È cresciuta la solidarietà mondiale
con Cuba nel 2011 |
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16 dicembre '11 - Martha Andrés www.granma.cu
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Il 2011 è stato un anno di rafforzamento della solidarietà mondiale con Cuba e il suo processo rivoluzionario, ha affermato la presidentessa dell’Istituto Cubano d’Amicizia con i Popoli, Kenia Serrano.
L’appoggio internazionale si esprime nell’appoggio alla lotta contro il blocco statunitense e per la liberazione dei Cinque combattenti antiterroristi cubani, prigionieri politici negli Stati Uniti dal 1998.
“Nonostante gli ostacoli imposti dalla giustizia statunitense, esprimiamo in numerosi scenari la volontà di Cuba di continuare la campagna per il ritorno di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González, Ramón Labañino e René González”, ha detto.
In questo senso dobbiamo segnalare l’adesione alla causa dei Cinque di figure importanti, come 10 Premi Nobel e l' ex presidente statunitense James Carter, che ci ha visitati nel mese di marzo scorso.
“Durante questo periodo sono venute a Cuba 13 brigate di solidarietà che hanno partecipato con noi ad avvenimenti importanti per la vita del paese, in mezzo al processo d’attualizzazione del modello economico”, ha sottolineato.
Un fatto significativo è stata la partecipazione di 1100 amici di 43 paesi, allo svolgimento del VI Congresso del Partito Comunista, realizzato dal 16 al 19 aprile e per il Primo Maggio.
Un altro momento importante è stato il VII Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque, nel quale abbiamo visto la presenza di 300 delegati di 50 paesi e sono state proposte nuove iniziative per far conoscere la realtà del caso al popolo statunitense.
Un altro avvenimento importante nell’anno che finisce è stata la realizzazione del VI Incontro Continentale di Solidarietà con Cuba, al quale hanno partecipato delegati di 28 paesi, includendo Stati Uniti, Portorico e Canada.
“I cubani hanno manifestato la loro solidarietà con i popoli fratelli”, ha detto Kenia Serrano, che ha ricordato l’appoggio dell’isola per la creazione dello Stato palestinese, la liberazione di Portorico e il rispetto dei diritti del popolo saharaui.
“Chi dà e riceve solidarietà ha il diritto di sentirsi orgoglioso in questo 2011 Cuba può essere contenta per le mostre d’appoggio degli amici in tutto il mondo, che continueranno a moltiplicarsi nel prossimo anno”, ha considerato ancora.
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