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Seconda lettera a Obama del Comitato dei
Familiari delle Vittime dell'esplosione
dell’aereo cubano nel cielo di Barbados |
15 aprile 2011 - www.granma.cu
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Sr. Barack Obama
Lo scorso 5 ottobre del 2010, in occasione del 34º anniversario dell’assassinio dei nostri cari, il Comitato dei Familiari delle Vittime dell’esplosione dell’aereo cubano in Barbados le inviò una lettera, nella quale reclamava che il suo governo giudicasse come terrorista Luis Posada Carriles.
Disgraziatamente, non c’è stata una risposta ufficiale a quella lettera e la minaccia terrorista reale contro il popolo di Cuba ha preso vigenza con la sentenza dettata da una corte di El Paso, in Texas, a favore di Posada Carriles.
La farsa giudiziaria che ha assolto un assassino confesso e un terrorista attivo, rivela il carattere ingiusto della detenzione che mantiene nelle carceri degli Stati Uniti i Cinque combattenti antiterroristi cubani.
Non tralasceremo l’impegno d’esigere dal governo degli Stati Uniti che onori i trattati internazionali e le risoluzioni della ONU che ha firmato, in materia di lotta contro il terrorismo.
Sr. Barack Obama, insistiamo che se gli Stati Uniti non hanno la volontà di accusare Luis Posada Carriles come il terrorista che è, allora si deve permettere la sua estradizione al Venezuela, paese che ha il diritto di processarlo nella sua condizione di evaso della giustizia.
Il 29 ottobre del 2010 in occasione di un suo discorso speciale per allertare il popolo degli USA di fronte ad una minaccia terrorista credibile, Lei ha chiesto la fiducia del popolo del suo paese ed ha reiterato che non smetterà di lottare contro l’estremismo violento in tutte le sue forme.
Sr. Obama, con tutto il rispetto le diciamo che la fiducia non si chiede, si guadagna, e Lei non è ancora creditore della fiducia alla quale aspirano coloro che sperano che il flagello del terrorismo scompaia.
Esigiamo giustizia!
Comitato dei Familiari delle Vittime dell’esplosione dell’aereo cubano nel cielo di Barbados
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