Cubadebate
indica che la notizia è stata divulgata dal
quotidiano El Nuevo Herald, che si basa su una
dichiarazione della sua famiglia.
Il terrorista
Bosch è stato condannato a 10 anni di reclusione
per l'
attentato ad
una nave
polacca
che era ancorata a un molo del porto di Miami.
Successivamente, ha scontato 10
anni di carcere in Venezuela per l’attentato
contro un aereo
civile
cubano, il 6 ottobre 1976, sabotaggio che ha
ucciso le 73 persone a bordo con cui condivide
la responsabilità con Luis Posada Carriles.
Dick Thornburgh, Procuratore Generale degli
Stati Uniti sotto il mandato di George H.W.
Bush, qualificò Bosh come "terrorista
impenitente" "unrepentant terrorist", ed il
Procuratore Generale Associato, Joe D. Whitley,
si riferì a lui come una "minaccia alla
Sicurezza Nazionale" "a
threat to National Security".
Documenti della CIA e FBI
recentemente declassificati (disponibili
online), testimoniano la validità delle
dichiarazioni di questi Procuratori.
Ad esempio, un rapporto del 1979 riportò
l’opinione di Bosch sull’esplosione aereo
dell’aereo della Cubana rispetto al quale disse:
"Ci sono momenti in cui non si può evitare di
far del male a gente innocente"
(Appendix to Hearings).
Un cable dell'FBI datato 14 ottobre 1976
rifletteva le parole di Luis Posada Carriles -
"compagno di lotta" di Bosch - che diceva che
"Orlando conosceva tutti i dettagli" dell’aereo
che doveva essere abbattuto (Intelligence
Information Cable).
Orlando Bosch, in una
autobiografia pubblicata in settembre, incluse
un capitolo su l'attacco all’aereo in cui
afferma categoricamente che egli non aveva
"alcuna responsabilità in questo sabotaggio''.
In una intervista telefonica nel
luglio 2005, due mesi dopo che Posada fu
arrestato a Miami, Bosch disse al The Miami
Herald che la verità sull’esplosione dell’aereo
sarebbe stata rivelata in un nastro e documenti
che sarebbero stati resi pubblici dopo la sua
morte .
Bosch non sarebbe tornato a Miami
fino al 1988, dopo il perdono concessogli da
George Bush, padre, antico datore di lavoro di
Luis Posada Carriles nel caso Iran-Contra.
Bosch chiamò la sua strategia di
combattimento terroristica “guerra per i
sentieri del mondo ", un metodo per il quale era
disposto ad andare dovunque nel mondo per
attaccare obiettivi cubani, secondo El Herald.
Il suo complice, Luis Posada
Carriles è stato recentemente giudicato a El
Paso, Texas, con l'accusa di mentire ai
funzionari dell'immigrazione riguardo a come si
infiltrò nel paese nel 2005 e sulla sua presunta
partecipazione in attentati a siti turistici a
Cuba nel 1997.
In questa farsa giudiziaria è
stato
assolto
da ogni accusa dopo un processo di 13 settimane
che la giuria ha risolto in tre ore.