradizionale posizione  di principio contro risoluzioni specifiche per paesi, destinati ad accusare nazioni in via di sviluppo sulla base di motivazioni politiche, che non ha nulla a che vedere con la difesa dei diritti umani, e non contribuiscono per niente a detta causa.

Cuba ribadisce che la cooperazione internazionale, sulla base dei principi di obiettività, imparzialità e non selettività, è l'unico cammino per la promozione e protezione di tutti i Diritti Umani.

Tenendo conto delle esperienze e precedenti creati a partire da recenti casi, in cui è risultato evidente la manipolazione della Carta delle Nazioni Unite e il doppio standard che caratterizzano la condotta degli Stati Uniti e altri membri della NATO, ribadiamo il nostro rifiuto di fronte a qualsiasi tentativo di indebolire l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale di quella nazione.

Spetta al popolo siriano, con le sue autorità, determinare le vie e gli strumenti per gestire ed eseguire la volontà popolare. Il ruolo della comunità internazionale, in questo momento difficile per uno stato membro delle Nazioni Unite, è prestare aiuto per salvaguardare la pace e la stabilità in quel paese, non incitare azioni che causano la morte, il delitto, l'aggressione di persone innocenti e l'insicurezza cittadina.


Signora Presidente:

Cuba respinge categoricamente qualsiasi tentativo di sfruttare la situazione creata per minare la sovranità e l'integrità territoriale della Siria e, quindi, aggravare le  convulse condizioni che esistono  in tutta la regione.

Cuba ribadisce la sua fiducia nella capacità del popolo e del governo siriano per risolvere i loro problemi interni, senza ingerenze straniere, ed esige il pieno rispetto alla libera determinazione e alla sovranità di quel paese arabo.
 

Grazie mille.