Trentacinque
anni fa, il 6 ottobre 1976,
un aereo
civile
della Cubana de Aviación venne fatto esplodere in volo mediante una
bomba, causando la morte di 73 persone, tra queste l'intera squadra
giovanile cubana di scherma.
L'organizzazione dell'attentato è stata opera di
Luis Posada Carriles
e di
Orlando Bosch, due noti terroristi
internazionali che per questo e per altri crimini legati al terrorismo
(tra cui la morte del nostro connazionale
Fabio Di Celmo)
non sono mai stati perseguiti dalla giustizia degli Stati Uniti dal cui
territorio organizzavano le loro azioni protette da quel governo. Bosch
- stretto amico di Bush padre - è morto pochi mesi fa, mentre Posada
Carriles continua a circolare impunito e libero per le strade di Miami.
Il 7 ottobre 2011, dopo oltre 13 anni di ingiusta carcerazione, uscirà
dalle prigioni statunitensi
René Gonzalez Sehwerert,
uno dei Cinque cubani che in Florida monitoravano, a difesa del proprio
popolo, l'attività dei gruppi di terrorismo che dal territorio
statunitense preparavano attentati contro Cuba. René dovrà scontare
nella stessa Miami, covo di tutte le organizzazioni terroriste
anticubane, ancora tre anni di libertà vigilata, con il rischio di
essere oggetto di un attentato da parte della mafia anticubana. Nella
sentenza di condanna è scritto che durante la libertà vigilata "non
potrà recarsi nei luoghi notoriamente frequentati dai terroristi" e non
viceversa. Quindi la giustizia nordamericana conosce i luoghi dove si
trovano i terroristi, ma non fa nulla per arrestarli.
L'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, condannando ancora una
volta ogni forma e ogni azione di terrorismo in qualsiasi parte del
mondo, denuncia il silenzio dei media italiani e la doppiezza morale
degli Stati Uniti sugli aspetti che riguardano questo male.
La Segreteria Nazionale
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