Miami: morto Orlando Bosch,

complice di Posada Carriles

 

 

 

 

27 aprile 2011 - www.granma.cu

 

 

 

 

Orlando Bosch, arrestato, processato e condannato per innumerevoli atti di terrorismo in Venezuela, Stati Uniti e in altri paesi è morto, dopo una lunga  dolorosa  malattia che non è stata specificata, a Miami. Aveva 84 anni.

 

Il sito Cubadebate indica che la notizia è stata divulgata dal quotidiano El Nuevo Herald, che si basa su una dichiarazione della sua famiglia.

 

Il terrorista Bosch è stato condannato a 10 anni di reclusione per l' attentato ad una nave polacca che era ancorata a un molo del porto di Miami.

 

Successivamente, ha scontato 10 anni di carcere in Venezuela per l’attentato contro un aereo civile cubano, il 6 ottobre 1976, sabotaggio che ha ucciso le 73 persone a bordo con cui condivide la responsabilità con Luis Posada Carriles.

 

Dick Thornburgh, Procuratore Generale degli Stati Uniti sotto il mandato di George H.W. Bush, qualificò Bosh come "terrorista impenitente" "unrepentant terrorist", ed il Procuratore Generale Associato, Joe D. Whitley, si riferì a lui come una "minaccia alla Sicurezza Nazionale" "a threat to National Security".

 

Documenti della CIA e FBI recentemente declassificati (disponibili online), testimoniano la validità delle dichiarazioni di questi Procuratori.

 

Ad esempio, un rapporto del 1979 riportò l’opinione  di Bosch sull’esplosione aereo dell’aereo della Cubana rispetto al quale disse: "Ci sono momenti in cui non si può evitare di far del male a gente innocente" (Appendix to Hearings).  

 

Un cable dell'FBI datato 14 ottobre 1976 rifletteva le parole di Luis Posada Carriles - "compagno di lotta" di Bosch - che diceva che "Orlando conosceva tutti i dettagli" dell’aereo che doveva essere abbattuto (Intelligence Information Cable).

 

Orlando Bosch, in una autobiografia pubblicata in settembre, incluse un capitolo su l'attacco all’aereo in cui afferma categoricamente che egli non aveva "alcuna responsabilità in questo sabotaggio''.

 

In una intervista telefonica nel luglio 2005, due mesi dopo che Posada fu arrestato a Miami, Bosch disse al The Miami Herald che la verità sull’esplosione dell’aereo sarebbe stata rivelata in un nastro e documenti che sarebbero stati resi pubblici dopo la sua morte .

 

Bosch non sarebbe tornato a Miami fino al 1988, dopo il perdono concessogli da George Bush, padre, antico datore di lavoro di Luis Posada Carriles nel caso Iran-Contra.

 

Bosch chiamò la sua strategia di combattimento terroristica “guerra per i sentieri del mondo ", un metodo per il quale era disposto ad andare dovunque nel mondo per attaccare obiettivi cubani, secondo El Herald.

 

Il suo complice, Luis Posada Carriles è stato  recentemente giudicato a El Paso, Texas, con l'accusa di mentire ai funzionari dell'immigrazione riguardo a come si infiltrò nel paese nel 2005 e sulla sua presunta partecipazione in attentati a siti turistici a Cuba nel 1997.

 

In questa farsa giudiziaria è stato assolto da ogni accusa dopo un processo di 13 settimane che la giuria ha risolto in tre ore.