Wikileaks: Obama non ha mai risposto

all'intervista di Yoani Sanchez

 

 

 

4.09.11 - www.cubadebate.cu

 

 

Il 19 novembre 2009 le agenzie stampa e i giornali più importanti si sono intrattenuti su una grande notizia: il presidente Barack Obama aveva risposto ad un'intervista alla blogger Yoani Sanchez. Era l'unica blogger al mondo che riceveva tale deferenza dal Presidente degli Stati Uniti.

"L'intervista", e presto saprete perché ho messo tra virgolette, ha fatto il giro di tutto il mondo e l'intervistatrice ha risposto a numerose domande raccontando le sue emozioni. "La blogger cubana Yoani Sánchez, sempre più audace, ha pubblicato, giovedì, le risposte del presidente Barack Obama a sette difficili domande che gli ha inviato" ha scritto a quel tempo El Nuevo Herald di Miami.

E sembra che le domande fossero difficili, perché secondo un cablo fatto conoscere da Wikileaks questo 1° settembre il questionario - con un progetto di risposte - è stato inviato dall’ l'Ufficio di Interessi USA all'Avana il 28 agosto e ci sono voluti quasi quattro mesi per rispedirlo con un'alta percentuale di coincidenza con la versione originale, incluso quasi esattamente la stessa introduzione in cui Obama si congratula con la Sanchez per il premio Maria Moors Cabot della Columbia University. Il cablo contiene le domande che la "giornalista" avrebbe  inviato al presidente cubano Raul Castro.

A quanto pare il destino dell' "intervista" ha cambiato il suo corso il
6 novembre, quando la multi premiata blogger denunciava un "pestaggio" delle autorità cubane, di cui non ha potuto fornire una sola prova, ma che Mauricio Vicent, corrispondente a Cuba del quotidiano spagnolo El Pais - suo principale sponsor mediatico - ha qualificato come "rapimento siciliano".

Un altro cablo include la consegna da parte di un funzionario di nome Poloffs delle presunte risposte del presidente alla blogger, il 18 novembre, ed il riconoscimento, da parte di questa, di non aver inviato il questionario, previsto nel cablo di agosto, al presidente cubano, che infine ha consegnato - secondo l'Herald - il giorno dopo il suo dialogo con il diplomatico.

Nel suo dialogo del 20 novembre 2009 con l'Herald, la Sanchez si è detta orgogliosa del "senso giornalistico di tutto questo", ma chiunque, con un senso giornalistico, sa che la vera novità sta nascendo ora.

Oltre a delineare la scandalosa frode che è stata scoperta, i media che hanno raccolto con entusiasmo la notizia del 18 novembre 2009, dovrebbero farsi almeno due domande: Che cosa faceva una intervista diretta al presidente cubano in un cablo della rappresentanza diplomatica degli Stati Uniti a L'Avana? Possibile chiamare ciò "giornalismo indipendente"?

 

Links ai cablo di Wikileaks (originali in inglese) e alla “intervista” di Barack Obama: