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Qui l'Avana. Notizie da Cuba

dal posto e dal vero

 

19.03.11 - M. Castagnedi www.eadiocittaperta.it

 

L'Avana 16/3/2011 - Ho letto l'editoriale della Radio che denuncia le menzogne della stampa italiana contro Cuba e sono ovviamente pienamente d'accordo con questa denuncia.

 

Con la semplice differenza che a queste vergogne ci ho fatto il callo da tempo, dato che osservo la realtà cubana da dieci anni sul posto, e so che nella grandissima parte della stampa italiana scrivono  giornalisti apparentemente egregi, altri evidentemente ipocriti e altri ancora scribacchini improvvisati e pennivendoli vari, e che quasi tutti quanti  mai hanno viaggiato a Cuba, e ne conoscono molto scarsamente  fatti storici e della realtà e che i loro articoli é come se fossero già scritti in anticipo, pre-cotti e pre-digeriti ancor prima di conoscere fatti, dati e informazioni. La stampa italiana é "satellite" dell´ "Impero"… cosa volete che faccia se non compiacerlo…


IGNACIO RAMONET, importante scrittore e giornalista franco-spagnolo che molto bene conosce Cuba, ed é direttore della prestigiosa rivista "Le Monde Diplomatique", recentemente ha dichiarato che la stampa europea  é molto spesso "superficiale e vergognosa" per esempio nell´ignorare totalmente la vicenda dei
5 patrioti cubani in carcere da 12 anni negli USA -  condannati all'ergastolo per spionaggio-mentre invece avevano contribuito a smascherare le centrali terroristiche di Miami che avevano realizzato nel 1997 diversi attentati con bombe in alberghi e discoteche dell´Avana." E' un vero scandalo internazionale -aggiunge Ramonet - che da anni e anni l´informazione europea ignori questa drammatica ingiustizia".

 

Altra cosa é stare nel continente latino-americano. Qui tutti conoscono il dramma dei 5 cubani prigionieri negli USA, tutti sanno chi é il terrorista agente della CIA Luis Posada Carriles che fece abbattere un aereo civile cubano con una bomba a bordo nel 1976 e fa scandalo che i governi USA sempre lo hanno ospitato e protetto e ne rifiutano l´estradizione. E così come questi sono tanti e molti altri se ne possono menzionare.

 

Cuba, il suo governo, la sua sicurezza, il suo popolo vigilano, indagano e in moltissimi casi sono venuti a capo delle provocazioni e delle sporche manovre di ingerenza degli yankees.

 

La tv cubana – e anche TELESUR, la tv continentale latinoamericana che raggiunge decine e decine di milioni di telespettatori nel continente, sta trasmettendo in queste settimane una serie inchieste chiamate "Le Ragioni di Cuba". Una, qualche sera fa, era intitolata "Menzogne ben pagate"…….

 

IL 16 APRILE per i 50 ANNI di PLAYA GIRON, la vittoriosaIl Malecon de la Habana battaglia cubana contro gli invasori mercenari della CIA del 1961, una grandiosa manifestazione nella Plaza de la Revolucion José Martì de La Habana – e in molte altre cittàpiccole o grandi in tutta Cuba-darà una ben degna,vigorosa e ferma risposta a tutti i bugiardi e provocatori  anti cubani che impestano il mondo.

 

La sfilata é già definita come grandiosa con previsto un milione di persone e  con una partecipazione speciale della gioventù cubana con decine e decine di migliaia di studenti di ogni ordine e grado e specialmente gli universitari. Inoltre é già annunciata una grande sfilata militare, la seconda dopo quella del 2 dicembre del 2006, cinquantenario dell´arrivo del Granma e data fondativa delle Forze Armate Rivoluzionarie cubane. 

 

Ricordiamo il fatto storico della Baia dei Porci nelle località di Playa Larga e Playa Giron. Il 15 aprile 1961, aerei americani mascherati con insegne cubane,bombardarono l´Avana provocando 8 morti. Il giorno dopo Fidel Castro, durante la manifestazione dei funerali delle vittime, in uno storico discorso tenuto nei pressi del cimitero di Colon all´incrocio tra le strade 23 y 12, dichiarò per la prima volta il carattere socialista della rivoluzione cubana. Il 17 aprile avvenne il tentativo di invasione alla Baia dei Porci. 6 navi apparse dal largo del Mar dei Caraibi, sbarcarono 1550 mercenari addestrati e pagati dalla Cia e  forniti di moderno e abbondante armamento, compresi mortai, cannoni, autoblindo e con la copertura di oltre 25 caccia bombardieri. Gli invasori riuscirono a installare una piccola ma debole testa di ponte e penetrarono per una ventina di kilometri nelle champagne acquitrinose della Cienaga de Zapata. Ma la reazione di miliziani cubani sotto il comando diretto al fronte di Fidel, in 60 ore sbaragliarono i mercenari invasori composti in gran parte da ex soldati e poliziotti del regime di Batista crollato alla fine del 1958. I caduti della battaglia furono 135 cubani e 115 mercenari, 500 dei quali riuscirono a risalire sulla navi in rada e a fuggire. Novecento furono fatti prigionieri e rilasciati10 mesi dopo. Al largo, fuori vista incrociava una portaerei americana con migliaia di marines a bordo. Il progetto di invasione e sovversione a Cuba era stato studiato sin da tre anni prima sotto la presidenza Haysenhower e venne eseguito e tentato  sotto la presidenza di John Kennedy. Se i mercenari fossero riusciti appena a installarsi in terra cubana e a costituire una qualsiasi sembianza di autoritàfantoccio, i marines USA avrebbero sicuramente tentato l'invasione diretta.

 

Ci provano sempre loro, 50 anni fa come 100 o come anche oggi, ovunque i loro rapinosi interessi li guidino. Con frodi e falsità ci provano sempre, come in Iraq e in Afganistan.

 

Ci vorrebbero provare anche oggi in Libia! é una mania la loro,é il loro modo di comandare il mondo. Bombardare, invadere, occupare territori e depredare Stati che non gli appartengono mal i interessano. Coi cubani non ce la fecero. A Playa Giron avvenne la prima sconfitta militare degli USA in America. Il 16 aprile prossimo all´Avana si celebra questa loro sconfitta e la corrispondente  grande vittoria del popolo cubano. En la gran plaza de la Revolucion il 16 aprile ci saràanche Fidel che 50 anni fa dalla spiaggia di Playa Larga dirigeva il tiro contro gli invasori nemici.

 

SUL GRANMA dello scorso 9 marzo a pagina 5, c'é una foto di BRADLEY MANNING col viso evidentemente sofferente e tumefatto. Chi é Manning ¿? é un soldato americano ed é prigioniero nella base della marina USA di Quantico in Virginia.

 

Come é detenuto Manning? In modo scorretto, molto punitivo, con maltrattamenti. Per esempio é obbligato a rimanere nella sua cella di isolamento completamente nudo, anche se la temperatura notturna richiederebbe magari una tuta e coperte. Inoltre nella cella non può detenere alcun oggetto di uso personale,la sua cella é completamente spoglia, non può contenere alcun mobile. La denuncia viene dall´avvocato di Manning, David Coombs.

 

Ma c' é di più. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Phlip Cromley ha dovuto dimettersi per aver criticato il Pentagono. Ha detto Cromley che " il trattamento della giustizia militare a Manning é ridicolo, controproducente e stupido". Tanto é bastato perché l´importante funzionario abbia dovuto dimettersi. Ma allora chi é e che colpe ha Bradely Manning.

 

E'il soldato americano - si dice per vendetta a causa di maltrattamenti già ricevuti in servizio - sospettato di aver passato migliaia  di informazioni speciali riservate al famoso sito WIKILEAKS del noto giornalista  australiano JULIAN ASSANGE le cui rivelazioni hanno destato grande scalpore nei mesi scorsi, e lo stesso Assange, coinvolto in una denuncia ambigua e assurda, se venisse estradato negli USA dalla Svezia correrebbe rischi ben maggiori del soldato Manning. Rischierebbe la morte.

 

Ora il vero scandalo non sono tanto il fatto delle  rivelazioni  di Manning e Assange su Vikileaks, ma scandalose sono le notizie in sé, i fatti raccontati, i commenti effettivi,le note diplomatiche sommerse, le notizie vere e reali di rapimenti  di persone e delle loro torture, dei voli segreti, dei commenti e degli ordini indecenti e non pubblicabili. Wikileaks ha solo divulgato cose che dovevano rimanere sepolte negli archivi. Cioé sono state rivelate al mondo  delle verità.  


La TV CUBANA, E ANCHE TELESUR, TRASMETTE PROGRAMMI RIVELAZIONE sulle attività dei cosiddetti dissidenti o attivisti controrivoluzionari a Cuba.

 

Lo fa scoprendo e portando alla luce alcuni dei numerosi agenti della sicurezza dello Stato che hanno operato negli anni scorsi sotto copertura penetrando i gruppuscoli controrivoluzionari o prestandosi a progetti di ingerenza, spionaggio o attività tese a sovvertire l'ordine dello Stato cubano. Radio Città Aperta già 3 anni fa nel 2008 pubblicò un'intervista a due donne della sicurezza cubana, le agenti "Wilma" e "Xiomara" che operarono nei gruppuscoli negli anni novanta e fino al 2003. Già la loro storia e il loro racconto erano chiarissimi e logici.

 

Lo spiega molto bene anche il giornalista di origine canadese Jean Guy Allard, da anni molto attivo a Cuba e grande esperto degli USA  e autore di molti  interessanti articoli e interviste in tv. Nel grande palazzo degli USA di sei piani situato a metàdel lungomare dell´Avana, i numerosi funzionari diplomatici americani hanno come attività principale ricercare e addestrare civili cubani disposti, dietro pagamenti di ottimi stupendi di oltre 1000 dollari al mese più decine di migliaia di dollari per le loro minuscole organizzazioni cosiddette "indipendenti" ad effettuare azioni per cercare di danneggiare la società cubana e provocare condizioni per destabilizzarla.

 

Pochi giorni fa con articoli di giornale e sopratutto con una ampia intervista e reportage in tv é stato rivelato Frank Carlos Vasquez , agente "Robin". Contattato da un gruppo "culturale"che faceva capo alla USAID una ambigua agenzia americana per la cooperazione internazionale. L'agente Robin é stato al giuoco, si é infiltrato nel progetto, lo ha seguito per lungo tempo e poi al momento opportuno ha tirato le fila smascherando sotto la copertura fittizia di  "attività culturali"e "cooperative internazionali", veri progetti di destabilizzazione sociale e di infiltrazione tra le maglie delle istituzioni social cubane.

 

Loro, gli agenti americani ci provano da oltre 30 anni, in queste velleitarie iniziative. Il fatto é che tra le poche decine di antirivoluzionari che riescono ad adescare, sono poi loro, i funzionari statunitensi, ed essere infiltrati da non pochi cubani falsi dissidenti e in realtà agenti sotto copertura della Sicurezza di Stato cubana.

 

E così da anni Cuba riesce a venire a capo di molti tentativi di destabilizzazione e ingerenza. I cosiddetti dissidenti cubani, tanto in auge e di moda sulla "Grande stampa indipendente italiana "sono in realtà poco  più di 200 persone in tutta l´isola caraibica. E sono tutti molto ben pagati in dollari americani. Chi non crede a ciò basterebbe potesse vedere questi programmi rivelazione  raccontati da ex agenti cubani per convincersene, tante sono le prove esibite, foto, video, registrazioni, contatti comprovati, messaggi inequivocabili.

 

I tentativi  di destabilizzare Cuba e le provocazioni yankee sono continue. Solo che il sistema di sicurezza cubano le fa sempre emergere e poi le fa naufragare. Ultima nota. Tutto ciò non é del tutto ignoto a larga parte della stampa e tv italiana. Negli uffici più riservati diversi giornalisti italiani queste cose le conoscono. Ma le occultano, non ne parlano.  Non rischiano la loro agiata e brillante carriera, poverini! Così continuano con la ben nota, comoda e redditizia  litania anticubana.