La censura al canale di Cubadebate nel sito Youtube, integrante del consorzio Google,
denunciata la mattina di giovedì 13, ha avuto una considerevole ripercussione nella stampa di tutto il mondo.
La notizia appare in El Clarín, di Buenos Aires, La República e El Comercio, di Lima, El Comercio, di Quito, El Correo del Orinoco e Noticias 365, di Caracas, El Universal e Milenio, del Messico, ABC della Spagna, BBC della Gran Bretagna, e molti altri che riportano dispacci delle agenzie di notizie AP, EFE, Prensa Latina, Notimex, Ansa, France Press, DPA e Europa Press, nei quali si cita ampliamente
la nota con cui Cubadebate ha denunciato il fatto, includendo la coincidenza di questa misura con il processo per immigrazione contro il terrorista Luis Posada Carriles a El Paso, in Texas.
Il canale della nostra pagina in Youtube contiene circa 400 video con interviste e reportage esclusivi sul leader della Rivoluzione Fidel Castro, ed altri originali donati da artisti e giornalisti cubani e stranieri, che sono stati oggetto di più di 1.6 milioni di viste.
Tra i materiali esclusivi, le interviste e i messaggi del leader della Rivoluzione cubana Fidel Castro; serie di documentari del prestigioso regista Roberto Chile - come “Alascon puntas”, dedicati ai più importanti pittori dell’Isola; il documentario della cineasta Rebeca Chávez sull’assassinio del Che in Bolivia con le dichiarazioni di un militare nordamericano che aveva partecipato alla caccia del guerrigliero argentino a Valle Grande; la versione per la televisione dell’opera “Abracadabra”, della compagnia di teatro infantile.
“La Colmenita”, e video-clip di musica cubana, come quello dell’ultimo disco di Adalberto Álvarez, consegnato in esclusiva dal musicista al nostro staff.
In accordo con i nostri ultimi controlli,
Cubadebate aveva 67676 viste del canale sino al 8 gennaio; 1621397 passaggi e 1344 abbonati. Il canale era stato registrato il 3 ottobre del 2006 ed ha ricevuto varie medaglie d’oro come riconoscimento per la qualità dei video e i record di traffico in un giorno.
Consultato dall’agenzia DPA, un portavoce di Google per l’America Latina ha detto di non avere dati concreti sul caso ed ha fatto riferimento a “termini di uso e copyright” della piattaforma di video.